Si è spento il 31 dicembre 2021 uno dei personaggi di punta della numismatica professionale del Meridione d’Italia, Federico Pavone
di Danilo Maucieri | Anche se riusciamo a darne notizia solo ora, il 31 dicembre 2021 si è spento a Ragusa, all’età di 71 anni, il numismatico Federico Pavone. Un male incurabile lo ha strappato ai suoi cari in soli due mesi.
Pavone, figlio di un carabiniere, si era affacciato al mondo del collezionismo all’età di cinque anni, seguendo le orme del fratello sacerdote appassionato di filatelia. La folgorazione per la numismatica arrivò dopo, complice la scoperta di alcune monete da 5 e 10 centesimi di Vittorio Emanuele II tra i pesi di una vecchia bilancia dei nonni.
Nel 1975 apre a Ragusa un negozio di filatelia e numismatica, colmando una lacuna nel settore del collezionismo locale e ponendosi come punto di riferimento per la numismatica siciliana grazie alla sua professionalità e competenza. Sempre presente ai principali convegni, intrecciò negli anni contatti e relazioni con importanti commercianti, collezionisti e studiosi.
Dagli anni ’80, Pavone estese la sua attività anche al mondo dell’antiquariato in generale. Specializzato in monete antiche della Magna Grecia, Sicilia, Grecia continentale e romane repubblicane e imperiali, Pavone fu tra i soci fondatori della NIP cui aderì nel 1993.
Al fine di contribuire alla diffusione del collezionismo, in quegli anni Pavone ideò e condusse sulle emittenti locali una trasmissione televisiva dedicata a monete, francobolli e antiquariato. Perito della CCIAA di Ragusa e consulente del Tribunale di Ragusa in ambito civile e penale, Pavone fu spesso interpellato anche fuori provincia per consulenze concernenti in particolare le sue profonde competenze nell’ambito della legislazione dei beni culturali, contribuendo a scagionare collezionisti vittime di ingiustificati sequestri da parte delle autorità.
Nel 1997 fu tra gli organizzatori del convegno storico collezionistico tenutosi a Ragusa in onore dell’astronomo ed architetto Giovanni Battista Hodierna (1597–1660). In quell’occasione furono esposte monete coniate all’epoca in cui visse Hodierna, medaglie borboniche, francobolli e fu pubblicato un opuscolo contenente uno dei rari scritti di Federico Pavone riguardante la controversa attribuzione delle antiche monete recanti il nome di Ibla.
Federico Pavone colpiva per il suo carattere schivo ed umile, la profonda conoscenza del settore, la franchezza ed onestà, il suo giudizio sempre rigido e severo riguardo autenticità e conservazioni, a tal punto da indurre a volte pensare di aver acquistato una moneta di qualità in realta’ superiore.
Nel 2019 la Numismatica Pavone si era trasferita a Modica, ove continuerà ad operare grazie alla moglie di Federico Pavone, Lucia, che sempre lo affiancò nella sua attività commerciale, e al figlio Daniele, specialista nel settore dei beni e delle attività culturali. Aii familiari le condoglianze della redazione.