TRIPLICA le stime l’asta benefica “MELIUS EST DARE”

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Organizzato da SNI e Varesi Numismatica il 23 dicembre, l’incanto Melius est dare regala quasi 42.000 euro in beneficenza di AISM e Canepanova

 

a cura della redazione | Ideata dalla Società numismatica italiana, realizzata in collaborazione con Varesi Numismatica, l’asta benefica del 23 dicembre scorso dal titolo Melius est dare quam accipere ha riscosso un lusinghiero successo tanto da meritarsi l’appellativo di “guanti bianchi” per aver venduto, già prima di iniziare l’incanto live tramite internet, tutti i 250 lotti proposti.

Un incanto a favore di AISM e dei Frati minori di Pavia

La vendita – che, consapevoli dell’importanza dello scopo finale, vi abbiamo presentato tempo fa con un articolo dedicato – era stata organizzata a favore dell’AISM Associazione italiana sclerosi multipla e dei Frati minori Canepanova di Pavia con la speranza di raccogliere almeno 20.000 euro da destinare alle due realtà.

Alberto Varesi, banditore e fra i promotori dell'asta di beneficenza "Melius est dare quam accipere"
Alberto Varesi, banditore e fra i promotori dell’asta di beneficenza “Melius est dare quam accipere”

Ebbene, a fronte di una base d’asta complessiva di 13.930 euro, il realizzo finale ha fatto segnare la ragguardevole cifra di 41.870 euro – oltre il doppio delle attese! – e, di tale importo, circa 35.000 andranno a favore dell’AISM e il resto ai Frati minori di Canepanova.

Soddisfatto anche il banditore di questa inedita vendita benefica, Alberto Varesi, che per parte sua ha fornito la piattaforma digitale per l’incanto: “Abbiamo avuto ben 123 persone collegate live durante l’asta, iniziata alle 17 e conclusasi poco prima delle 20 del 23 dicembre. Un giorno, per inciso, non così rituale per un’asta numismatica.

A colpi di rilanci per passione numismatica… e per solidarietà

Il lotto con il maggior numero di offerte é stato il numero 18, una moneta da 25 centesimi di Carlo Alberto del 1833 coniata a Torino in condizioni Bb/qSpl e che, da 15 euro di base, si é accasata addirittura a 380 euro dopo ben 49 rilanci”.

C'è stata grande lotta, a suon di rilanci, per mettere in collezione (a fin di bene) questi 25 centesimi in argento millesimati 1833, coniati dalla zecca di Torino a nome di re Carlo Alberto
C’è stata grande lotta, a suon di rilanci, per mettere in collezione (a fin di bene) questi 25 centesimi in argento millesimati 1833, coniati dalla zecca di Torino a nome di re Carlo Alberto

E il top lot dell’asta Melius est dare? “Il top price della vendita spetta al lotto 222, uno zecchino veneziano di Francesco Loredan in conservazione Spl che ha visto sestuplicare la base d’asta di 200 euro, andando aggiudicato a ben 1200”.

"Melius est dare...": ecco il lotto 222, uno zecchino del doge Francesco Loredan che ha visto schizzare il prezzo finale dai 200 euro di base ai 1200 ai quali si è fermato il martello del banditore
“Melius est dare…”: ecco il lotto 222, uno zecchino del doge Francesco Loredan che ha visto schizzare il prezzo finale dai 200 euro di base ai 1200 ai quali si è fermato il martello del banditore

Questa vendita numismatica a fin di bene, voluta con forza dal presidente della SNI Nicolò Pirera e alla quale hanno contribuito tanti collezionisti sia con le offerte che mettendo a disposizione monete, è uno dei più bei segnali che il nostro settore poteva dare in occasione delle festività. Un’iniziativa da ripetere perché… Melius est dare!