Una 20 centesimi Impero DOPPIA TESTA: la truffa è servita!

di Roberto Ganganelli | Un lettore ci chiede informazioni su una “moneta” da 20 centesimi Impero doppia testa: curiosità o artefatto a scopo di imbroglio?

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Un lettore dalla provincia di Modena ci invia le foto di una curiosità numismatica, una moneta da 20 centesimi Impero doppia testa.

“La moneta – ci scrive F.G. che ringraziamo – pesa 3,9 grammi circa per 21 millimetri, non sembra né di nichelio né di acciaio, e sul bordo mostra una sorta di taglio continuo a metà della rigatura. Cosa può essere? Un esperimento di zecca? O un falso? E quanto vale?”.

Cerchiamo di rispondere alla domanda premettendo, innanzi tutto, che i 20 centesimi Impero avevamo un diametro di 21,4 millimetri per uno spessore di 1,7 e pesavano 4 grammi nella versione in nichel (coniata solo nel 1936 e, per i numismatici, in pochissimi pezzi nel 1937 e 1938), mentre lo spessore scendeva a 1,65 millimetri con un peso di 4,03 grammi nella versione in acmonital prodotta dal 1939 al 1943.

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Un bell’esemplare autentico dei rari 20 centesimi Impero 1936-XIV

Dalle foto inviate la “moneta” – le virgolette sono d’obbligo – non sembra realizzata in acciaio, né tanto meno in nichel: appare piuttosto prodotta con una lega bianca vagamente color argento. I rilievi appaiono molto imprecisi ed evanescenti e manca la firma dell’incisore (G. ROMAGNOLI) sotto il collo di Vittorio Emanuele III.

Tutti indizi che fanno propendere per una riproduzione del dritto dei 20 centesimi tramite galvanoplastica o “elettrotipizzazione” (ne abbiamo già parlato a proposito di una 2 lire vaticana). Due lamine accoppiate, identiche, possono dunque essere all’origine dei 20 centesimi Impero doppia testa in possesso del signor F.G.

Per quale scopo vennero prodotti? Non possiamo saperlo con certezza, ma l’ipotesi più intrigante ci fa pensare che qualcuno li abbia realizzati per utilizzarli a scopo di frode.

L’abitudine di scommettere “a testa o croce”, infatti, è antichissima e disponendo di una moneta con due teste la vittoria è assicurata (almeno finché l’inganno non viene scoperto).

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La “moneta” da 20 centesimi Impero doppia testa del nostro lettore

Nessun esperimento di zecca, dunque, né variante o rarità dietro questa 20 centesimi Impero doppia testa che si colloca più correttamente fra le curiosità legate agli innumerevoli usi, non sempre leciti, della moneta nel corso della storia.

E per quanto riguarda il valore, il nostro lettore può dormire sonni tranquilli: anche se esemplari simili vengono proposti talvolta a 30, 40, persino 50 euro il vero valore di mercato non supera, a nostro parere, quello di pochissimi euro. In una recente inserzione su eBay un pezzo simile era proposto a 34,49 euro con indicazione “variante, alcuni esperti la ritengono un falso d’epoca, altri variante R3”.

Vorremmo sapere chi siano questi “esperti”… In ogni caso, se vi hanno incuriosito le monete italiane serie Impero e volete approfondirne la vera storia cliccate qui.