Il Portogallo, a sei secoli dalla scoperta, ha emesso una celebrativa per l’arcipelago, oggi ambita meta turistica
di Mathias Paoletti | L’arcipelago di Madeira è formato da due isole maggiori, Maderia e Porto Santo, da tre isole minori disabitate, le Desertas, e da altre due isolette, anch’esse deserte, dette le Isole Selvagge.
Il capoluogo della Regione Autonoma, Funchal, si trova nella costa meridionale dell’isola e nella parte sud si conserva il bosco che ricopriva gran parte dell’arcipelago prima che i colonizzatori lo convertissero in terreno coltivabile.
Il clima dell’isola permette la crescita di fiori e frutti tropicali, oltre che di vigneti da cui si ricava il noto vino omonimo.
L’UNESCO ha incluso i boschi di Laurisilva, nella regione settentrionale, tra i patrimoni dell’umanità.
L’arcipelago fu riscoperto nel 1419 dagli esploratori lusitani João Gonçalves Zarco e Tristão Vaz Teixeira. All’epoca era disabitato e coperto da fitte foreste; da qui il nome Ilha da Madeira (“Isola del legno”).
Tanto tempo dopo, quel lembo sopravvissuto al tempo della potenza coloniale di Lisbona è divenuto protagonista di una due euro commemorativa.
La moneta bimetallica è stata emessa il 6 giugno scorso in 520 mila esemplari dei quali mezzo milione fior di conio per la circolazione, 10 mila in BU e altri 10 mila proof.
La faccia nazionale mostra i profili delle isole con sullo sfondo le linee di latitudine e longitudine di un antico portolano, con iscrizioni relative alla celebrazione, al paese emittente e all’anno di coniazione.
L’autore del bozzetto è l’artista Júlio Pomar. Per saperne di più sull’arcipelago di Madeira, la sua storia e le sue attrattive turistiche si può visitare il sito ufficiale a questo indirizzo.