Uno degli esemplari superstiti sui 103 pezzi da 50 lire 1864 coniati a Torino torna all’incanto in asta Ranieri 18 e porta le offerte alle stelle
a cura della redazione | Le 50 lire 1864, una delle massime rarità numismatiche del Regno d’Italia con appena 103 esemplari coniati, colpiscono ancora: lo scorso 4 novembre, infatti, nell’asta della Numismatica Ranieri numero 18 che si è svolta al Royal Carlton Hotel di Bologna un esemplare di questa moneta da favola è passato sotto il martello del banditore per ben 240.000 euro ai quali sono da sommare il 20% di diritti per un prezzo record di 288.000 euro.
L’anonimo acquirente, che si è conteso da remoto la 50 lire 1864 con un altro collezionista, si è dunque accaparrato uno dei migliori esemplari mai apparsi sul mercato di questa assoluta rarità che, in slab NGC con grading MS61, era stato giudicato dagli estensori del catalogo “Pìù di Spl / qFdc”.
Una battaglia a colpi di rilanci dai 150.000 euro di base d’asta
Partita in catalogo da 150.000 euro di base, la moneta ha aperto subito con una pre offerta di 180.000 euro e, dopo vari rilanci da 5000 e 10.000 euro, al momento dell’aggiudicazione ha letteralmente strappato l’applauso alla sala nella quale erano presenti varie decine di collezionisti.
Le 50 lire 1864 rappresentano l’unica data esistente di questo nominale, battuto dalla zecca di Torino al peso di 15,125 grammi e con diametro di 27,50 millimetri. Con un fino di 900 millesimi, la tipologia si colloca nei canoni della monetazione del periodo e – curiosità che pochi conoscono – nell’anno indicato sul tondello furono coniate solo in pochissimi pezzi mentre la tiratura di 103 conosciuta ufficialmente uscì dai torchi dell’officina monetaria nel corso del 1867.
A oggi, considerate le dispersioni e le rifusioni, si può stimare che delle 50 lire 1864 esistano circa una dozzina di pezzi. Facile comprendere, dunque, come questo tondello i cui coni furono bulinati da Giuseppe Ferraris abbia realizzato, in ogni passaggio d’asta, cifre astronomiche.
Sempre più in alto: questo il motto delle 50 lire 1864
A titolo di esempio, ricordiamo che lo stesso esemplare era andato in vendita da Bolaffi nel 2021 spuntando 155.000 euro più diritti; andando indietro nel tempo, in asta MDC nel 2019, fu invece di 180.000 euro più diritti il prezzo pagato per una 50 lire 1864, e si trattava di un esemplare con grading inferiore, AU58.
Il realizzo record del lotto 750 corona un’asta – la numero 18 della Numismatica Ranieri – che ha confermato, con l’elevatissima percentuale di venduto e realizzi alla mano – lo stato di salute della numismatica, specie di quella selezionata e di qualità. Da citare infatti, nel resto del catalogo, i realizzi importanti fatti di numerose monete straniere in oro del XIX e XX secolo, da esemplari cinesi in argento e da tante altre decimali italiane.