Un catalogo di prestigio con 973 lotti, quello dell’asta Varesi 80 che si svolgerà a Villa Botta Adorno con preziose e rare monete di zecche italiane, monete estere e medaglie, lotti multipli e materiali curiosi come i pesi monetali
informazione pubblicitaria | A Torre d’Isola, in provincia di Pavia, nella prestigiosa cornice di Villa botta Adorno il 9-10 novembre si alzerà il sipario sull’asta di monete e medaglie Varesi 80, ennesimo incanto di una delle ditte numismatiche di più lunga tradizione in Italia.
L’asta di sala e live del catalogo Varesi 80 si svolgerà mercoledì 9 novembre 2022 a partire dalle ore 11.30 con la prima sessione (lotti 1-205); seconda sessione il pomeriggio alle ore 14.00 (lotti 206-900); terza sessione di asta, infine, giovedì 10 novembre dalle ore 11.00 (lotti 901-973), che sarà battuta esclusivamente live internet.
La Numismatica Varesi vi ricorda che il termine per le offerte pre asta è fissato a mercoledì 9 novembre alle ore 9.30 e che nella stessa giornata, con orario 9.30-11.30, sarà possibile presso la sede dell’asta la visione diretta dei lotti. Stessa possibilità presso i nostri uffici, dal 20 ottobre al 7 novembre, unicamente previo appuntamento telefonico allo 0382 570685 o al 348 3174040 o via mail all’indirizzo info@varesi.it.
Monete di zecche italiane
Dalla sezione dedicata alle monete di zecche italiane del catalogo d’asta Varesi 80 iniziamo col segnalarvi il lotto 1, un grosso al tipo del matapan veneziano ma coniato ad Acqui dal vescovo Ottone Bellingeri nel periodo 1305-1313: con legenda inedita, qSpl, merita bel 3000 euro di base. Invitandovi a visionare la ricca selezione di monete di Benevento, passando a Bologna spiccano alcune eccellenti monete dei Bentivoglio fra cui, al lotto 45, un quarto in argento di Giovanni II (1494-1509), finora l’unico esemplare noto, che pur qMb parte da 4000 euro.
Al lotto 65 ecco invece un eccellente mezzo augustale di Federico II di Svevia (1197-1250) battuto a Brindisi e proposto Spl/qSpl da 7000 euro; ne servono almeno 4000, invece, per un’altra rara meridionale, il doppio bolognino di Chieti al lotto 73 coniato in autonomia nel breve periodo 1459-1463 e di difficile apparizione sul mercato.
Seguono, nell’asta Varesi 80, monete – fra le altre – per Como e Cortemiglia, mentre per Cremona, a nome di Carlo V imperatore (1515-1556) ecco una rarità assoluta, una patacca in argento coniata durante l’assedio operato dalle truppe franco/pontificie/veneziane del 1526. In conservazione Bb, il lotto 92 parte da una base di 10.000 euro. Tra le numerose monete genovesi in catalogo, invece, ne servono almeno 1200 per mettere in collezione il lotto 151, la doppia in oro del 1578 qui caratterizzata da una conservazione migliore di Spl: come dire, una moneta superba per… la Superba!
Anche gli “spiccioli”, tuttavia, possono avere stime elevate: è il caso del lotto 180, un bagattino per Lesina emesso dalla Repubblica di Venezia che la Numismatica Varesi ha la possibilità per la seconda volta, in decenni di attività, di proporre sul mercato: conservazione Bb, base 4000 euro. Di poco superiore, fissata dai nostri esperti a 4500 euro, la base di una delle monete lucchesi in asta, un bel tremisse longobardo Spl+ risalente al 700-750 proposto al lotto 184.
Per la piccola e longeva repubblica toscana, tuttavia, merita qualche parola la moneta scelta anche per la copertina del catalogo d’asta Varesi 80: si tratta dello scudo d’argento detto “panterino” emesso a Lucca nel 1753: al lotto 190, qFdc, è infatti di eccezionale freschezza tanto da rendere visibili le fisionomie dei volti di san Martino e del povero e meritare, così, una base di 700 euro.
Passando alle monete di Milano, al lotto 206 è stimato 5000 euro almeno il magnifico denaro a nome di Carlo Magno (774-814), vero e proprio “euro” dell’Alto medioevo; a seguire, invece, ecco dalla zecca meneghina un capolavoro in tondello: al lotto 237, in qFdc, è offerto infatti un fiorino visconteo del periodo 1355-1378 di eccezionale qualità con base da 5000 euro.
Passando a secoli più recenti, sempre per la zecca di Milano al lotto 271 ecco uno scudo da 6 lire della Repubblica Cisalpina, Spl e fondi brillanti, alla base di 950 euro; per il periodo finale della zecca lombarda, invece, segnaliamo una 5 centesimi del 1852 al lotto 276 in Fdc, alla base di 80 euro, curiosa per aver mantenuto il rosso del rame sul solo rovescio.
Un altro dei top lot dell’asta Varesi 80 del 9-10 novembre 2022 è la moneta proposta al lotto 279: per Francesco I d’Este (1629-1658), coniata a Modena al valore di 8 scudi, merita per la conservazione qSpl la bellezza di 50.000 euro di base. Al dritto il busto del duca, al rovescio la celebre nave fra le onde con in alto le stelle e il motto NON ALIO SIDERE.
Passando a Napoli, vengono proposti esemplari di qualità di gigliato e coronato fra cui il lotto 290, a nome di Ferdinando d’Aragona (1458-1494) a 300 euro di base in Spl e il lotto 292, tipo con ritratto e san Michele che trafigge il drago, Bb+ alla base di 200 euro. L’epoca napoleonica e la zecca di Parma ci regalano, invece, un capolavoro di raffinatezza nelle 40 lire di Maria Luigia millesimate 1815, Spl e con fondi brillanti, offerte al lotto 313 a 1500 euro di base. La zecca di Piacenza, invece, ci presenta al lotto 344 una rarità assoluta, il grosso di Galeazzo I Visconti (1313-1322) con la grande G al dritto e l’aquila coronata al rovescio: buon Bb, la moneta parte da una base di 3000 euro.
Ampia, nel catalogo Varesi 80, anche la scelta di monete pertinenti alla zecca di Roma, dal periodo del Senato a quello papale: manca in molte collezioni e quasi mai appare sul mercato lo scudo d’oro di Clemente XI datato 1706, lotto 372, con al rovescio l’ancora sul fondo del mare e il motto FIXA MANEBIT, qui proposto qSpl a 6000 euro di base.
Sempre fra le coniazioni papali, ecco ad esempio un bellissimo zecchino a nome di Clemente XIV del 1770 anno III, lotto 378 in Fdc a 700 euro; una 20 lire di Pio IX del 1866-XXI al lotto 387, Spl/Fdc da 500 euro; e ancora, tanti esemplari da 100 lire oro del Vaticano fra cui quella del 1955, lotto 414 e Fdc, da 800 euro di base; per concludere questo excursus con le 100 lire di Giovanni XXIII, il papa buono, coniate nel 1959 e offerte a 1000 euro di base al lotto 418 in Fdc.
Ai lettori il piacere di approfondire l’offerta di monete delle altre officine della Penisola; per chiudere questa parte vi mostriamo invece, dalla Serenissima Repubblica di Venezia, la medaglia al lotto 451, coniata sotto il doge Marc’Antonio Giustinian nel 1687 a ricordo delle vittorie ottenute sui Turchi ad Atene, Castel Tornese, Castelnovo, Corinto, Lepanto, Mistra e Patrasso. Realizzata da G. Hautsch a Norimberga mostra al dritto i busti di Francesco Morosini, Girolamo Corner governatore della Dalmazia e del generale Otto Wilhelm von Konigsmark entro ovali e due angeli trombettieri che sorreggono una corona d’alloro; al rovescio le terre conquistate. La medaglia, Bb+, parte da una base di 850 euro.
Monete di Casa Savoia e del Regno d’Italia
La millenaria storia numismatica della dinastia sabauda si apre, nel catalogo Varesi 80, con un denaro secusino a nome di Umberto II (1080-1103) che, al lotto 471, è offerto in buon Bb a 300 euro di base; ne richiede almeno 8000, invece, il lotto 472, una preziosa doppia per Nizza del 1581 a nome di Carlo Emanuele I in Spl. Sono 25.000, a seguire, gli euro di base fissati per un altro capolavoro numismatico dei Savoia, i 4 scudi di Francesco Giacino con reggenza della madre Maria Cristina di Borbone (1637-1638) al lotto 474, conservata Spl e rarissima. Magnifico anche il lotto 478, i 4 zecchini “dell’Annunciazione” anno 1745 di Carlo Emanuele III, bello Spl e alla base di 16.000 euro.
Ricchissima la scelta di monete sabaude del XVIII e XIX secolo, in tutti i metalli ma sempre in conservazioni elevate e selezionate: tra i massimali di Vittorio Emanuele III, il “re numismatico”, ecco ad esempio la 100 lire Aquila araldica battuta nel 1903 in soli 966 esemplari uno dei quali, al lotto 635, è offerto a 12.000 euro di base in conservazione Spl/qFdc. Ai lettori il piacere di sfogliare gli altri lotti del Regno d’Italia e delle colonie italiane del catalogo d’asta Varesi 80.
Monete estere e medaglie in asta Varesi 80
L’asta Varesi 80 del 9-10 novembre si conclude con una sezione dedicata alle monete mondiali e alle medaglie: tra le coniazioni estere vi mostriamo, ad esempio, una medaglia al peso di 15 ducati che, al lotto 761, celebra l’incoronazione a Milano di Ferdinando I d’Asburgo Lorena del 1838 con i ritratti accollati del sovrano e della moglie Maria Anna Carolina di Sassonia e propone al rovescio una prospettiva dettagliatissima del Duomo. In oro, in slab PGCG Unc Detail Repaired, merita una base di ben 15.000 euro.
Ai nostri clienti, appassionati collezionisti, il piacere di sfogliare il resto del catalogo Varesi 80 con monete in oro da tutto il mondo, coniazioni da paesi lontani, pesi monetali e lotti multipli da non perdere: le offerte sono aperte, buona caccia!