Monete rubate e ritrovate, riflessioni sulle prime coniazioni islamiche, banconote souvenir da Seborga: un po’ di rassegna stampa a tema numismatico
a cura della redazione | Non così spesso sulle testate generaliste si parla in modo corretto e competente di monete: come abbiamo ripetuto molte volte, Internet si rivela una miniera di inesattezze e fake news – specie sul presunto valore commerciale di vecchie lire ed euro – che fanno male al mercato e generano confusione in quella maggioranza di lettori che, di numismatica, non possiede nemmeno un’infarinatura.
Ci sono poi i casi di cronaca, come quello riportato pochi giorni fa da OndaTV.it a proposito del recupero di una serie di monete sottratte a un collezionista. Anche se, stavolta, il colpevole non è uno dei “soliti ignoti” che frequentano i convegni commerciali o, peggio, un topo da appartamento ma niente meno che la ex fidanzata del nipote del derubato.
Un caso di cronaca “nero rosa” dal Molise
Si legge nel post (clicca qui per la versione integrale): “In casa i Carabinieri le avevano trovato monete antiche e pregiate, dal valore di circa 40 mila euro, appartenenti al nonno del suo ex fidanzato. […]. Per il reato di ricettazione una 35 enne di Pratola Peligna, domiciliata in Molise, è stata condannata a un anno e otto mesi di reclusione, alla multa da 600 euro e al pagamento delle spese processuali.
La Corte di Cassazione, chiamata in causa dal suo avvocato, Alberto Paolini, ha rigettato il ricorso depositato e ha scritto la parola fine sulla vicenda giudiziaria che risale al 2013, esattamente dieci anni fa, quando un giovane di Raiano, dopo aver appreso che al nonno mancavano quelle monete di valore che risalgono addirittura al Regno d’Italia, ha denunciato tutto ai Carabinieri della locale stazione, indicando pure la casa della sua ex come possibile luogo di conservazione del pregiato denaro. […].
I militari avevano quindi effettuato una perquisizione domiciliare a casa della 35 enne, che nel frattempo aveva lasciato Pratola Peligna, rinvenendo monete e gioielli, oggetto di furto. La giovane era stata quindi deferita per ricettazione, accusa che ha sempre respinto, sostenendo che si trattava solo di un deposito temporaneo della merce. Una versione che non ha retto nei gradi di giudizio […]”.
La principessa di Seborga finisce in banconota…
Proseguiamo questa rassegna stampa con una notizia fra il serio e il faceto da Primocanale.it (leggi tutto cliccando qui); si tratta dell’emissione, da parte del sedicente Principato di Seborga, dopo le “monete” denominate in luigini, di una banconota souvenir presentata il 20 agosto scorso, in occasione della festa del patrono san Bernardo.ù
Del valore di tre luigini, la “valuta” del piccolo Principato, a realizzarla è stato il grafico slovacco Matej Gábriš che ha raffigurato sul fronte la principessa Nina Dobler, al secolo Nina Daniela Menegatto, sul trono di Seborga dal 10 novembre 2019, ex moglie dell’ex capo di questo “microstato”, Marcello Menegatto.
Va da sé che il biglietto, del valore (ipotetico) di circa 15 euro, non è spendibile e, al pari delle monete, rappresenta un altro gadget per alimentare la “favola” del Principato di Seborga e attirare turisti e curiosi nella piccola località in provincia di Imperia.
Una riflessione di Riccardo Nencini su Islam e moneta
Concludiamo questa rassegna stampa numismatica sulle pagine online del quotidiano Il Riformista che, nella rubrica Francobolli di storia a cura di Riccardo Nencini, già senatore e presidente della Commissione Cultura del Senato, troviamo un breve, interessante scritto sulla monetazione araba, la sua evoluzione verso uno stile puramente epigrafico e su “quel versetto del Corano che guida la comunità”. Leggi tutto cliccando qui.