Dalla mostra sulle zecche italiane del Rinascimento un saggio catalogo che ripercorre un periodo esaltante della storia e della monetazione nella Penisola
di Roberto Ganganelli | Delle attività che da anni il Gruppo numismatico “Quelli del Cordusio” realizza in collaborazione con la Veneranda biblioteca ambrosiana di Milano e il suo medagliere diretto da Giancarlo Alteri abbiamo avuto modo di parlare più volte.
Di recente alla realizzazione di visite guidate, alla donazione di vetrine espositive e ad altre attività culturali e divulgative si è aggiunta la pubblicazione, a firma dello stesso Giancarlo Alteri, di un volume dal titolo Zecche italiane del Rinascimento edito in collaborazione fra Ambrosiana, “Cordusio” e Rotary club Milano Aquileia.
Su 138 pagine a colori si sviluppa così un bel saggio con catalogo relativo alla mostra allestita nella Sala 19 della Pinacoteca ambrosiana che, pur con particolare attenzione all’officina monetaria milanese, si amplia ad altre zecche italiane del Rinascimento dando vita, nel capoluogo lombardo, ad un unicum espositivo di notevole interesse.
Aperto dal saluto di monsignor Marco Ballarini, prefetto dell’Ambrosiana, e da alcune pagine firmate da Mario Limido nella sua doppia veste di responsabile del “Cordusio” e di presidente del Rotary club Milano Aquileia, Zecche italiane del rinascimento si apre con un ampio capitolo dedicato all’Italia delle Repubbliche marinare – Venezia e Genova – e alle loro monete. Si passa poi alla storia e alle coniazioni di alcune signorie dell’Emilia Romagna e infine alla zecca di Roma, da cui provengono le monete dei romani pontefici.
Con il consueto stile che da sempre lo contraddistingue, Giancarlo Alteri intreccia con sapienza storia e numismatica, grandi personaggi ed episodi poco noti facendo parlare le monete stesse quali vere protagoniste di un periodo di grande fermento politico, economico e artistico per l’Italia intera.
Un sunto, se vogliamo, che precede il catalogo delle monete – qualche decina di esemplari scelti dalle ricche raccolte dell’Ambrosiana – e che i visitatori del percorso museale possono ammirare accanto alle monete di Milano, fulcro della collezione, e a preziose medaglie dedicate, fra gli altri, a san Carlo Borromeo.