Una 5 euro in argento a colori per la Guardia di Rocca inaugura una nuova serie, mentre la divisionale 2024 di San Marino parla il poetico linguaggio delle farfalle
di Antonio Castellani | Ulteriori novità sul programma numismatico 2024 di San Marino: dopo la moneta per Giacomo Puccini e quelle della serie Calendario lunare cinese (leggi qui), la Divisione filatelica numismatica ha reso noti i bozzetti di altre due coniazioni in calendario per quest’anno.
La Guardia di Rocca, da 270 anni al servizio della Repubblica
La prima è una 5 euro in argento, a firma Antonella Napolione, che inaugura una serie poliennale dedicata ai corpi armati della più antica repubblica del mondo e rende omaggio alla Guardia di Rocca. A finitura proof, la moneta sarà coniata dalla Münze Österreich con elementi colorati sull’alta uniforme del milite che sarà raffigurato sul rovescio.
La Guardia di Rocca Nucleo Uniformato affonda le sue origini nel Corpo militare della Guardia di Rocca istituito il 26 maggio 1754, il cui ruolo era di controllare i confini e il carcere di San Marino. Nel 1762 alla Guardia di Rocca venne affidato anche il servizio di guardia d’onore e di sicurezza al Palazzo Pubblico, che tuttora i militi in giacca verde e pantaloni rossi svolgono quotidianamente.
Le farfalle, belle e fondamentali nell’ecosistema
Seconda moneta svelata di recente da San Marino è, almeno a livello di bozzetto, quella che arricchirà la divisionale fior di conio 2024 sul tema Farfalle. Da anni, infatti, la coniazione che impreziosisce la serie annuale del Titano è incentrata su temi ambientali e, per questa occasione, il concept è stato affidato alla bravura dell’artista Chiara Principe.
Sul dritto e sul rovescio, abbinata alle Tre Penne e nel suo habitat naturale, l’artista ha raffigurato un elegante esemplare di Cassandra (Zerynthia cassandra), una splendida farfalla endemica nella Penisola italiana e segnalata anche nel territorio della Repubblica di San Marino. Su un filo d’erba ai piedi delle Tre Penne, o posata su una foglia, la farfalla Cassandra si rivela come elemento della biodiversità nella sua leggera e fragile eleganza.
Molto localizzata e rara ovunque, la Cassandra è putroppo è in regresso in gran parte delle aree di distribuzione dove si mantiene in piccole popolazioni spesso distanti tra loro. La sua presenza è strettamente legata a quella dell’Aristolochia, unica pianta di cui si nutrono i suoi bruchi che è raffigurata sul rovescio dei 5 euro.
La Cassandra vive principalmente in ambienti umidi, sponde di torrenti e margini di coltivazioni, dalla pianura fino a mille metri di quota. Specie tipicamente primaverile, vola da metà di marzo a fine di maggio a seconda della quota; presenta un’unica generazione annuale. È protetta sia in ambito europeo che dalla legislazione sammarinese.
Leggera – come la farfalla Cassandra – ci appare la composizione di Chiara Principe la quale, oltre che nel realismo con cui ha disegnato l’elegante lepidottero, ha saputo rimodellare le Tre Penne dello stemma nazionale con vena originale trasformandole simbolicamente in una “casa ideale” per questo colorato insetto.