I collezionisti di monete del Regno dei Paesi Bassi la chiamano “la regina delle monete” ed è stata il sogno proibito di tanti appassionati di rarità mondiali, compreso Farouk d’Egitto nella cui faraonica raccolta – è il caso di chiamarla  così – è sempre mancata: parliamo della 25 centesimi del 1891 a nome della regina Guglielmina.

Una moneta coniata in due soli esemplari e che, nell’asta Heritage Europe del 13-18 maggio 2024, era proposta al lotto 358, con base fissata a 300.000 euro, e che alla fine ha fatto registrare un realizzo di ben 1.045.000 euro, risultando la moneta olandese più pagata di tutti i tempi.

Del resto, i 25 centesimi 1891 di Guglielmina – detti anche “quarto” – rappresentano davvero un pezzo di storia d’Olanda, a iniziare dal motivo che portò alla loro coniazione. Le origini di questa assoluta rarità risalgono al 23 novembre 1890 quando il re Guglielmo III morì nel palazzo Het Loo ad Apeldoorn. La corona passò così alla figlia Guglielmina, che all’epoca aveva dieci anni e per la quale la madre Emma fu nominata reggente l’8 dicembre 1890.

Già il 29 novembre la zecca olandese ricevette dal ministro delle Finanze l’ordine di presentare delle proposte per la nuova monetazione e anche di stimare i tempi entro i quali si sarebbe potuta iniziare la coniazione. Il personale dell’officina monetaria si mise al lavoro e nel maggio 1891 era già pronto un modello in gesso realizzato dallo scultore e medaglista Ludwig Jünger (1856-1906).

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Aveva appena dieci anni, Guglielmina, quando nel 1891 da principessa di Orange-Nassau divenne regina dei Paesi Bassi per la morte del padre Gugliemo III

Il modello di Jünger raffigura la giovanissima Gugliemina di profilo a sinistra, con i capelli sciolti, che indossa una collana di perle in segno di dignità reale. Per il suo lavoro Jünger ricevette una somma di 300 fiorini; Willem Jacobus Schammer (1849-1893), nella sua posizione di incisore presso la zecca di Rijks, fu incaricato di incidere il conio sulla base di questo ritratto in gesso.

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Sono solo due gli esemplari esistenti della “regina delle monete olandesi”, i 25 cents 1891: uno è andato all’asta e battuto per ben 1.045.000 euro

Prove di conio di vari tagli furono offerti in autunno dal ministro delle Finanze alla reggente la quale, prima della fine dell’anno, approvò le monete. L’ordine di battere monete in oro a nome di Gugliemina arrivò il 17 dicembre 1891, ma le monete non sarebbero state disponibili fino al marzo 1892.

Così, della moneta da 25 centesimi 1891 vennero realizzati solo due esemplari di cui quello da record venduto in asta Heritage Europe è l’unico rimasto sul mercato (l’altro fa parte delle collezioni numismatiche nazionali dei Paesi Bassi, numero di inventario HNM-05789, conservate nei caveau della De Nederlandsche Bank).

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Nel 1892 inizia la produzione di serie delle monete di Guglielmina: ecco una 10 gulden in oro, un’altra rarità numismatica olandese

Al dritto, come detto, i 25 centesimi Guglielmina 1891 recano il ritratto della regina bambina – che sarebbe rimasta sul trono fino al 4 settembre 1948, un vero primato! – con collana di perle e capelli sciolti; al rovescio il valore, l’anno di emissione, il marchio del maestro di zecca (alabarda, per Hugo Laurens Adriann van den Wall Bake) e segno di zecca (bastone di Mercurio) entro una corona di due rami di quercia legati insieme.

Ben più comune il centesimo Gugliemina del 1892, battuto in 5 milioni di pezzi e identico a quello di Guglielmo III in quanto recante la generica indicazione di “Regno dei Paesi Bassi”

La moneta, dal bordo rigato, pesa 3,575 grammi d’argento al titolo di 640 millesimi e misura 19 millimetri. Della stessa tipologia sarebbero state poi battuti, per la circolazione, 7,5 milioni di pezzi con date dal 1892 al 1897. Quei pezzi che, a differenza dell’esemplare passato in asta Heritage Europe qualche settimana fa, tutti i collezionisti possono permettersi.