Di Giovan Battista Adriani (1823-1905), detto anche “Giambattista”, ci siamo occupati in un approfondimento della serie Una vita per la numismatica a firma di Damiano Cappellari (leggi qui). Chierico dell’Ordine dei Somaschi, eclettico studioso, Giovan Battista Adriani fu munifico collezionista e donò le sue raccolte alla natia Cherasco, cittadina in provincia di Cuneo.
Il Museo “Giovan Battista Adriani” è ospitato nelle belle sale del Palazzo Gotti di Salerano, in Via dell’Ospedale 40, e le stupende sale affrescate, arricchite dal meglio delle raccolte donate dal collezionista e studioso saranno riaperte al pubblico sabato 5 ottobre alle ore 10.30 con una cerimonia di inaugurazione che rappresenta, dopo una serie di lavori di resauro, una “riconsegna” alla città e agli appassionati di un patrimonio di grande interesse.
Raccolte di reperti preistorici e protostorici, nonché una selezione della preziosa collezione numismatica appartenuta a Giovan Battista Adriani torneranno così fruibili al pubblico. I beni conservati nel museo di Cherasco comprendono tutto ciò che un erudito del XIX secolo riteneva fosse necessario conservare e documentare.
Fra i reperti archeologici si possono trovare alcuni interessanti oggetti dell’età del Bronzo, e una raccolta di reperti romani provenienti sia dalle aree di Bene Vagienna e di Pollenzo, sia dal territorio di Cherasco, che indica un’area ricca e tuttora non completamente indagata dal punto di vista archeologico.
Fra i reperti esposti figurano anche materiale ceramico, lucerne dal primo al tardo Impero, laterizi, vetri, esempi di epigrafi riutilizzate su entrambi i lati e oggetti d’importazione frutto di acquisizioni dell’Adriani. È esposta anche una collezione di sigilli di personaggi illustri ed enti, un ricco medagliere che spazia dalle monete celtiche e romane a quelle delle zecche piemontesi, scritti e lettere. É infine presente, nel Museo “Giovan Battista Adriani”, una collezione di quadri a tema religioso, ritratti sabaudi, acqueforti, litografie e tempere.