Ha suscitato grande interesse e, soprattutto, portato ad un articolato scambio di opinioni e commenti il nostro recente editoriale Veronafil 138: domenica no, biglietto sì… E poi? nel quale abbiamo dato conto delle novità che l’Associazione filatelica numismatica “Scaligera” ha deciso di introdurre a partire dalla Veronafil di maggio 2024.
Torniamo perciò sull’argomento perché le criticità emerse sono numerose e anche gli spunti di riflessione. Primo: i convegni collezionistici sono destinati a morire? Vexata quaestio, ne sento parlare da almeno vent’anni e nel frattempo tanti convegni locali sono sì scomparsi, ma altri ne sono nati, oppure hanno “cambiato pelle” o location.
Convegni commerciali e dimensione sociale del collezionismo
Insomma, citando uno dei commenti Facebook – quello di Pierpaolo Irpino – i convegni restano il “cuore pulsante” del settore ossia i luoghi fisici, ben più degli studi numismatici o dei negozi, in cui si concretizza quella preziosa dimensione umana, di socialità e contatto diretto che è parte imprescindibile della passione per le monete e per ogni altra forma di collezionismo. Un mondo di collezionisti chiusi sempre in casa a cliccare tasti per aggiudicarsi le monete sarebbe ben triste.
Sicurezza e privacy, un binomio possibile (basta volerlo)
Detto ciò, è innegabile che l’Italia sia rimasta più di un passo indietro in termini di organizzazione e sicurezza: alla recente World Money Fair di Berlino, ad esempio, erano presenti non solo il servizio di guardie private pagato dagli organizzatori, ma anche la polizia tedesca, in uniforme e in borghese, e le guardie private di alcuni dei grandi operatori commerciali. E tutti hanno lavorato in collaborazione.
Venendo alla Veronafil di maggio, non si potrà certo pretendere uno spiegamento di forze del genere ma – scelto uno spazio con ingressi e uscite controllabili, garantire almeno nel perimetro dell’area commerciale una maggiore sicurezza non sarebbe impossibile. E, come detto nel precedente editoriale, ticket elettronici e nominativi – controllati a ogni ingresso/uscita del visitatore – potrebbero aiutare davvero a lasciar fuori abusivi, imbucati vari e malintenzionati. Se la “Scaligera” lo vorrà, tutto sarà possibile nel rispetto della legge italiana sulla privacy.
A che serve il biglietto di Veronafil? A coprire il costo del biglietto!
Veniamo tuttavia a sapere – sempre dai commenti Facebook, stavolta a firma di Domenico Dino Arena – che alla Veronafil di maggio il costo del biglietto di ingresso (5 euro il giornaliero, 7 euro il cumulativo) sarebbe in realtà sufficiente soltanto al pagamento della SIAE, a coprire il costo di servizio della biglietteria online e a pagare il personale addetto al controllo dei biglietti stessi.
Un gatto che si morde la coda, dunque? Nemmeno un euro per quell’auspicato miglioramento nel livello dell’allestimento e dei servizi? Né, tanto meno, nuove risorse per la sicurezza? E allora dove stanno le novità della Veronafil di maggio? Solo nel fatto che la fiera inizierà di giovedì pomeriggio e chiuderà sabato sera?
Tra aumenti di costi, rischio sicurezza e ipotesi di boicottaggio
Tante, troppe domande alle quali si aggiungono i dubbi degli operatori che lamentano – ad esempio – l’incidenza dei costi di trasferta (hotel, viaggio, spese varie) che rende sempre meno conveniente affrontare un lungo viaggio di tre, quattro o cinque giorni per partecipare a questo come ad altri eventi commerciali.
Il tutto, senza contare il rischio di furti e rapine, sempre dietro l’angolo. Meglio rimanere nel proprio negozio – chiosa il professionista Matteo Cavedoni – a ricevere le persone fisicamente, una per una, dedicando loro l’attenzione dovuta, e poi a spedire in tutta sicurezza le monete che i clienti hanno ordinato online.
Ancora più drastico il numismatico Simone Rocco di Torrepadula che annuncia un’azione, da parte di un gruppo di operatori del settore, per chiedere agli organizzatori dei convegni – non solo a quelli della Veronafil di maggio – una serie di garanzie, in mancanza delle quali gli eventi saranno disertati in massa: un boicottaggio che, se dovesse registrare un numero sufficiente di adesioni, potrebbe mettere in ginocchio qualunque evento.
E adesso la parola all’Associazione “Scaligera”
Fatta questa sintesi di alcuni degli aspetti emersi dal dibattito, come testata giornalistica di riferimento in Italia per il settore numismatico invitiamo l’Associazione filatelica numismatica “Scaligera” a contattarci per rispondere al più presto a questi legittimi interrogativi. Le nostre pagine sono a disposizione del presidente Enrico Meliadò per spiegare a collezionisti e commercianti – le due anime senza le quali nessuna fiera ha senso – il punto di vista dell’organizzazione.
Veronafil di maggio è a rischio flop? Continuiamo ad augurarci di no e, nel frattempo, “Scaligera” se ci sei batti un colpo. Altrimenti avranno ragione quelli che, nei confronti dell’organizzazione, si sentono solo mucche da mungere…