Un ducato modenese del 1524 con un simbolo controverso | La proposta di Lorenzo Bellesia | Un incisore “assolto” dall’accusa di “blasfemia”

 

Un demonietto ghignante, anzi due... Ma non sono loro che appaiono sulla spilla del rarissimo ducato in oro per Modena a nome di papa Clemente VII Medici
Un demonietto ghignante, anzi due… Ma non sono loro che appaiono sulla spilla del rarissimo ducato in oro per Modena a nome di papa Clemente VII Medici

a cura della redazione | Il 24 febbraio abbiamo pubblicato una spigolatura relativa ad un ducato modenese in oro – proabailmente coniato nel 1524 – a nome di Clemente VII e sul quale, secondo quanto riportato in nel catalogo d’asta Nac 90 del 14 maggio 2016 (lotto 647) e da noi ripreso, sulla spilla della stola papale apparirebbero due diavoletti.

Quale ragione per una simile, blasfema scelta da parte dell’incisore Cavallarino? Si ipotizzava (leggi qui l’articolo) una sorta di atto di ribellione dell’artista contro i costumi moralmente non all’altezza da parte del clero e della stessa Santa Sede che, soltanto pochissimi anni dopo, avrebbe subito il Sacco di Roma.

Ecco la spilla incriminata: è davvero probabile che i due barbuti profili siano quelli dei santi Pietro e Paolo e che l'incisore Cavallarino non abbia escogitato alcun tiro mancino al papa
Ecco la spilla incriminata: è davvero probabile che i due barbuti profili siano quelli dei santi Pietro e Paolo e che l’incisore Cavallarino non abbia escogitato alcun tiro mancino al papa

Ebbene, ci ha scritto il notissimo studioso Lorenzo Bellesia – che ringraziamo per l’acuta osservazione – proponendoci una lettura alternativa: una più attenta analisi della spilla sugli esemplari noti e leggibili non rivelerebbe tanto delle corna demoniache quanto due ritratti barbuti e accollati, rivolti di profilo a sinistra, che più semplicemente potrebbero essere quelli dei santi Pietro e Paolo, principi della Chiesa.

Nulla di eretico, dunque, anche perché quelle che si intravedono sopra le capigliature altro non sarebbero che le aureole dei due apostoli. Assolto il Cavallarino, perciò, rimane valido il vecchio adagio che consiglia di non vedere il diavolo dappertutto e di prestare sempre molta attenzione, dato che il re delle tenebre è sempre pronto a metterci lo zampino… anche quando si parla di numismatica!