di Roberto Ganganelli | Con un evento senza precedenti, presso la Sala Ciampi del MEF in Via XX settembre a Roma, giovedì 13 dicembre il Poligrafico e Zecca dello Stato italiano ha presentato i 14 nuovi soggetti della Collezione Numismatica 2019. Esposti per la prima volta dal vivo non solo gli splendidi gessi e i bozzetti usciti dalle mani di artisti incisori che tutto il mondo ci invidia, ma addirittura esemplari unici dell’intera collezione coniati appositamente per l’occasione.
Il programma numismatico italiano 2019 è a dir poco rivoluzionario e presenta, oltre alle serie “storiche”, anche nuovi soggetti, alcuni dei quali realizzati attraverso innovative tecnologie di conio che, preservando la tradizione e la bellezza del disegno e della modellazione, permettono l’introduzione di importanti novità, quali l’adozione di microformati, l’impiego – ormai consolidato – del colore (che caratterizza quest’anno varie monete) e la realizzazione, sperimentata per la prima volta, di inserti in oro sagomato all’interno di monete in argento, ottenuti mediante applicazione galvanica.
Il programma debutterà ufficialmente alla World Money Fair di Berlino, mentre tutte le monete saranno prenotabili già da inizio anno nel nuovo e-shop di IPZS all’indirizzo www.shop.ipzs.it. Tutte le nuove emissioni 2019 saranno esposte e visibili inoltrre, nel corso del prossimo anno, oltre che online sul sito del Poligrafico e Zecca dello Stato, anche presso il corner numismatico della Biblioteca del Dipartimento del Tesoro creato appositamente per i collezionisti all’interno del Palazzo delle Finanze e aperto al pubblico previa richiesta di accesso a dt.biblioteca@mef.gov.it.
La presentazione del 13 dicembre, che è stata condotta dal responsabile marketing di IPZS Matteo Taglienti, ha visto un parterre di ospiti d’eccezione che hanno mostrato come anche nel nostro Paese la monetazione da collezione possa tornare ad essere un argomento appassionante e in grado di comunicare cultura ed emozioni.
Ai saluti del direttore generale del Tesoro Alessandro Rivera è seguito l’intervento dell’AD del Poligrafico Paolo Aielli e quello del ragioniere generale dello Stato Daniele Franco: solo le trattative sulla manovra economica in corso a Bruxelles hanno impedito al ministro Giovanni Tria di essere a sua volta presente.
Presente invece, al gran completo, la squadra degli artisti di zecca che, con stili talvolta profondamente diversi ma tutti caratterizzati da uno spiccato senso di innovazione, hanno saputo recepire gli innovativi temi proposti per il 2019 dalla Commissione Tecnico Artistica Monetaria: da Luciana De Simoni a Valerio De Seta, da Claudia Momoni a Uliana Pernazza, da Silvia Petrassi ad Annalisa Masini, da Maria Angela Cassol a Maria Carmela Colaneri, a tutti va il plauso per aver reso la proposta numismatica italiana – almeno, a parere di chi scrive – la più varia, originale e competititva sul mercato dell’ultimo ventennio.
Certo che, di temi appetitosi e di ricorrenze importanti su cui spaziare ce n’erano, in vista del prossimo anno: dal 50° dello sbarco sulla Luna – di cui ha parlato l’astronauta Paolo Nespoli – al 30° della caduta del muro di Berlino, dal centenario di Fausto Coppi a soggetti storici, artistici e perfino d’attualità come le monete dedicate alla Vespa Piaggio, un’icona italiana nel mondo.
Ma andiamo con ordine: prima novità dell’anno sarà la coniazione di una sola 2 euro commemorativa, ispirata alla Dama con l’ermellino e celebrativa dei cinque secoli dalla morte di Leonardo da Vinci. Moneta a circolazione ordinaria, sarà confezionata anche nelle divisionali Fdc e proof sia, in quest’ultima versione, anche in un originale e inedito dittico con la moneta da 1 euro opera di Laura Cretara, da sempre “leonardesca” per il suo soggetto.
Da 5 euro in argento fior di conio con inserti colorati (la bandiera tricolore e quelle della UE) sarà invece il conio che ricorda il 150° anniversario della Ragioneria Generale dello Stato; tre versioni cromatiche, addirittura, impreziosiranno invece la moneta da 5 euro in argento proof che inaugura la serie Eccellenze Italiane con la Vespa Piaggio in versione prototipo, come la disegnò il grande Corradino D’Ascanio, e nell’ultima, moderna ed ecologica versione. Una emissione realizzata – come ha sottolineato Ulisse Spada, alto dirigente di Piaggio Group – in collaborazione con il Centro Stile dell’azienda e che onora tutti quanti hanno lavorato in Piaggio e tutti coloro che, nel corso della vita, hanno amato la due ruote protagonista, fra l’altro, di film come Vacanze romane.
Due ruote a pedali e un campione, invece, caratterizzano la splendida bimetallica da 5 euro in bronzo e cupronichel modellata da Valerio De Seta voluta per ricordare un secolo dalla nascita del “Campionissimo” Fausto Coppi. Una moneta popolare, quasi commovente – come l’ha definita Marina Coppi, figlia del grande ciclista -, una moneta innovativa nella forma poligonale a sedici lati che condivide con un’altra 5 euro bimetallica 2019, stavolta per il 50°anniversario della fondazione del Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Il generale Fabrizio Parrulli, intervenendo alla cerimonia al MEF, si è detto “orgoglioso di questo omaggio numismatico al TPC che, nel tempo, ha recuperato al nostro patrimonio decine di migliaia di opere”.
Dagli alamari dei Carabinieri alla penna nera degli Alpini la cui associazione, vistasi negare dalla UE la bimetallica da 2 euro, si è rifatta con un’altra novità assoluta per la monetazione italiana: si tratta di una 5 euro in bronzital che celebra i “bocia”, i “veci” e i valori umanitari e sociali che, in centinaia di migliaia, condividono non solo entro i confini nazionali.
Parlando di innovazione, nuove tecnologie, colori, va sottolineato ancora una volta come finalmente – dopo promesse, piccoli passi avanti, qualche timida novità – la monetazione italiana 2019 abbia compiuto – a parere di chi scrive – quel passo in avanti necessario e desiderato per tornare non solo a far crescere la richiesta interna ma anche il collezionismo internazionale delle nostre coniazioni, che è sempre stato percentualmente basso. A far ciò contribuiranno, probabilmente, una dirompente moneta da 5 euro in argento proof con inserti colorati per il 30° anniversario della caduta del Muro di Berlino ed un’altra, davvero originale nella sua composizione, per il mezzo secolo dallo sbarco dell’uomo sulla Luna.
Non si pensi, tuttavia, che il Poligrafico e Zecca dello Stato italiano abbiano sconfessato decenni di ricerca e di lavoro condotti nel solco dell’arte classica, della tradizione, del concetto di moneta più tradizionale: se, infatti, la micro moneta aurea da 10 euro sarà un omaggio all’imperatore Augusto, una 10 euro in argento con smalti in oro ricorderà Cristoforo Colombo nella serie Esploatori italiani. Qui, Uliana Pernazza si è cimentata con successo con il soggetto forse più difficile della numismatica repubblicana, quelle tre Caravelle rese iconiche da Guido Veroi e con le quali l’artista ha giocato con leggera eleganza ed un tocco di ironia dando vita ad una moneta assolutamente godibile.
Il nutrito programma 2019 “perde per strada”, per così dire, la serie Donne italiane nell’arte inaugurata appena quest’anno con Artemisia; quest’anno, infatti, il “marengo” tricolore da 20 euro in oro viene inserito nel contest internazionale Europa Star Programme con un omaggio al Rinascimento e a Tintoretto.
La Lombardia simboleggiata dal Duomo di Milano e la Toscana da Santa Maria del Fiore chiudono la fortunata e bellissima serie Italia delle arti che in un decennio, da Nord a Sud, ha percorso la Penisola e i suoi capolavori più famosi o più nascosti. Le due monete hanno facciali rispettivi di 10 e 5 euro e sono coniate in argento proof.
Ultimo, ma non ultimo, arriva anche l’omaggio da 5 euro in argento proof al pittore e scultore Cesare Maccari nel centenario della scomparsa: autore di celebri affreschi nel Palazzo del Senato, Maccari sarà ricordato in tondello proprio dalla facciata di Palazzo Madama e da un dettaglio della scena in cui Cicerone denuncia Catilina. La moneta impreziosirà anche le serie divisionali sia in fior di conio che fondo specchio di un 2019 numismatico che, per l’Italia, si annuncia spettacolare.