Giovedì 25 luglio alle ore 16.00 scatta l’incanto Astarte 7, live sulla piattaforma Biddr.com cliccando qui, con in catalogo 310 lotti. Settori di forza del catalogo, come nella tradizione della casa d’aste elvetica, le monete greche e quelle romane, anche se non mancano interessanti coniazioni bizantine, sigilli e tessere in piombo e una miscellanea di monete mondiali.

L’incanto Astarte 7 prevede la possibilità di inviare offerte preliminari fino a pochi lotti prima di quelli di interesse del cliente e la partecipazione live; il tutto, naturalmente, previa registrazione del cliente stesso, in forma gratuita, nella piattaforma. Per ogni informazione si può scrivere a auctions@astartesa.com. Ma veniamo ora alla presentazione di alcuni esemplari di interesse dal catalogo di vendita.

Lotto 2: una piccola celtica di alta conservazione

Iniziamo con una moneta celtica: dalla Gran Bretagna, a nome di Epattico re dei Trinovantes e Catevellauni coniata nel 35-43 circa, ecco una unità (argento, 14,25 mm, 1,16 g). Al dritto testa di Ercole a destra con pelle di leone; EPATI nel campo. Al rovescio aquila rivolta a sinistra in piedi su un serpente, ad ali spiegate, globetto in cerchio in alto. Splendida e ben centrata, ha una base di 60 Chf.

Lotto 8: il cavallo e il toro su un bronzo di Arpi

Dalla zecca dell’Apulia, risalente al 275-250 aC circa, ecco un esemplare (bronzo, 19,43 mm, 5,64 g) che affascina sia per i bellissimi dettagli che per la rarità, impreziosito da patina di fiume: al dritto cavallo al galoppo a destra; APΠA sopra, NOY sotto. Al rovescio un toro cozzante rivolto a destra; ΠOYΛAI sotto. La prima offerta è fissata a 40 Chf.

incanto astarte 7 numismatica monete auction coins roma grecia oro argento bronzo rarità rarity masterpieceLotto 22: un’attraente tetradramma siracusana

Risale alla Seconda Democrazia si Siracusa, 466-405 aC, questa tetradramma (argento, 24,58 mm, 17,34 g) coniata intorno al 450-440 aC con al dritto il classico auriga alla guida di una quadriga andante a destra, con il pungolo nella destra e le redini nella sinistra; in alto, Nike rivolta a destra, in volo, che incorona i cavalli. Al rovescio l’etnico ΣYRΑΚΟΣΙ-Ο-Ν e testa diademata di Aretusa a destra, con orecchino e collana di perle; intorno, quattro delfini. Da notare il rovescio battuto con un conio arrugginito, che ha lasciato tracce sulla superficie; altrimenti, la moneta è in buona conservazione e merita 400 Chf di base.

Lotto 24: le preziose 25 litre in oro di Agatocle

Anche questa moneta fu coniata a Siracusa intorno al 310-300 aC: in oro (14,96 mm, 3,46 g), ci mostra al dritto la testa laureata di Apollo a sinistra, con dietro una cornucopia. Il rovescio è quello del tripode con legenda ΣΥΡΑΚ-ΟΣΙΩΝ. Dai rilievi marcati, di bello stile e in buon Bb, quest 25 litre sono nel catalogo dell’incanto Astarte 7 alla base di 600 Chf.

Lotto 27: una civetta dal fascino intramontabile

Anche i non collezionisti rimangono attratti dalle tetradracme di Atene, le famose civette di cui l’incanto Astarte 7 propone ben cinque esemplari. Quello illustrato qui (argento, 34,11 mm, 17,02 g), coniato nel periodo 454-404 aC circa, è offerto a partire da 200 Chf e come d’uso ci mostra il profilo di Atena con elmo attico crestato decorato con palmetta e orecchino. Al rovescio, la legenda AΘE in verticale mentre il campo è dominato da una civetta, da un ramo d’ulivo a sinistra e da mezzaluna, il tutto entro quadrato incuso.

incanto astarte 7 numismatica monete auction coins roma grecia oro argento bronzo rarità rarity masterpieceLotto 42: una giocatrice di astragali dalla Cilicia

Fu coniato a Tarsos, in Cilicia, nel 388-380 aC questo obolo a nome di Tiribazos, satrapo della Lidia. L’esemplare (argento, 9,21 mm, 0,74 g) al dritto riporta un’attraente testina di giovanetto a destra. Curiosa la figurazione al rovescio, quella di una donna inginocchiata a sinistra che getta degli astragali, ossicini di pecora protagonisti di un gioco simile a quello dei dadi di cui già nel V secolo aC parla anche Erodoto. La base di vendita di questa piacevole, piccola moneta è di 30 Chf.

Lotto 85: un’alessandrina fra le tante in asta

Numerose sono le monete dei sovrani macedoni, sia a nome di Alessandro Magno che dei suoi successori i quali, visto il successo di queste tipologie, ne mantennero i tipi. Questa dracma, ad esempio, è a nome di Antigono I Monoftalmo, atratego dell’Asia (320-306/5 aC). In argento, 26,21 mm per 4,21 g, fu coniata dalla zecca di Abido nel 310-310 aC circa con le stabili figurazioni della testa di Eracle a destra con pelle di leone mentre sul rovescio campeggiano il nome AΛΕΞΑΝΔΡΟΥ e la figura di Zeus Aëtophoros seduto in trono, con in mano aquila e scettro; Monogramma MI nel campo sinistro; foglia d’edera sotto il trono. Di bella conservazione, parte da 50 Chf.

Lotto 100: due citazioni per una dracma di Cappadocia

La moneta in oggetto è a nome di Ariarate VIII Eusebes Epifane, 100-98/5 a.C. circa. Si tratta di una dracma (argento, 18,01 mm, 4,11 g) della cosiddetta “zecca B” (Eusebeia sotto il Monte Tauros), datata RY 2 ( 99/8 aC). Sul dritto desta diademata a destra, al rovescio ΒΑΣΙΛΕΩΣ /ΑΡΙΑΡΑΘOV / ΕVΣEBOVΣ e Atena Nikephoros in piedi, con lancia e scudo; T-Λ nei campi; B (data) in esergo. L’esemplare, qui alla base di 50 Chf, è quello descritto e illustrato dalla collezionista e studiosa Simonetta Bono nel 1974 e 1977.

incanto astarte 7 numismatica monete auction coins roma grecia oro argento bronzo rarità rarity masterpieceLotto 123: il denario di Roma repubblicana, un classico…

Passando alle monete romane dell’incanto Astarte 7, un’altra tipologia iconica del mondo antico è rappresentata da vari esemplari. Parliamo del denario di Roma repubblicana, in questo caso al tipo di Roma elmata e con al rovescio la Vittoria che guida una biga in corsa. L’esemplare qui illustrato (argento, 17,82 mm, 3,73 g) presenta la legeda NATTA (con la TA finale in monogramma) che lo fa assegnare al magistrato Pinarius Natta e datare al 149 aC. Dalla piacevole patina, ben conservato, questo denario è proposto alla base di 50 Chf.

Lotto 138: attenti a quella combinazione inedita di simboli

La conservazione non è elevata, la base di appena 40 Chf, eppure questo denario serrato a nome di L. Roscius Fabatus (argento, 16,39 mm, 3,47 g) coniato a Roma nel 64 aC è particolare dal momento che la combinazione di simboli di controllo che mostra è inedita. Per il resto, il tipo è quello con al dritto il profilo di Giunone Sospita, mentre al rovescio, con legenda FABATI in esergo, ecco una donna drappeggiata in piedi a destra che nutre un serpente attorcigliato davanti a lei, il tutto completato da un ulteriore simbolo di controllo.

Lotto 144: una rara moneta legionaria di Marco Antonio

Tra le serie più particolari dei denari romani c’è quella dei cosiddetti “legionari”, coniati da zecche militari itineranti come quella che nel 32-31 aC batté quest’esemplare (argento, 16,58 mm, 3,93 g) al seguito di Marco Antonio, forse a Patrae. Al dritto con la galea pretoriana si legge ANT AVG sopra e III VIR R P C in esergo. Al rovescio l’indicazione della legione, LEG III, è in esergo mentre il soggetto è un’quila legionaria a destra tra due stendardi. Con segni di saggio, in buona conservazione, la moneta parte da 70 Chf.

incanto astarte 7 numismatica monete auction coins roma grecia oro argento bronzo rarità rarity masterpieceLotto 152: “Provinciale”? Sì, ma di estrema rarità

Sembra che ne siano noti appena due esemplari di questo bronzo coniato in Lidia, a Sardi, nel 235-238 a nome di Massimo come cesare. La moneta (bronzo, 28,88 mm, 12,66 g) fu coniata sotto il magistrato Settimio Menestraziano: al dritto legenda [Γ Ι] ΟΥΗ ΜΑΞΙΜΟϹ ΚΑΙ, busto a destra, a capo scoperto, drappeggiato e corazzato, al rovescio ƐΠI ϹƐΠ ΜƐΝƐϹΤΡΑΤΙΑΝΟΥ ΑΡΑ, corona agonistica con un ramo di palma su piedistallo con iscrizione ΧΡΥСΑΝΘΙΝΑ; ϹΑΡΔΙΑΝΩΝ Β ΝƐΩΚΟΡΩΝ sotto in esergo. Con patina marrone e superficie ruvida, questo pezzo di pregio ha una base di 50 Chf.

Lotto 166: un quasi unicum dalla Mesopotamia

Un solo esemplare di questa moneta è citato dal repertorio RPC online: si tratta di un bronzo per Carre, in Mesopotamia, battuto sotto Alessandro Severo nel 222-235. La moneta (bronzo, 24,03 mm, 9,74 g) porta sul dritto la legenda ΑΥΤ Κ Μ Α Ϲ [ΑΛЄΞΑΝΔΡΟϹ Ϲ] e il busto laureato, drappeggiato e corazzato a sinistra. Al rovescio ΜΗΤ ΚΟ ΚΑΡΡΗΝωΝ [Α], la Tyche seduta su una roccia, con in mano spighe di grano, altare illuminato a sinistra e il dio del fiume che nuota a destra in basso. Attraente patina bruno-rossastra. Dettagli audaci. Superficie leggermente ruvida, altrimenti molto bello. Base, 50 Chf.

Lotto 175: il carpentum di Agrippina, un must

Sempre attraente il sesterzio del 37-41 (bronzo, 35,2 mm, 29,33 g) coniato a Roma sotto Caligola con al dritto AGRIPPINA M F MAT C CAESARIS AVGVSTI e busto drappeggiato a destra, i capelli raccolti a treccia. A questo ritratto si abbina al rovescio  carpentum tirato da due muli con S P Q R sopra e MEMORIAE AGRIPPINAE nel campo a sinistra. Lo splendido esemplare dell’incanto Astarte 7 spicca per il bel ritratto e la piacevole patina verde, meritando una base di 200 Chf.

incanto astarte 7 numismatica monete auction coins roma grecia oro argento bronzo rarità rarity masterpieceLotto 182: un sesterzio di impressionante rarità

A nome di Vespasiano con Tito e Domiziano cesare, periodo 69-79,  questo sesterzio (bronzo, 34,87 mm, 22,34 g) fu coniato a Roma nell’anno 70. Pur ritoccato e in bassa conservazione, non è quais mai apparso sul mercato ed è proposto a 100 Chf: al dritto IMP CAES AVG VESPAS COS II TR POT con busto laureato e drappeggiato di Vespasiano a destra; al rovescio T ET DOM C in alto, EX S C in esergo, come soggetto Tito e Domiziano seduti a sinistra e a destra su una piattaforma, tra loro due littori con fascio.

Lotto 205: un solo passaggio in asta per questo Gordiano III

È apparso in asta una sola volta, nel 1997, questo sesterzio a nome di Gordiano III, 238-244. La moneta (bronzo, 31,31 mm, 19,00 g) viene da Roma ed è collocabile al 241-244. Al dritto IMP GORDIANVS PIVS FELIX AVG, busto laureato, drappeggiato e corazzato a destra. Al rovescio ADLOCVTIO AVGVSTI, Gordiano III in abiti militari in piedi sulla piattaforma con il prefetto del pretorio dietro di lui, alza la destra nel gesto della adlocutio verso i soldati con lance e scudi; sullo sfondo aquila legionaria, stendardi e cavallo, S C in esergo. In modesta conservazione ma di grande rarità, ha base fissata a 80 Chf.

Lotto 225: una commemorativa di Costantino il Grande

È per Costantino I, 306-337, questo magnifico follis (bronzo, 14,95 mm, 1,02 g) emesso per la città di Costantinopoli appena ampliata per volere dell’imperatore. Coniato a Costantinopoli, XI officina, nel 330 porta sul dritto la legenda POP ROMANVS, busto laureato e drappeggiato del Genio del popolo romano con cornucopia. Al rovescio il Ponte Milvio con torri alle estremità e sotto il Tevere; CONS/IA sopra il ponte. Bellissima conservazione, sebbene con frattura del tondello, per questo pezzo offerto a 40 Chf.

incanto astarte 7 numismatica monete auction coins roma grecia oro argento bronzo rarità rarity masterpieceLotto 240: un bel solido a nome di Maurizio Tiberio

La parte dell’incanto Astarte 7 del 25 luglio 2024 dedicata alle monete bizantine è ricca di esemplari in oro fra i quali questo per Maurizio Tiberio, 582-602. Un solido (oro, 21,35 mm, 4,47 g) battuto a Costantinopoli nel 583-601 con al dritto mAVRC TIb PP AVC, busto corazzato di fronte con un elmo ornato di pennacchio e pendilia, cerchio davanti e paludamentum sulla spalla sinistra, che tiene il globo crucigero nella destra. Al rovescio l’iscrizione VICTORI A AVCC Є e la Vittoria stante con lungo bastone terminante con staurogramma nella destra e globo crucigero nella sinistra, CONOB in esergo. Di buonissima conservazione, ha una base di 250 Chf.

Lotto 261: l’oro bizantino del Redentore in trono

A rappresentare un’altra  iconografia monetale tipica di Bisanzio ecco un solido di Basilio I il Macedone, con Costantino, 867-886. La moneta (pro, 20,02 mm, 4,44 g) proviene dalla zecca Costantinopoli, circa 871-886. Sul dritto legenda IhS XRS REX REGNANTIUM e al centro il Cristo nimbato, di fronte, vestito di chitone, con la destra benedicente e il libro dei Vangeli nella sinistra. Al rovescio bASILIOS ET CONSTANT AVGG b a circondare i busti coronati di Basilio, con barba corta e loros, e Costantino, imberbe e con clamide; la croce patriarcale tra di loro. Leggermente tosata, la moneta è in catalogo da 250 Chf.

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