Nonostante i divieti, per il viaggio apostolico Bucarest ha coniato una 50 bani e così Francesco è tornato in moneta

 

I 50 bani di Romania su cui papa Francesco, per la prima volta dal 2016, è tornato in moneta
I 50 bani di Romania su cui papa Francesco, per la prima volta dal 2016, è tornato in moneta

di Antonio Castellani | Lo aveva detto e ripetuto, Jorge Bergoglio, al punto da imporre all’Ufficio Filatelico Numismatico del Governatorato di rinnovare perfino – tra non pochi mugugni dei collezionisti – le facce nazionali degli euro spiccioli vaticani nel 2017.

Espresso desiderio del papa era quello di non apparire più ritratto sulle monete, ma di lasciare al suo nome pontificale di Francesco e al suo stemma araldico, col motto MISERANDO ATQUE ELIGENDO, il compito di far memoria numismatica dei suoi anni sul soglio di Pietro.

E invece, ecco che dalla Romania, dove Francesco si è recato in viaggio apostolico dal 31 maggio al 2 giugno scorsi, arriva una moneta celebrativa da 50 bani in lega di bronzo (mm 23,75 per g 6,10) che è stata messa sul mercato il 30 maggio in diecimila esemplari proof.

Al dritto, la moneta raffigura edifici simbolo delle quattro tappe del papa (Bucarest, Iasi, Blaj e Sumuleu Ciuc) mentre al rovescio campeggia una sorridente figura del pontefice benedicente con accanto lo stemma e in basso il motto SA MERGEM IMPREUNA!

Una frase che, in lingua romena, significa “Camminiamo insieme!” per una moneta che è stata prodotta dalla Monetaria Statului, la zecca del paese (clicca qui per accedere al sito).

Soggetti simili alla moneta (effigie del pontefice e le chiese vistate da Bergoglio) per il foglietto congiunto Vaticano-Romania
Soggetti simili alla moneta (effigie del pontefice e le chiese vistate da Bergoglio) per il foglietto congiunto Vaticano-Romania

Per l’occasione, l’UFN del Vaticano ha realizzato invece un francobollo, da 2,40 euro di facciale, in emissione congiunta con la Romania.

“Azzurro, giallo e rosso – si legge nel sito dell’Ufficio – i colori usati per il logo che richiamano quelli della bandiera nazionale rumena.

La visita di papa Francesco è un invito a unire tutte le forze sotto il mantello protettore della Madonna che accompagna il cammino del popolo di Dio.

La Romania, infatti, viene spesso chiamata ‘giardino della Madre di Dio’, formula cara a tutti i fedeli e usata anche da san Giovanni Paolo II durante la sua visita del 1999”.

Resta lo “strappo” di questa moneta rispetto ai dettami del papa in termini di immagine: a presto per nuovi agiornamenti in modo da chiarire se la coniazione sia stata eccezionalmente autorizzata da qualche istituzione vaticana o sia stata motu proprio realizzata, senza alcun preavviso, dalla zecca romena.