Il comitato internazionale del Guinness dei primati assegna a due monete elvetiche altrettanti primati certificati: scopriamo quali sono
a cura della redazione | La zecca federale elvetica, Swissmint, ha appena comunicato di essere entrata con ben due record nel Guinness dei primati: il primo è per la fenomenale accuratezza di realizzazione della micro moneta emessa nel 2020 per celebrare Einstein mentre il secondo affonda le sue radici nel lontano 1879 quando, per la prima volta, venne emessa la moneta da 10 centesimi di franco che, ancora oggi, circola nelle tasche di milioni di cittadini della Confederazione.
La moneta da 1/4 di franco del 2020 è stata certificata come la moneta commemorativa più piccola del mondo, avendo un diametro che non raggiunge i tre millimetri (2,96 per l’esattezza) e un peso di 0,063 grammi. Nonostante le dimensioni estremamente ridotte, tuttavia, dritto e rovescio della moneta sono stati coniati con una tecnica di battitura “classica” a macchina (non, ad esempio, per incisione laser) ed entrambe le facce sono decorate con diversi elementi.
Il soggetto impresso sul rovescio è Albert Einstein, padre della teoria della relatività e personaggio simbolo del XX secolo, colto nella sua scherzosa posa “a lingua in fuori”, con accanto la data di emissione 2020. Sulla figura dello scienziato si distingue anche il monogramma dell’artista autore della moneta.
Sul dritto troviamo invece il valore nominale della moneta, il nome del paese, il titolo del metallo e il peso (un cinquecentesimo di oncia) . Per permettere di ammirare a occhio nudo i dettagli di quella che ormai è ufficialmente “la moneta più piccola al mondo” – creata dal designer Remo Mascherini – Swissmint ha realizzato un astuccio speciale munito di lenti d’ingrandimento e di una sorgente luminosa incorporata. Avendo avuto una tiratura limitata a 999 pezzi, la micro moneta è stata venduta molto rapidamente ed è stata apprezzata da collezionisti di tutto il mondo.
Il secondo diploma del Guinness dei primati alla numismatica svizzera è invece venuto da una moneta utilizzata da quasi un secolo e mezzo senza variazioni di soggetto e misure (solo di metallo, passato nel tempo dall’argento al cupronickel): si tratta dei 10 rappen (centesimi) battuti a Berna dal 1879.
Il dritto porta raffigurato il classico profilo di donna rivolto a desta con l’iscrizione LIBERTAS sul diadema e il nome in latino del paese, CONFOEDERATIO HELVETICA, lungo il bordo. Al rovescio il valore 10 fra due rami di quercia e in basso la B, segno di zecca.
“L’immagine – precisa Swissmint – venne realizzata dall’incisore Karl Schwenzer ed è tuttora utilizzata per la coniazione delle monete da 10 rappen”. Alcuni esemplari del primo anno di emissione sono tuttora in circolazione e, inoltre, conservano la loro validità di corso legale. Vale a dire che, nel verde paese del cioccolato e del gruyere, con una 10 centesimi di 142 anni fa si può ancora acquistare qualcosa.