Santi e monete nel Medioevo europeo si incontrano in un gran numero di emissioni: un fenomeno multiforme che merita adeguati approfondimenti
a cura della redazione | Al vasto tema dell’iconografia dei santi nella numismatica italiana, già nel 2010 la Collana Il Filarete dell’Università degli Studi di Milano aveva dedicato, a firma di Valerio Giovanni Moneta, una corposa monografia-repertorio di circa 500 pagine.
Santi e monete nel Medioevo: se ne discuterà il 4-5 ottobre
Ma, si sa, nella ricerca sulle monete non si più mai scrivere la parola “fine”: così, il Centro Studi Storico Archeologici del Gargano con la Società Mediterranea di Metrologia e Numismatica, il Parco Nazionale del Gargano e la Città di Monte Sant’Angelo, ed il supporto del Centro Studi Longobardi, di Italia Langobardorum e dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici hanno deciso di organizzare una due giorni dedicata al tema. Numerosi anche i patrocini concessi all’evento da istituzioni nazionali e locali.
Il Convegno di studi dal titolo IN SANCTORUM NUMMIS EFFIGIES dei prossimi 4 e 5 ottobre si propone di offrire – oltre alla catalogazione della presenza dei santi sulle monete coniate da zecche italiane nel Medioevo (circa 200 santi per ben 130 officine), anche una revisione critica delle rappresentazioni, rigettando le facili attribuzioni.
Verranno tracciate non solo le linee di un’interpretazione storica complessiva del fenomeno “santi e monete nel Medioevo”, utile a definire le modalità e le motivazioni politiche, religiose ed economiche che hanno determinato le opzioni tipologiche e le scelte iconografiche, ma si proporranno anche, con approfondimenti, le scelte che nelle varie circostanze sono state alla base della preferenza accordata ad un particolare santo: tradizione, eventi catastrofici, miracoli.
I santi e la loro venerazione coinvolsero comunità locali, libere associazioni, categorie “professionali” e furono un fenomeno che si diffuse nel Medioevo attraverso l’intera Europa, ma in Italia – sede del Papato – il fenomeno fu del tutto particolare.
E le monete, massima espressione della sovranità e del potere, quale espressione di elemento di identificazione delle città e delle autorità emittenti, mostrano così’ immagini di santi, anche in modi assai difformi. Le immagini di santi possono comparire con scarsa frequenza sulle monete di diverse zecche dell’Italia medievale, mentre – viceversa – in alcuni casi ne costituiscono l’elemento identificante assoluto.
Il programma dei lavori e il Premio “Biblionumis”
Il programma dei lavori, che si svolgeranno presso l’Auditorium Comunale “Peppino Principe” del Polo Culturale del Comune di Monte Sant’Angelo (Fg), prevede due giornate di relazioni, la prima dedicata alla storia e all’archeologia e la seconda alla numismatica.
Gli interventi non riguarderanno solo le monete italiane, ma anche emissioni non nazionali, cercando in tal modo di valutare l’uso delle immagini dei santi in un contesto europeo, ponendo ben in evidenza le incontestabili radici cristiane dell’Europa. Una visione ancora più ampia si avrà anche con la presentazione di relazioni in cui saranno presi in esame anche i sigilli ufficiali.
La scaletta definitiva del Convegno di studi è tuttora in corso di definizione, ma fin d’ora è stato reso noto che nel pomeriggio del 4 ottobre, dalle ore 16 si terrà il saluto delle autorità a cui farà seguito la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Premio “Biblionumis” per la ricerca numismatica.
Al termine della cerimonia, ci sarà la relazione introduttiva dell’evento, a cura di Domenico Lassandro, già ordinario di Letteratura latina tardo antica nell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro che approfondirà l’innteressante tema de Gli imperatori romani di tarda antichità: da Costantino (l’effigie del monogramma cristiano sul labaro) a Teodosio (l’effigie di Sant’Ambrogio nella basilica milanese).
I lavori riprenderanno il 5 ottobre, nella stessa sede alle ore 9; conduttore e moderatore dell’intero Convegno sarà Aldo Luisi, già ordinario di Lingua e Letteratura Latina all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, che nel 2018 ha ricevuto per i suoi meriti scientifici il Premio “Biblionumis”.
Tra i relatori accademici, ricercatori, cultori di numismatica
Fra i relatori Giancarlo Alteri, direttore del Medagliere Ambrosiano della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, Bruno Callegher, ordinario di numismatica all’Università di Trieste, Antonio Iurilli, ordinario di Letteratura italiana all’Università di Palermo, Emma Angelini, ordinario di Chimica al Politecnico di Torino, Immacolata Aulisa, ordinario di Storia del Cristianesimo antico all’Università di Bari, Giuseppe Colucci, presidente del Circolo Numismatico Pugliese (sezione della Società di Storia Patria per la Puglia).
A loro si affiancheranno Michele Chimienti, vicepresidente dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici, Michele Asolati del Dipartimento dei Beni Culturali, Archeologia, Storia dell’Arte, del Cinema e della Musica della Università degli Studi di Padova, Cristina Crisafulli, conservatrice delle collezioni numismatiche del Museo Civico Correr di Venezia, Valeria Vettorato, conservatrice del Medagliere del Museo Bottacin di Padova.
Di santi e monete nel Medioevo parleranno, ancora, Valerio Giovanni Moneta, già citato autore di uno ampio studio sulle immagini dei santi sulle monete, Luca Lombardi della Società Numismatica Italiana, Marcello Mignozzi della Università degli Studi di Bari Aldo Moro e gli organizzatori e direttori scientifici dell’incontro: Domenico Luciano Moretti, presidente del Centro Studi Storico Archeologici del Gargano e Giuseppe Ruotolo, presidente della Società Mediterranea di Metrologia Numismatica.