Leonardo Mezzaroba firma uno studio sulle coniazioni dedicate al casato dei Collalto, protagonisti nella storia della Marca trevigiana e non solo
di Roberto Ganganelli | E’ stato pubblicato nel volume 6 (2020) dell’Archivio storico cenedese. Studi e ricerche tra Piave e Livenza (ISBN 2531-9922, prezzo € 20,00) un ampio saggio, a firma di Leonardo Mezzaroba dal titolo I Collalto in medaglia. In oltre quaranta pagine, dense di approfondimenti e note, lo studioso veneziano ricostruisce il corpus medaglistico legato a questa importante, ma non così nota casata.
“Nel corso della sua storia millenaria – scrive Mezzaroba – il casato dei Collalto ha interpretato un ruolo da protagonista nelle vicende della Marca trevigiana. Come è noto i Collalto, le cui origini vanno riportate all’epoca longobarda, riuscirono a ritagliarsi un ruolo di prestigio all’avvento del Sacro Romano Impero tanto che, già nel 972, Rambaldo I di Collalto risultava di fatto conte di Treviso.
Nel 1306 Rambaldo VIII ottenne, per sé e per i suoi discendenti, l’iscrizione alla nobiltà veneta; sei anni dopo, l’imperatore Enrico VII di Lussemburgo, assegnava allo stesso Rambaldo VIII la piena potestà feudale sui castelli di Collalto e San Salvatore.
Nel 1730 l’imperatore Carlo VI concedeva ad Antonio Rambaldo e alla sua discendenza, il titolo di conte del Sacro Romano Impero. Nel 1822 l’imperatore Francesco I accordava al conte Odoardo III il titolo di principe dell’Impero d’Austria”.
Ce n’è abbastanza per giustificare un approfondimento che, a partire dalla nota medaglia del 1560 per Giovanni Battista II conte di Collalto, opera del Bonzagni, prende poi in esame – con dettagliatissime schede – una serie di coniazioni come quella per Marco Antonio Collalto, “Guardian grande” della Scuola di San Rocco del 1669 e quelle settecentesche per Antonio Rambaldo I e Odoardo III. Per quest’ultimo personaggio, l’autore presenta – assieme alla medaglia del 1792 che lo ritrae come capitano e vicepodestà della città di Brescia – anche un’inedita lastra per acquaforte conservata a Museo Correr e raffigurante la medesima coniazione.
Anche in tempi recenti, la medaglistica ha avuto i Collalto come protagonisti ad esempio con opere di Luigi Teruggi e Giuseppe Grava o dedicate fra gli altri personaggi alla beata Giuliana da Collalto, vissuta fra XII e XIII secolo. Per lei, come per gli altri “Collalto in medaglia”, Mezzaroba ci offre un quadro biografico e un inquadramento storico, dettagli araldici e curiosità frutto di una ricerca bibliografia e documentale esemplare, il tutto per valorizzare quegli oggetti d’arte e di storia che, fin dal Rinascimento, sono le medaglie.
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