Si tratta di ben 239 monete in oro dei regni di Luigi XIII e Luigi XIV scoperti nel 2019 a Plozévet, in Bretagna, durante la ristrutturazione di un’antica villa
a cura della redazione | Scoperto nel 2019, solo ora se ne ha notizia a motivo della sua apparizione sul mercato numismatico: si tratta di un tesoro di ben 239 monete francesi, luigi e doppi luigi d’oro coniati durante i regni di Luigi XIII e Luigi XIV (tra il 1610 e il 1715) che la ditta Ivoire Angers metterà all’incanto il 29 settembre prossimo.
Quasi romanzesco il ritrovamento: una coppia decide di restaurare una residenza d’epoca nel Finistère, acquistata nel 2012 a Plozévet, piccola località nel dipartimento della Bretagna. Decide di unire i tre edifici che compongono la proprietà e affida i lavori ad una ditta artigiana locale; un bel giorno gli operai – è il 2019 – all’interno di un muro scoprono una scatola di metallo piena di monete d’oro.
“La scatola era incastonata nel muro, incuneata tra alcune pietre”, ha dichiarato alla stampa François Mion, 63 anni, proprietario con la moglie dello storico edificio. La sorpresa è grande, ovviamente, ma mai come quella provata pochi giorni dopo, quando gli stessi operai “hanno trovato sopra una trave quella che doveva essere una borsa con un secondo, consistente, gruzzolo di monete”.
In totale, vengono ritrovate ben 239 monete d’oro, soprattutto luigi e doppi luigi, alcuni dei quali molto rari. Tra questi, “un doppio luigi con ‘codino lungo’ del 1646”, moneta stimata tra i 10.000 e i 15.000 euro. “È molto rara, non ce n’è quasi nessuna sul mercato”, osserva Florian D’Oysonville, banditore d’asta a Ivoire Angers, a proposito di questa moneta che ritrae di profilo Luigi XIV, il Re Sole, e caratterizzata da un codino – la famosa “mèche longue” dei cataloghi numismatici – che arriva alla base del collo. La moneta, si stima, venne coniata in appena 120 esemplari, il chè la rende di elevata rarità.
Secondo gli studi compiuti sull’edificio, il tesoro di Plozévet “può essere considerato senza dubbio il frutto dei risparmi di un ricco commerciante o di un possidente terriero, proprietario della villa”, spiega l’esperto che batterà all’asta le monete il prossimo 29 settembre. Il frutto della vendita, una cifra stimata tra i 250.000 e i 300.000 euro, sarà diviso a metà fra i tre artigiani che lo hanno scoperto e i proprietari dell’edificio, nonostante la legge sui rinvenimenti archeologici in vigore in Francia da cinque anni a questa parte.
Dal luglio 2016, infatti, il patrimonio archeologico – e quello numismatico – scoperto in Francia, anche in proprietà private come terreni e edifici, appartiene al 100% allo Stato. Ma, in questo caso, a rendere possibile la vendita all’asta del tesoro e la spartizione del ricavato è la data di acquisto della villa, il 2012, precedente all’entrata in vigore delle nuove normative.
Per ammirare tutte le monete del tesoro di Plozévet basta accedere al sito della casa d’aste Ivoire Angers cliccando qui.