Dopo un anno di pausa forzata causa pandemia, quest’anno il riconoscimento sarà assegnato al maestro della “scuola padovana” Giovanni Gorini
di Roberto Ganganelli | Il Premio “Biblionumis” per la ricerca numismatica nasce nel 2018 con lo scopo di incentivare lo studio scientifico delle monete e di riconoscere con un segno tangibile quanti hanno fornito un notevole apporto alla progressione e alla diffusione delle conoscenze relative alla materia. Il Premio ha cadenza annuale e consiste nel conferimento di una artistica medaglia in bronzo.
Il riconoscimento è assegnato da una Giuria composta da almeno quattro personalità del panorama degli studi, nominata annualmente e coordinata dal dottor Luca Lombardi, titolare dello Studio bibliografico Biblionumis che organizza il premio.
E quest’anno, dopo il professor Aldo Luisi premiato nella prima edizione e il professor Giancarlo Alteri – che ha ricevuto la medaglia modellata da Loredana Pancotto nella seconda edizione – il Premio “Biblionumis” onora il professor Giovanni Gorini che riceverà il riconoscimento nel corso di una diretta streaming su YouTube che si terrà sabato 10 aprile alle ore 17.30.
Classe 1941, il professor Gorini è stato conservatore delle collezioni numismatiche del Museo Bottacin dal 1965 al 1978; ha in seguito seguito la carriera universitaria e, nel 1991, è stato nominato professore ordinario di Numismatica antica presso l’Università di Padova, ruolo che ha ricoperto fino al 2011 formando centinaia di studenti molti dei quali, in seguito, si sono specializzati ed hanno assunto ruoli di docenza in atenei italiani e stranieri, oppure la direzione di importanti medaglieri.
Dal 1980 al 1991 è stato direttore della Rivista Italiana di Numismatica per la Società Numismatica Italiana, nel cui Albo d’onore è iscritto dal 2013. Fra le sue tante associazioni, Giovanni Gorini è membro onorario della Société Française de Numismatique e del Consiglio Internazionale di Numismatica (INC). E’ anche membro dell’Accademia Galieliana di Padova e della Pontificia Accademia di Archeologia in Vaticano.
Nel 1987 è stato insignito dalla medaglia d’onore della Société Française de Numismatique, mentre nel 1994 è stato visiting scholar presso l’American Numismatic Society a New York per i seminari estivi e nel 2001 ha svolto attività di docenza ad alto livello presso l’Ecole des Hautes Etudes di Parigi.
Esperto nel campo delle monetazioni greche e della Magna Grecia, Gorini si è dedicato negli anni anche allo studio della circolazione in area adriatica, delle coniazioni di Cirene e delle monete romane rinvenute nel Nordest d’Italia. Ha approfondito, fra l’altro, anche le affascinanti figure di Giovanni Da Cavino, il celebre falsario rinascimentale di monete romane, e di Charles Patin.
Sterminata la sua bibliografia, che prende le mosse nei primi anni ’70 e si sviluppa fino ad oggi con testi monografici, cataloghi di mostre, saggi di approfondimento, contributi ad atti di convegni e miscellanee di studi, articoli pubblicati sia in riviste specializzate che divulgative.
Sì, perché tra i meriti del professor Gorini vi è quello di aver sempre creduto in un fecondo e scambievole rapporto tra il mondo accademico e quello del collezionismo, tra università, musei e cultori della materia come elemento essenziale per lo sviluppo della scienza numismatica. Una numismatica intesa inoltre, come Gorini ha sottolineato più volte e come il volume di studi del 2016 in suo onore dimostra, in stretta simbiosi con l’archeologia affinché le piccole, anche le minime evidenze del passato possano incastrarsi in un mosaico di nuova conoscenza.
Per assistere alla consegna del Premio “Biblionumis” al professor Giovanni Gorini cliccate qui. Per visitare il sito del Premio “Biblionumis”, invece, cliccate qui.