La Zecca del Vaticano emette due monete da 5 e 10 euro per san Pietro e sant’Andrea: saranno dodici le emissioni dedicate agli apostoli da qui al 2027
di Antonio Castellani | Una nuova serie numismatica, dodici argenti per dedicati agli apostoli dalla Zecca dello Stato Vaticano: il 10 novembre debuttano le emissioni da 5 e 10 euro aventi come protagonisti, rispettivamente, san Pietro e a sant’Andrea. Autori, due artisti già ben noti nel mondo della numismatica, Mariangela Crisciotti e Gabriele Di Maulo.
Pietro in lacrime, fra tradimento e pentimento
La moneta in argento da 5 euro versione fondo specchio è dedicata all’apostolo Pietro, “fondamento – si legge nel comunicato di emissione – della chiesa cattolica e primo vescovo di Roma. Sulla moneta, creata dall’artista Mariangela Crisciotti, vediamo Pietro in lacrime, pentito per aver rinnegato Gesù. Accanto a lui c’è un gallo, simbolo del suo tradimento. Le due chiavi, rette da Pietro nella mano sinistra, rappresentano il simbolo del Regno dei Cieli e dell’autorità papale conferitagli da Gesù Cristo prima della sua crocifissione”.
Coniata in argento 925, peso g 18 e diametro mm 32, la 5 euro per l’apostolo Pietro è disponibile dal 10 novembre 2022 in 3300 esemplari con prezzo di emissione di 58 euro. A realizzare i coni è stata il maestro Uliana Pernazza, di coniare la moneta sono state incaricate come sempre le officine della zecca di Roma.
Leggera e modernissima la versione dell’araldica di papa Francesco, su questa moneta dedicata agli apostoli, con quelle chiavi decussate che si ritrovano identiche tra le mani di san Pietro a evocare la continuità del ministero papale da due millenni a questa parte.
L’apostolo Andrea nell’abbraccio alla croce
La moneta da 10 euro in argento (anche questa in versione fondo specchio) raffigura Andrea, fratello di Pietro. “Andrea – sottolinea il bollettino di emissione diramato dalla Zecca dello Stato Vaticano – è il primo fra gli apostoli che incontriamo nei Vangeli; presentò Gesù al fratello Pietro e insieme decisero di lasciare il loro lavoro di pescatori per seguire il Messia.
Sulla moneta vediamo il santo abbracciato alla croce decussata (a forma di X, detta per l’appunto ‘croce di sant’Andrea’), su cui venne crocifisso a Patrasso. Nella mano sinistra Andrea regge due pesci, simbolo della sua precedente attività di pescatore prima di farsi messaggero della parola di Gesù e del miracolo dei pani e dei pesci. È, non a caso, il santo patrono dei pescatori”.
La moneta ha la stessa tiratura di quella da 5 euro (3300 esemplari) ma con diametro di mm 34 e peso di g 22. A idearla è stato Gabriele Di Maulo, con il suo stile di modellazione inconfondibile e ormai pienamente calato nelle esigenze della monetazione: l’apostolo “vive” fra curve e linee armoniche e lieve, fatto egli stesso di una fusione di elementi geometrici addolciti in modo sapiente.
Torna al dritto lo stemma “scomposto” di papa Bergoglio con gli elementi araldici disposti sapientemente sul campo, tanto da trasformare il cerchio stesso del tondello stesso nel limite estremo dell’emblema pontificio. L’incisione dei coni è stata curata con grande abilità da Silvia Petrassi: ennesimo esemplio di come il connubio tra artista modellatore e maestro incisore sia fondamentale per la riuscita di una moneta.