Quattro monete preziose e affascinanti rendono omaggio ai guerrieri di terracotta rinvenuti in Cina, una meraviglia dell’archeologia mondiale
di Antonio Castellani | Quando, nel marzo del 1974, un contadino cinese della provincia dello Shanxxi, scavando un pozzo, trovò alcune statue di soldati, di carri e di cavalli sepolte nel terreno non avrebbe mai immaginato di essersi imbattuto in una delle più affascinanti meraviglie archeologiche del pianeta, l’Esercito di terracotta. Dagli scavi sarebbero riemersi negli anni seguenti quasi ottomila guerrieri posti a guardia, per l’eternità, del maestoso mausoleo di Qin Shihuang Di, il primo imperatore della Cina unificata, l’uomo più potente del suo tempo, scomparso nel lontano 210 a.C.
Si pensa che più di 700.000 persone, condannate ai lavori forzati, abbiano lavorato per costruire la tomba mentre Qin Shihuang Di era ancora vivo. Coloro che sopravvissero, vennero uccisi per impedire loro di rivelare dove si trovasse l’ultima dimora dell’uomo venerato come un dio da tutta la popolazione della Cina. Ecco perché l’Esercito di terracotta, caduto nell’oblio, fu trovato solo dopo duemila anni, suscitando la meraviglia di tutto il mondo e diventando nel 1987 uno dei siti Patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Oggi, l’Esercito di terracotta si è rimesso in marcia fino ad approdare nelle Isole Cook la cui autorità monetaria ha commissionato a CIT Coin Invest non una, ma ben quattro affascinanti monete che fondono l’antico fascino delle statue cinesi con la più moderna tecnologia applicata alle coniazioni commemorative.
La “pattuglia” è guidata da una tre once in puro argento, in altorilievo (500 esemplari da 45 millimetri di diametro, nominale 20 dollari di Cook), con busto di uno dei guerrieri evidenziato da un’applicazione color rame, assai simile alla terracotta delle statue originali; sempre in argento 999 abbiamo poi un’oncia da 5 dollari formato crown size (mm 38,61, coniata in 888 pezzi) mentre in rame, nello stesso diametro (ma al peso di 50 grammi per 8000 pezzi di tiratura) è stato coniato un dollaro piedfort.
“Al comando” del piccolo esercito numismatico c’è infine una micro moneta in oro da appena 0,5 grammi di peso per 11 millimetri, valore facciale 5 dollari, che è stata prodotta in 5000 esemplari. Ai guerrieri, sempre protagonisti su una delle facce di ogni moneta, si abbina sull’argento il carro dell’imperatore Qin Shihuang Di in un paesaggio cinese stilizzato; la regina Elisabetta II, che sugli argenti e sulla moneta in rame è “relegata” in un cammeo, nella piccola coniazione aurea si merita invece tutto il dritto.
Tutte le monete sono state prodotte dalla zecca privata tedesca B. H. Mayer’s Kunstprägeanstalt di Monaco. Per saperne di più sulle monete è possibile consultare le schede nel portale di CIT Coin Invest a questo indirizzo. Per apprezzare la tridimensionalità delle monete, invece, basta accedere al canale Youtube di CIT Coin Invest cliccando qui.