Centosettant’anni fa l’istituzione di quella che oggi è l’Agenzia delle dogane e monopoli che la Zecca omaggia con l’argento e i colori nazionali
di Mathias Paoletti | Ci sono istituzioni e branche della pubblica amministrazione il cui nome non è sempre sotto i riflettori, ma la cui quotidiana attività rappresenta una tessera fondamentale nel funzionamento del sistema paese, specie in un’epoca – come quella attuale – caratterizzata da complessità sempre crescenti sia nei rapporti fra Stato e cittadini che fra le nazioni del mondo globalizzato odierno.
Una di queste realtà à l’Agenzia delle dogane e monopoli, una delle tre agenzie fiscali italiane (le altre sono l’Agenzia del demanio e l’Agenzia delle entrate) che si occupa dell’attività di regolamentazione, riscossione e vigilanza nei settori delle dogane e delle accise e monopoli di Stato relativi a energie, alcolici, tabacchi e gioco d’azzardo.
Un’insegna di rivendita di sali e tabacchi di prima della Seconda guerra mondiale: ancora oggi l’Agenzia delle dogane e monopoli si occupa di regolamentare il commercio di queste merci
L’attività di ADM è sottoposta al controllo del Mef e della Corte dei conti e a capo degli oltre 10 mila dipendenti sparsi in tutt’Italia c’è il direttore generale Roberto Alesse, nominato quest’anno. Le origini dell’attuale Agenzia delle dogane e monopoli, tuttavia, risalgono a ben prima del 2001, quando l’agenzia ha assunto questo nome.
Le radici storiche dell’attuale ADM vanno ricercate infatti nel XIX secolo, ed esattamente nel 1853 quando venne istituita nel Regno di Sardegna la Direzione delle gabelle del Ministero delle finanze, che divenne Amministrazione gabellaria con la proclamazione del Regno d’Italia. Da allora sono trascorsi 170 anni e per questo il Mef ha deciso di affidare al Poligrafico e zecca dello Stato italiano il compito di realizzare una moneta commemorativa per l’occasione.
Il dritto della moneta che celebra i 170 anni dell’Agenzia dogane e monopoli, nata nel Regno di Sardegna e giunta fino a noi come parte fodnamentale della pubblica amministrazione
Si tratta di una 5 euro in argento proof con colori che al dritto, al centro, riporta il logo dell’Agenzia delle dogane e monopoli con elementi in blu e nei colori della bandiera. Ad arco, le scritte REPUBBLICA ITALIANA e AGENZIA DOGANE E MONOPOLI; ai fianchi del logo, le date 1853 e 2023, rispettivamente l’anno d’istituzione dell’agenzia e l’anno di emissione della moneta. In esergo, la firma dell’autore V. DE SETA (Valerio De Seta). Sopra il cartiglio col motto latino NEC SPE NEC METU (“Né speranza né paura”).
Al rovescio, ovviamente anche questo “istituzionale”, una veduta della sede centrale dell’Agenzia delle dogane e monopoli di Piazza Mastai in Roma. In alto 2023, anno di emissione della moneta; in basso, rispettivamente al centro e a sinistra, il valore 5 EURO e la R identificativa della Zecca di Roma.
Al rovescio dei 5 euro proof con colori la facciata della sede centrale dell’ADM a Roma
Coniata nel diametro di 32 millimetri per un peso di 18 grammi d’argento a 925 millesimi, la 5 euro ha finitura proof ed è stata realizzata in 2500 esemplari confezionati in astuccio. Il prezzo nell’e-shop di IPZS è di 75,00 euro e la moneta, ad oggi, risulta già esaurita anche se la data ufficiale di corso legale è fissata al 16 ottobre. I collezionisti possono trovarla comunque sul mercato.