di Antonio Castellani | In principio fu il Giubileo della Misericordia: era il 2016 quando la Repubblica di San Marino, per prima tra le autorità emittenti dell’area italiana, decise di proporre ai collezionisti una 5 euro in base metals, ossia una moneta bimetallica in bronzital e cupronichel caratterizzata da un ampio anello esterno e da un piccolo tondello centrale, dedicata all’Anno Santo voluto da papa Francesco.
Una moneta poligonale a sedici lati, da 27,50 millimetri di diametro per 9,20 grammi di peso e artisticamente pregevole, nulla da dire, ma dalla quale apparve evidente un fatto: per un artista non era affatto semplice modellare composizioni adatte ad essere calate in modo efficace nel tondello bicolore. Ci riuscì egregiamente, a “domare” quel bimetallo non proprio azzeccato, Maria Carmela Colaneri il cui dritto con le Tre Penne ed elementi geometrici è stato riutilizzato anche lo scorso anno per la coniazione dedicata allo scomparso “Sic”, il pilota Marco Simoncelli, altrettanto ben affrontata dalla stessa artista di IPZS.
Quest’anno, però, San Marino ha deciso per la svolta: a firma di Annalisa Masini, infatti, il 20 settembre prossimo saranno emesse due belle pezzature monometalliche da 5 euro (mm 26,95 per gr 9,30, bordo zigrinato continuo) che, in finitura fior di conio e in 15 mila esemplari ciascuna, inaugurano una tematica già esplorata con successo da varie zecche mondiali: i segni dello Zodiaco.
Il dritto di tutte le monete sarà comune, raffigurando al centro il sole, delimitato dalla rappresentazione delle fasi lunari modellate in una sequenza di globi concavo convessi. Intorno al sole ruotano le Tre Penne simbolo della Repubblica di San Marino con, nel giro interno, l’iscrizione REPUBBLICA DI SAN MARINO e il nome dell’autrice (A. MASINI) in caratteri minuti. Nel secondo giro sono raffigurati invece tutti i dodici segni zodiacali. Nel rovescio della prima coppia di emissioni, al centro, è raffigurato l’Ariete oppure il Toro con le stelle delle rispettive costellazioni dello Zodiaco in evidenza. In alto in giro la scritta ARIES o TAURUS, a sinistra la lettera R della Zecca di Roma; in basso il valore 5 EURO. Nel giro esterno il simbolo del segno zodiacale celebrato dalla moneta e ripetuto dieci volte, in alto l’anno di emissione 2018.
Dopo una sperimentazione riuscita, ma forse un po’ troppo spinta dal punto di vista tecnico – almeno, per i gusti del collezionista medio – San Marino si orienta dunque su una tipologia di moneta da 5 euro più tradizionale e sulla quale la creatività di Annalisa Masini dà il meglio di sé coniugando i due possibili approcci allo Zodiaco: quello pop che attrae così tante persone (anche nuovi collezionisti?) e quello “classico” dal momento che l’osservazione del cielo e lo studio delle influenze delle stelle sull’esistenza terrena rappresentano da millenni due dei campi di applicazione più affascinanti della mente umana.
Di ciascuna delle due prime 5 euro zodiacali del Titano sono previsti 15 mila pezzi in capsula, ceduti al facciale entro i confini della Repubblica, ad euro 6,10 comprensivi dell’IVA dovuta in Italia e ad euro 8,24 con spese postali. L’Ufficio Filatelico e Numismatico rende noto che le dodici emissioni della serie potranno essere conservate in un apposito astuccio.
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A MARGINE… UN “RITORNO AL FUTURO”, TRA TONDELLI E DENTELLI
Correva l’anno 1970 quando San Marino, ancora in pieno boom filatelico, emise una serie di dodici francobolli dedicati, su disegni di Emidio Vangelli e stampati dall’IPS italiano, ai dodici segni zodiacali. Ciascuna carta valore venne realizzata, nel formato di mm 40×30, in 900 mila pezzi e la serie divenne una delle più apprezzate anche dai milioni di turisti a caccia di un originale souvenir filatelico sulla vetta del Titano. Ecco come, all’epoca, Vangelli rese omaggio alle costellazioni dell’Ariete e del Toro.