La serie numismatica a tema enogastronomico di IPZS fa tappa in Sicilia e già si attendono le prossime, gustose emissioni

 

di Antonio Castellani | In piena estate, il 9 luglio, è stata la volta dei tortellini, del parmigiano e del lambrusco, protagonisti per l’Emilia Romagna della 5 euro in cupronichel a colori della serie Cultura enogastronomica italiana inaugurata nel 2020 da IPZS.

L’8 ottobre, il “menu” 2021 si è completato con l’omaggio ai sapori della Sicilia, magistralmente messi in tondello ancora una volta – assieme ad elementi della cultura, della natura e della millenaria storia dell’isola – da Maria Carmela Colaneri.

Simboli e sapori dell'Emilia Romagna sulla 5 euro Cultura enogastronomica italiana emessa a inizio luglio da IPZS
Simboli e sapori dell’Emilia Romagna sulla 5 euro Cultura enogastronomica italiana emessa a inizio luglio da IPZS

Sul dritto sono rappresentati due cannoli siciliani e un bicchiere di passito in primo piano, sullo sfondo una decorazione tipica della ceramica di Caltagirone e una colonna tortile barocca con capitello corinzio ispirata all’interno della Chiesa Madre di Palazzolo Acreide. Nella composizione, ad arco, le scritte REPUBBLICA ITALIANA e SICILIA, separate da un’onda del mare stilizzata; in basso, a destra, il nome dell’autore COLANERI. Gli elementi raffigurati sono valorizzati dall’uso di inserti colorati.

Sul rovescio compare invece una suggestiva composizione di elementi rappresentativi della Sicilia: il Tempio della Concordia della Valle dei Templi di Agrigento, il Teatro Antico di Taormina stilizzato, un ramo di mandorlo, un’onda del mare e la Triscele, testa femminile con tre gambe piegate, chiamata anche Trinacria, simbolo della Sicilia e parte integrante della bandiera siciliana. In alto, a giro, la scritta SAPORI D’ITALIA e il valore nominale: 5 EURO; a sinistra, R, identificativo della Zecca di Roma; in basso, anno di emissione “2021”.

Dodicimila le monete coniate in finitura fior di conio, con prezzo di emissione fissato a 25,00 euro nello shop elettronico del Poligrafico e zecca dello Stato italiano (clicca qui); un’emissione che si avvia al successo come le tre che l’anno preceduta, a riprova di come un alto livello di creatività artistica, sapientemente fuso con innovazioni come gli inserti a colori, possa dar vita a prodotti numismatici attraenti, che fanno fare – a dispetto dei puristi – dei passi in avanti alla monetazione italiana contemporanea.

A questo punto, parafrasando un vecchio adagio, “la domanda nasce spontanea”: dal momento che il maestro Maria Carmela Colaneri non fa più parte dello studio incisione della Zecca, essendo meritatamente a riposo, chi sarà lo “chef” al quale – o alla quale – verranno affidate le prossime monete della serie? E quale stile verrà adottato per tenere vivo “l’appetito” dei collezionisti?

Aspettiamo pochi mesi e lo sapremo… Nel frattempo, potete trovare tutte le news sulle ultime emissioni numismatiche della Repubblica Italiana cliccando qui.