Non tragga in inganno quel numerale X, nel titolo di questo volume della Sylloge Nummorum Romanorum che censisce le monete romane del Museo Archeologico Nazionale di Firenze: infatti, dal 2012 a oggi sono ben nove, sui quindici previsti, i cataloghi pubblicati nella collana attualmente curata dalle Edizioni D’Andrea sotto la direzione scientifica di Stefano Casciu, Marco Iozzo e Fiorenzo Catalli.
Questo volume a cura di Antonio De Nicola prende in esame e rende fruibili oltre 1500 esemplari di numismatica romana afferenti al periodo che spazia dal regno dell’imperatore Massimiano (235-238) a quello di Volusiano (251-253) conservati a Firenze: un autentico patrimonio di informazioni che finalmente ha una veste editoriale all’altezza. Su 244 pagine a colori in formato A4, al prezzo di 60,00 euro, il volume è acquistabile direttamente dalle Edizioni D’Andrea cliccando qui.
Venendo ai contenuti dell’opera, il catalogo segue la struttura ormai collaudata della collana Sylloge Nummorum Romanorum e propone schede chiare e complete, abbinate a immagini fotografiche a colori di adeguata qualità, che innanzi tutto rivelano quale sia la ricchezza del monetiere fiorentino che, volume dopo volume, si svela agli studiosi e agli appassionati.
Sono nove i volumi pubblicati dal 2012 a oggi che catalogano le monete romane del MAN di Firenze mentre altri sei sono stati dedicati alle coniazioni greche
Determinante, in questo percorso, la tenacia di Fiorenzo Catalli il quale ha portato avanti nel tempo, per le collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, anche la collana “gemella” della Sylloge Nummorum Graecorum di cui sono stati dati alle stampe ben sei volumi. Una messe di dati di grande importanza scientifica, come sottolineano nella Presentazione Stefano Casciu e Mario Iozzo, rispettivamente direttore regionale musei della Toscana e direttore del MAN di Firenze.
Già direttore scientifico di questo importante scrigno dell’archeologia italiana, Catalli prosegue oggi nella sua attività coadiuvato da personale esterno, volontario, cultori di numismatica che nel caso di questo volume rispondono ai nomi di Stefano Bani, Stefano Conti, Franco Luzzi e Renato Villoresi oltre ad Antonio De Nicola che ha curato, oltre alla redazione del catalogo, anche la produzione della documentazione fotografica.
L’immenso patrimonio di monete che giacciono mute, quando non dimenticate in modo colpevole, nei depositi dei musei italiani meriterebbero che in ogni struttura venisse applicato il “modello fiorentino”, senza trincerarsi dietro le giustificazioni della mancanza di fondi e di personale. Una cooperazione virtuosa, trasparente e proficua tra pubblico e privato al servizio della numismatica è possibile, e quest’ennesimo volume della SNR Firenze lo dimostra.