Live, lunedì 16 dicembre a partire dalle ore 16.00 sulla piattaforma digitale Biddr.ch (clicca qui per accedere al catalogo) è in programma l’asta Astarte web 8 che propone ai collezionisti una selezione di 278 lotti tra monete – soprattutto greche e romane dall’eterno fascino – accanto a coniazioni moderne, medaglie e placchette e a una scelta di bibliografia numismatica, supporto sempre essenziale per la conoscenza dei piccoli e grandi tesori di ogni collezione.
Vi ricordiamo che le offerte pre asta sono aperte e che per effettuarle, come per concorrere live il 12 dicembre, è sufficiente iscriversi gratuitamente su Biddr.ch (clicca qui per iscriverti) mentre per ogni altra informazione è possibile contattare Astarte SA all’indirizzo info@astartesa.com. E prima di passare a una selezione di monete dall’asta Astarte web 8, cogliamo l’occasione per ringraziare tutti i partecipanti all’asta di sala Astarte XXIII del 28 e 29 ottobre che è stata un emozionante successo e che ha visto, a fronte di un monte stima di cirfa 426.000 franchi svizzeri, chiudere l’incanto con realizzi complessivi per quasi 1.114.000 franchi (+261%).
Monete celtiche, greche, magnogreche e siciliane
La nostra panoramica inizia con il lotto 3 dove troviamo un gradevolissimo diobolo di Tarentum del 280-325 aC, ai tipi di Atena elmata e di Eracle in lotta col leone nemeo: un capolavoro numismatico “in sedicesimo”, appena 10 millimetri per 1,19 grammi, alla base di 100 CHF. È rara, al lotto 17, la tetradramma di Gela del 485-466 aC, periodo della tirannia di Deinomenide: l’esemplare infatti mostra segni di ribattitura su una moneta di tipo simile e merita pertanto almeno 350 CHF di prima offerta.
Al periodo della seconda democrazia, 466-405 aC, risale invece l’affascinante litra siracusana al lotto 20: dall’intensa patina, la moneta è di una modernissima ed essenziale eleganza nei soggetti, il volto di Arethusa e il polpo dai tentacoli spiegati (base 100 CHF). Segnalandovi le numerose monete macedoni di impronta alessandrina dell’asta Astarte web 8, passiamo ora in Akarninia per il lotto 43, uno statere di tipo corinzio del 340-300 aC, variante molto rara e offerta a 200 CHF.
Ne servono almeno 350, invece, per il lotto 52, una rara tetradramma arcaica di Atene databile al 510-500/490 aC che rappresenta la prima fase di emissioni della polis attica ai tipi di Atena elmata e dell’iconica civetta. E alle origini stesse della moneta nel mondo occidentale risaliamo con il lotto 67, un terzo di statere in argento dalla Lidia del 561-546 aC: raro e ben patinato, è offerto da 120 CHF.
Seleukos IV Epiphanes Nikator, regnante nel periodo 96-94 aC, è ritratto sul dritto della tetradramma al lotto 85, una delle numerose monete seleuicide in catalogo: è di 120 CHF la base di questo esemplare di ampio modulo (28,25 millimetri) e dal peso allineato a quello di quattro dracme (15,42 grammi). Interessante anche la scelta di coniazioni dall’antica Baktria, fra le quali ci piace mostrarvi il lotto 101, alla base di 100 CHF: si tratta di una tetradramma di Heliokles II Dikaios del 90-75 aC, rara e in elevata conservazione, fortemente rappresentativa della monetazione di questo regno indo-greco.
Monete romane, bizantine e barbariche
Passando alla sezione che l’incanto Astarte web 8 del 16 dicembre riserva a Roma e alla sua monetazione, iniziamo con il lotto 113, il ben noto denario di Giulio Cesare del 49-48 aC coniato da una zecca militare al seguito e con le raffigurazioni dell’elefante e degli strumenti sacerdotali: base d’asta200 CHF per una moneta in godibile conservazione e rara. In ordine di catalogo, ma con un balzo al periodo 217-218, al lotto 117 segnaliamo invece un bel pentassarion per la zecca di Marcianopolis a nome di Mcarino con Diadumniano cesare: raro, dai forti rilievi e dalla gradevole patina, è alla base di 150 CHF.
Sempre provinciale, ma da Alessandria e a nome di Diocleziano, al lotto 127 spicca una tetradramma in biglione del 205-285, regnante Diocleziano: ex Collezione Staffieri, dai marcati rilievi e dalla bella patina, è proposta alla base di 200 CHF. Tra le monete augustee, invece, al lotto 132 ecco una suggestiva tetradramma cistoforica coniata a Pergamo nel 19-18 aC: al dritto Ottaviano a testa nuda, al rovescio il tempio di Marte Ultore, circolare e tetrastilo, con all’interno un’insegna (base 200 CHF).
Di rara eleganza, dalla patina scura e di ottimo stile, al lotto 140 segnaliamo quindi un sesterzio a nome dell’imperatore Vespasiano del 79 circa: sul rovescio la Spes tiene un fiore nella mano destra sollevata e con la sinistra si sostiene l’abito in un gesto di classica bellezza (base 100 CHF). Di poco successivo il lotto 143, altro sesterzio ma a nome di Domiziano e risalente al 90-91, sul cui rovescio troviamo un marziale Giove seduto in trono con scettro e Vittoriola (base 40 CHF).
È di 70 CHF, invece, la base d’aste per il sesterzio di Faustina II del 170-176 offerto in asta Astarte web 8 al lotto 154: dritto e rovescio entrambi al femminile, con sul primo il ritratto della figlia di Antonio Pio e al rovescio IVNUONI REGINAE con tanto di pavone, suo animale simbolo. Al lotto 176, invece, troviamo un bell’antoniniano di Probo per Ticinum, moneta coniata nell’anno 280, con sul rovescio la PAX AVGVSTI e in asta alla base di 50 CHF.
Un cenno, infine, alle monete dei periodi bizantino e barbarico: per il primo, ci piace mostrarvi il tremisse di zecca militare, di estrema rarità, risalente alla rivolta del 608-610 contro Maurizio Tiberio che, al lotto 183, è alla base di 220 CHF. Un solido ostrogoto a nome di Zenone, invece, battuto a Mediolanum nel 477-480, invece, è offerto al lotto 186: anche questo di eccezionale rarità, merita una base di 300 CHF.
Libri e pubblicazioni di numismatica e scienze affini
La numismatica non è solo puro collezionismo: la vera passione si realizza solo attraverso la conoscenza e l’approfondimento. Ecco perché nell’asta Astarte web 8 del 16 dicembre 2024 sono in catalogo numerosi libri e pubblicazioni sul tema, a iniziare da importanti volumi della Sylloge Nummorum Graecorum per proseguire con opere del XIX e XX secolo, miscellanee di studi e fascicoli. Da compulsare con attenzione, infine, anche la selezione di cataloghi d’asta.
