Rarità italiane e dal mondo, monete in oro e splendide medaglie nell’asta Numismatica Ranieri 14: a Bologna, live bidding e online
informazione pubblicitaria | Si svolgerà al Royal Hotel Carlton di Via Montebello 8, a Bologna, l’asta Numismatica Ranieri 14 del 9 novembre prossimo. I 1337 lotti in catalogo, visibili fino all’8 novembre nella sede della ditta in Via de’ Poeti 4 su appuntamento (da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18), saranno messi all’incanto il 9 novembre in due sessioni: al mattino, dalle 9.30 in poi, dal n. 1 al 656 e il pomeriggio, ore 14.30, dal n. 657 al n. 1337.
Alle 9.30 del 9 novembre si aprono anche le offerte live, mentre fin da ora è possibile registrarsi e inviare le proprie offerte o direttamente attraverso il sito di Numismatica Ranieri (clicca qui) oppure tramite Biddr.com (clicca qui). Buona caccia ai vostri pezzi mancanti!
Il catalogo
Otto sono le sezioni in cui sono suddivisi i materiali offerti: medaglie italiane (44), medaglie papali (91), medaglie straniere (9), decorazioni italiane (18), una collezione dalla Rivoluzione Francese al 1802 (73), monete italiane (597), monete dei Savoia (200), monete straniere (305). Vediamo nel dettaglio alcuni pezzi eccellenti, rarità e curiosità.
Medaglie italiane
Potente, suggestivo, elegante il ritratto di Francesco IV Gonzaga (duca di Mantova e del Monferrato, 1586-1612) campeggia al n. 4 su un medaglione uniface di ben 161 millimetri, in bronzo opus G. Duprè J. B. Keller. In Spl, parte da una base di 500 euro.
Proseguendo, dopo interessanti coniazioni napoleoniche e di città italiane, segnaliamo al n. 18 il carlino (o medaglia) realizzato a Napoli in occasione delle nozze di Carlo di Borbone con Maria Amalia di Sassonia, nel 1738. In oro, molto raro e Spl, merita una base di 1.500 euro.
Completano la sezione altre medaglie napoletane di pregio, sabaude e alcuni lotti multipli, dal n. 41 al n. 43, di medaglie di illustri, distintivi, garibaldine tra XIX e XX secolo.
Medaglie papali
Le coniazioni celebrative dei romani pontefici in catalogo assommano a 91 lotti, primo fra i quali vi mostriamo quello al n. 47 che ritrae insieme Pio IX e Ferdinando II delle Due Sicilie. Risalente al 1854, in argento dorato e molto rara, questa “straordinaria” per l’inaugurazione dello Stabilimento Litografico e Calcografico di Napoli è qFdc e parte da 600 euro.
Le altre medaglie papali partono da Marcello II e si snodano in una serie affascinante di ritratti di pontefici, allegorie sacre e non, raffigurazioni architettoniche e simboliche della politica dei sovrani temporali di Santa Romana Chiesa.
A puro titolo di esempio vi mostriamo il lotto n. 54 di Clemente X per l’Anno Santo 1675 (rara e Spl, 350 euro la base) e il n. 113, per Pio IX, che celebra la ferrovia Roma Frascati inaugurata nel 1858 (rarissima, qFdc, 450 euro).
Medaglie straniere
Un esemplare su tutti spicca in questa sezione: si tratta della rarissima medaglia russa al n. 142 per l’introduzione del vaccino contro il vaiolo in Russia. Voluta da Caterina la Grande nel 1768, è praticamente perfetta e con patina secolare e con i suoi oltre 12 grammi d’argento per circa 70 millimetri di flan ben si merita i 4.000 euro di base d’asta.
Decorazioni italiane
Invitandovi a visionare gli altri lotti di questa sezione, ecco i due top lot tra le decorazioni italiane proposti in asta Numismatica Ranieri 14: il n. 147 (argento al valor militare nominativa, CAMPAGNA D’ANCONA 1860, molto rara e a base 500 euro) e il n. 158 (CRIMEA 1855-1856 in argento, non nominativa, Bb e rarissima offerta a partire da 800 euro).
Una collezione dalla Rivoluzione Francese al 1802
Questa parte del catalogo ci offre la possibilità di presentare ai collezionisti una pregevole raccolta di medaglie e monete relativa ad un periodo chiave della storia europea che inizia con la presa della Bastiglia e si chiude nel 1802, anno in cui Bonaparte è proclamato presidente della Repubblica Italiana.
Raro e qSpl è, per iniziare, uno scudo a nome di Luigi XVI del 1790 coniato a La Rochelle (n. 178, base 650) mentre al n. 190 è emesso dalla Prima Repubblica l’altro scudo, zecca di Bayonne, molto raro e Fdc proposto da 2.500 euro di base.
Nella raccolta eterogenea ma affascinante, non mancano monete italiane del periodo di grande rarità, fra cui ben due esemplari della medaglia o progetto di scudo della 1a Repubblica a nn. 211 e 212 proposti da 3.000 e 2.500 euro rispettivamente.
Numerose le medaglie napoleoniche, come ovvio, tra le quali al n. 232 una, bellissima ed ispirata alla numismatica imperiale romana, coniata al motto di VOTA PVBLICA per celebrare per l’annessione del Piemonte (più che Spl, rara, base 700).
Monete italiane
I collezionisti di zecche della Penisola non avranno che l’imbarazzo della scelta: senza soffermarci, per ragioni di spazio, su alcune rarità di Ancona e Arezzo che potete ammirare online, per Avignone zecca papale siamo lieti i poter offrire una rarissima mezza piastra di Urbano VIII del 1641 (n. 250, buon Bb per il tipo, base 3.000).
A seguire, vi invitiamo a visionare alcuni prestigiosi esemplari papali in oro per Bologna, tra cui la rarissima doppia in oro di Clemente VIII al n. 273 che, pur Bb, merita una base di 10.000 euro.
Dalla zecca piemontese di Casale Monferrato arriva invece una doppia da due di grande finezza del 1621, a nome di Ferdinando Gonzaga: magnifica nel ritratto come nell’araldica, molto rara, in buon Bb è offerta da 5.000 euro al n. 304.
Per Firenze, ai nn. 321-329, vi invitiamo a visionare alcuni fiorini interessanti mentre, a seguire, ci piace mostrarvi, a nome di Cosimo I datata 1572, una piastra molto rara in Bb/Spl che parte da una base di 2.000 euro che precede decine di altri lotti usciti dalla zecca della città toscana (n. 344).
Non solo grandi rarità, ma anche numerosa moneta “piccola” – sebbene, di non minor fascino – sarà messa all’incanto il 9 novembre: per Gubbio ecco un bellissimo quattrino di Clemente X in Spl, al n. 417, che parte da 70 euro.
Interessante anche la selezione di monete lucchesi, mentre Macerata ci offre un bolognino marchigiano, estremamente raro, a nome di Sisto IV che, in Bb, parte da una base di 2.000 euro al n. 450. E che dire della quadrupla milanese del 1630 di Filippo III al n. 481, Spl e rara, che merita 4.500 euro di partenza?
Si prosegue con monete napoleoniche e del Lombardo Veneto, emissioni di Napoli e di altre zecche; inizia quindi la parte relativa a Roma con coniazioni senatoriali rare e interessanti, seguite dalle sempre ammirate monete pontificie.
Tra queste ecco un raro testone di Urbano VIII, anno XIV di pontificato, con superbo ritratto e san Michele che trafigge Satana al grido di VIVIT DEVS: al n. 598, in bel Bb è offerto a 1.100 euro di partenza.
Data al 1690, invece, un superbo esemplare di scudo d’oro di Alessandro VIII con san Pietro e san Paolo, più che Spl e molto raro e che, al n. 629 del catalogo è offerto da 3.500 euro.
Dagli stati preunitari alla Repubblica Italiana post 1946, vi consigliamo di prestare attenzione alle due rare serie complete del 1946 e 1947 ai nn. 716 e 717 come alla 500 lire in argento prova 1957 (la celebrerrima “bandierine controvento”) offerta al n. 718, corredata del suo astuccio originale di zecca (qSpl, 5.000 euro).
Avviandoci a chiudere la sezione, Venezia è presente con interessanti zecchini, giustine ed alcune pregiate oselle settecentesche in argento ed altre coniazioni relative al dominio austriaco. Da Zara arriva infine il sempre ricercato 4.60 franchi dell’assedio austriaco a nome di Napoleone e che, raro e in buon Bb, parte da 1.200 euro (n. 813). Seguono, tutti da scoprire, i lotti multipli.
Monete dei Savoia
Iniziano la sezione sabauda dell’asta Numismatica Ranieri 14 da Amedeo V (1285-1323) le monete di Casa Savoia in asta il 9 novembre. Tra gli esemplari più recenti vi è la celebre lira INSTAR OMNIVUM al n. 828, per Chambery e datata 1562, che per la rarità e la conservazione qSpl è offerta a 2.800 euro.
Per la monetazione decimale, occhio alle numerose e rare monete d’oro da 80 lire per Carlo Felice e da 100 lire di Carlo Alberto anche se, per questo sovrano, sono le 50 lire 1833 Genova al n. 888 che, coniate in soli 92 pezzi, meritano in Bb ben 3.500 euro di base.
Vittorio Emanuele II risponde con le 100 lire 1872 in Spl, rarissime, che possono essere ammirate al n. 915 da una base di 18.000 euro. Per lo stesso sovrano, come per il figlio Umberto I, in catalogo troverete decine di esemplari in tutti i metalli, selezionati per conservazione o per rarità.
Venendo al ‘900, ben 12 pezzi da 100 lire oro rappresentano i massimi valori a nome di Vittorio Emanuele III (nn. 943-956) coniati al peso di 32,25 grammi; al top le 100 lire 1905 Aquila araldica, molto rare e più che Spl, proposte a 15.000 euro al n. 944.
Eccezionale anche il progetto da 20 lire firmato EB in monogramma (Egidio Boninsegna) per una pressoché inedita 20 lire con Aratrice e ape, e mancante del ritratto regio: al n. 967 del catalogo, è disponibile da 1.500 euro. Da segnalare, a seguire, esemplari di prova della serie Impero, argenti in ottima conservazione e vari lotti multipli sempre pertinenti al Regno d’Italia.
Monete straniere
Impossibile non dare uno sguardo, in conclusione, agli oltre 300 lotti di monete estere, per gran parte in oro e ricche di esemplari rari come la magnifica prova coniata a Roma dei 100 franga albanesi di re Zogu I del 1928 (n. 1041, rarissima, conservazione Fdc, 5.000 euro).
Per gli appassionati, segue una serie di sovrane australiane del periodo vittoriano; proseguendo, vengono dalla Francia alcune belle medievali proposte ai nn. 1117-1125. E’ stato invece coniato in Germania, a Dresda nel 1657, il doppio tallero – eccezionale per dettagli – di Johan Georg II duca di Sassonia (1656-1680) al n. 1141, molto raro e Spl, che parte da 2.500 euro.
Segnaliamo in chiusura, invitandovi a scrivere a info@numismaticaranieri.it per maggiori informazioni, una vasta scelta di sovrane della Gran Bretagna, numerose coniazioni dall’India e dalla Russia zarista, dagli Stati Uniti e dal resto del mondo.
Il meraviglioso mondo delle monete e delle medaglie che vi aspetta nell’asta Numismatica Ranieri 14.