L’asta Numismatica Ranieri 19 si avvicina: il catalogo, composto di ben 950 lotti selezionati, verrà battuto infatti il 13 novembre presso il Royal Hotel Carlton Via Montebello 8 a Bologna. Orari asta battuta e Live: Sessione I, mercoledì 13 novembre 2024 a partire dalle ore 10.00 CET (lotti 1-400); Sessione II, mercoledì 13 novembre 2024 a partire dalle ore 15.00 CET (lotti 401-950). Termine delle offerte online fissato a martedì 12 novembre 2024 alle ore 16.00. Visione dei lotti fino a martedì 12 novembre 2024, esclusivamente previo appuntamento presso la sede della Numismatica Ranieri di Via de’ Poeti, 4 durante gli orari di ufficio (dal lunedì al venerdì, ore 09.00-13.00 e ore 14.00-18:00).

Per partecipare all’asta Numismatica Ranieri 19 in modalità e-live tramite la piattaforma BidInside cliccare qui. Se volete, inoltre, il catalogo dell’incanto in formato Pdf, gratuitamente scaricabile, è disponibilecliccando qui. Ma è ora il momento di passare a una selezione di esemplari rari e di pregio dall’incanto bolognese del 13 novembre. Alcuni degli esemplari più belli li potete ammirare anche nel nostro canale YouTube in filamti dedicati cliccando qui.

Lotto 2: un inedito, i portici di Bologna impressi nell’argento

Iniziando dalle medaglie italiane, è inedito questo esemplare in argento della medaglia napoleonica la cui scena impressa al rovescio commemora la posa della prima pietra dei portici che avrebbero collegato il cimitero comunale della Certosa con il Santuario di San Luca, secondo il progetto dell’architetto Ercole Gasparino. Una veduta prospettica di grande effetto per un esemplare SPL che merita 2500 euro di base.

Lotto 22: per la posa della prima pietra di Santo Stefano a Imola

Anno 1772, il vescovo di Imola Giovanni Carlo Bandi inaugura il cantiere della nuova chiesa di Santo Stefano a Imola e, per l’occasione, viene fusa questa medaglia di estrema rarità. In bronzo, di grande modulo, mostra santo Stefano sulle nubi, con palma del martirio, e a destra santa Chiara che gli mostra un ostensorio, ricordando l’episodio della sua vita quando respinse i saraceni. A nome di Clemente XIV Ganganelli, di cui ricorrono i 250 anni dalla morte, in buon BB ha una base 200 euro.

Lotto 52: una lira eccellente di papa Albani per Bologna

Tra le numerose monete bolognesi in catalogo, che vi invitiamo a visionare, scegliamo qui una lira da 20 bolognini dell’anno 1712, regnante Clemente XI, più che SPL e rarissima. Al tipo dello stemma papale abbinato col leone felsineo vessillifero, parte da una prima offerta di 3000 euro.

Lotto 72: il secondo esemplare di una bellissima mezza lira estense

Di questa moneta (10 soldi) a nome di Alfonso I (1505-1524), lo studioso Lorenzo Bellesia indica solo un esemplare proveniente dall’asta Finarte del 10 ottobre 1990, lotto 188, con foro otturato e metallo poroso. Il rovescio non attinge a episodi della Sacra Scrittura o alla mitologia, ma riprende il san Giorgio del grossone di Ercole I con il motto “O Signore protettore della mia vita”. Nonostante il foro, la conservazione è in bel BB e fa meritare a questo esemplare ferrarese una base di 3000 euro.

Lotto 122: un massimale in oro degli ultimi dogi biennali

Invitandovi a visionare le tante monete genovesi dell’asta Numismatica Ranieri 19, ecco una raro esemplare, in qFDC, della raffinata 96 lire del 1796: al dritto lo stemma sorretto da grifoni, al rovescio la Vergine sulle nubi col Bambino. Il motto, di secolare tradizione, è ET REGE EOS (“E reggili”) in allusione all’affidamento dei Genovesi alla Madonna. Base d’asta, 3500 euro.

Lotto 182: il tollero livornese, una “cartolina” di fine Seicento

Mostra al rovescio il porto della città toscana, questa moneta a nome di un Cosimo III de’ Medici coniata nel 1698 con un marziale ritratto coronato del granduca sul dritto. Le parole ET PATET ET FAVET ricordano l’importanza strategica e commerciale dell’approdo per l’intero Granducato (approfondisci qui), In stato qSPL/SPL, la moneta parte da 500 euro.

Lotto 194: un eccezionale  “bussolotto” dalla Mantova gonzaghesca

Con questo nomignolo veniva indicato il mezzo testone di Francesco II Gonzaga (1484-1519) con ritratto barbuto del marchese e la pisside contenente il Preziosissimo Sangue, reliquia conservata a Mantova e venerata da secoli. . Francesco aveva fattezze che ricordavano un etiope; una fisionomia ben visibile nella pala d’altare del Mantegna detta “della Vittoria” che, rubata dai francesi, oggi è uno dei quadri più ammirati al Louvre. Molto rara e SPL, la moneta parte da 4000 euro.

Lotto 209: quando dettagli, patina e centratura fanno la differenza

Moneta già di per sé molto rara, il mezzo testone di Galeazzo Maria Sforza duca di Milano (1466-1476) è pressoché impossibile da trovare in condizione come quelle dell’esemplare offerto nell’asta Numismatica Ranieri 19: più che SPL, con patina di antica collezione, nitido nei dettagli e di ottima centratura, merita una prima offerta di 2500 euro.

Lotto 246: un’icona aurea della numismatica medievale italiana

Nel 1278 Carlo I d’Angiò scelse introdusse un’iconografia tra le più belle della monetazione medievale italiana (approfondisci qui). Per la realizzazione del saluto si servì della zecca di Brindisi e, secondo le cronache, Carlo I d’Angiò fu subito entusiasta del disegno preparatorio dell’artista Giovanni Fortino, del quale spesso non condivideva le scelte. Splendido esemplare, il saluto qui illustrato è raro e offerto dalla base di 3500 euro.

Lotto 249: quando il cavallo “raddoppia”, la rarità galoppa

Porta il ritratto di Federico III d’Aragona, re di Napoli dal 1496 al 1501, questa moneta di conservazione eccezionale ed estremamente rara: si tratta infatti di un doppio cavallo in rame battuto a Napoli che, pur partendo da ben 1500 euro, sarà di certo conteso tra i collezionisti di questo settore.

Lotto 303: l’orgoglioso grifone di Perugia su un grosso di Paolo III

È davvero molto raro il grosso coniato dalla zecca di Perugia a nome di Paolo III Farnese (1534-1549) sul quale lo stemma papale con chiavi e tiara, e l’insegna del cardinal legato della città umbra, si spartiscono la scena con il fiero grifone rampante perugino, simbolo di un’ormai tramontata autonomia. In qSPL, la moneta parte da 2000 euro.

Lotto 335: una rarissima moneta per una Crociata mai iniziata

Incisa da Emiliano Orfini questa rarissima moneta – pur in BB e con traccia di appiccagnolo – si vede attribuita una base di 3000 euro per la sua rara apparizione sul mercato e il suo significato storico. La moneta allude infatti alla Crociata progettata da Pio II che, nel 1458, invitò i principi cristiani a riunirsi a Mantova per organizzare la Crociata e nel 1460 pubblicò la relativa bolla. Caduto nel vuoto il suo invito, il papa si mise alla testa della spedizione ma, recatosi ad Ancona per imbarcarsi, ivi morì il 14 agosto 1464.

Lotto 353: carità e giustizia, quando l’ammonimento è inciso nell’oro

Nella vasta scelta di monete papali in catalogo spicca questa “piccola”, uno scudo dell’anno XVIII di Clemente XI Albani, una delle tante con al rovescio cartigli contenenti ammonimenti sull’uso del denaro, su cupidigia e avarizia e, in questo caso sull’importanza della carità e della giustizia. In FDC e molto raro, l’esemplare merita 4000 euro di base.

Lotto 391: una moneta federiciana per una città che non esiste più

Rarissimo, coniato dalla zecca di Vittoria, ecco il denaro o grosso (?) di Federico II (1197-1250), con testa coronata del sovrano e croce accantonata dda trifogli. Deliziona la patina di monetiere che, unita a una conservazione più che SPL, fa attribuire alla moneta una base di 4000 euro. Città oggi scomparsa, Vittoria fu eretta da Federico II per sostituire la ribelle Parma, passata dalla parte guelfa e assediata. Vittoria subì tuttavia l’incursione da parte dei rivoltosi che, stremati dal duro assedio, la rasero al suolo in una feroce sortita.

Lotto 462: un perfetto scudo della croce dell’ultimo doge

Patina riposata, conservazione qFDC/FDC, questo grande modulo in argento veneziano è a nome di Ludovico Manin (1789-1797), ultimo doge della Serenissima prima del ciclone napoleonico. Una moneta dalle origini antiche prodotta fino alle soglie della modernità e offerta a 1200 euro.

Lotto 488: un mezzo carlino sabaudo di grande qualità

Iniziamo la parte dedicata a Casa Savoia e al Regno di Sardegna e d’Italia  con una rarità eccellente, il mezzo carlino da 2,5 doppie del 1786 a nome di Vittorio Amedeo III: piacevolissima e qFDC, la moneta è in catalogo nell’asta Numismatica Ranieri 19 del 13 novembre con base di 15.000 euro.

Lotto 519: quella rarissima moneta da 80 lire scampata al crogiuolo

Merita 40.000 euro di prima offerta l’esemplare da 80 lire con data 1831, in conservazione più che SPL e a nome di Carlo Felice: battuto a Torino, questo massimale in oro venne per gran parte ritirato con l’introduzione della moneta da 100 lire decisa da Carlo Alberto nel 1832. È estremamente raro.

Lotto 655: le 100 lire di Vittorio Emanuele II, una rarità per pochi

Presenti in catalogo anche le date 1864 e 1872, la 100 lire 1879 del primo re d’Italia è qui offerta in uno stato di conservazione eccezionale, qFDC, che ne fa fissare la base a 40.000 euro. Battuta su coni incisi da Filippo Speranza, segna col suo millesimo l’ultimo anno di regno del sovrano.

Lotto 718: i progetti “alla forestiera” dello Stabilimento Johnson

Quattro progetti, da 100 e 20 lire in oro, 2 lire in argento e 10 centesimi in rame formano questo rarissimo insieme prodotto dallo Stabilimento Johnson di Milano e curato da Egidio Boninsegna nel 1903 come proposta per la nuova monetazione italiana. Base di 2000 euro per il set in qFDC/FDC, di eccezionale interesse e la cui storia potete approfondire cliccando qui.

Lotto 748: una Quadriga “prova di stampa” di iridescente bellezza

Le ultime 5 lire di grande modulo del Regno del 1914 ebbero una coniazione di preserie a cui appartiene questo esemplare, con il quale chiudiamo l’anteprima dell’asta Numismatica Ranieri 19 del 13 novembre 2024: di eccezionale fascino per la patina e in qFDC/FDC, parte da una base di 8000 euro anche a motivo della grande rarità.

I link diretti alle sezioni del catalogo dell’asta Numismatica Ranieri 19