Dall’Umbria il catalogo delle monete rinvenute durante gli scavi nel sito archeologico di Colle Plinio, insediamento di età romana
di Roberto Ganganelli | Scriveva nel I secolo Plinio il Giovane (61-114) all’amico Domizio Apollinare, a proposito della valle dove sorgeva la sua villa in Tuscis, ubicata nell’attuale comune umbro di San Giustino: “E’ questa una regione bellissima; immagina un immenso anfiteatro, che solo madre natura abbia potuto plasmare”.
Plinio amava quella villa che nella lettera descrive con dovizia di particolari e che oggi rappresenta uno dei siti archeologici più importanti dell’Alta Valle del Tevere sebbene – a parte una piccola porzione – l’insediamento giaccia in stato di abbandono e parte delle strutture siano state ricoperte dopo gli scavi.
Scavi condotti tra il 1986 e il 2003 che hanno riportato alla luce opere murarie complesse soprattutto pertinenti alla parte produttiva della villa e che, assieme a vasellame, laterizi bollati e altri reperti, hanno restituito anche 91 esemplari numismatici.
Monete, quelle della villa di Plinio il Giovane, il cui catalogo è stato curato dall’archeologa Chiara Mercati e appena pubblicato dalla Deputazione di storia patria per l’Umbria come 33° volume delle Fonti per la storia dell’Umbria.
L’autrice apre la pubblicazione con alcune pagine sul contesto di scavo e stratigrafico in cui sono state rinvenute le monete, per poi passare ad una panoramica generale sulla natura dei rinvenimenti – tutti singoli, e sparsi in vari punti del sito – e soffermarsi quindi sui centri di produzione delle monete, le tipologie e le autorità rappresentate e su alcune note di approfondimento su esemplari particolari.
Sono 91 le monete del sito di Colle Plinio catalogate da Chiara Mercati e la più antica risulta un asse della serie sestantale Giano/Prora risalente alla seconda metà del III secolo a.C. Viceversa, la moneta più recente è una 5 centesimi del 1861 a nome di Vittorio Emanuele III, evidentemente un esemplare smarrito causalmente.
La maggioranza delle monete – quasi tutte in rame, pochissime in argento – è del periodo romano, soprattutto imperiale, e arriva al V secolo d.C. con esemplari di piccoli bronzi di dubbia attribuzione. Esulano da questa fase solo due-tre denari enriciani della zecca di Lucca dell’XI-XIII secolo.
Il catalogo, curato con attenzione e dovizia di note, è illustrato in bianco e nero e si completa con tavole riepilogative finali e un apparato di tavole fotografiche del sito di Colle Plinio, grafici di sintesi e mappe che collocano i singoli esemplari nel contesto di rinvenimento.
Ritrovamenti monetali dalla villa di Plinio il giovane a San Giustino (ISBN 978-88-95331-59-1): un nuovo tassello per la conoscenza del nostro patrimonio archeologico e numismatico. Per approfondire altre novità editoriali dedicate alla numismatica clicca qui.