Del famoso medagliere padovano fa parte una sezione poco nota, che permette di approfondire il tema delle monete vere e false
a cura della redazione | Non è un’associazione di appassionati o un circolo, in questo caso, ad organizzare una conferenza di numismatica bensì la Società Friulana di Archeologia che, nell’intento di valorizzare gli studi di giovani laureati, organizza incontri sull’archeologia in tutti i suoi aspetti tra i quali, per l’appunto, la monetazione
La prossima conferenza è in programma giovedì 17 ottobre alle 17.30 nella sede di Udine a Torre di Porta Villalta in Via Micesio 2; a relazionare sarà Gaia Mazzolo dell’Università di Trieste che si occuperà di un tema sempre d’attualità: Monete vere e false: il caso Bottacin.
Il problema dei falsi in numismatica è uno degli argomenti più interessanti sia nell’ambito del collezionismo che nella ricerca, avendo importanti ripercussioni di tipo scientifico che economico, ma è anche uno dei meno studiati.
Falsi d’epoca destinati alla circolazione, falsi “d’autore”, falsi moderni per imbrogliare collezionisti e commercianti, senza contare le monete “di fantasia” create per “costruire ad arte” pagine di storia inesistenti: questi sono solo alcuni degli aspetti riguardanti le monete non genuine che hanno circolato o sono finite sul mercato antiquario.
Oggetto d’indagine dell’incontro del 17 ottobre sarà una particolare sezione del Medagliere del Museo Bottacin di Padova creata da Carlo Kunz (1815-1888), primo storico curatore dell’istituzione, e formata da tutte le monete sia di epoca medievale che moderna, a suo parere “di dubbia autenticità”.
Monete che il Kunz, nel corso degli anni, individuò eliminandole dalla collezione principale; un complesso di materiali ignoto al grande pubblico e che Gaia Mazzolo farà scoprire nel corso della conferenza.
Dottoressa cum laude in Scienze dell’Antichità e specializzata in Metodologia della ricerca numismatica avanzata, la Mazzolo ha focalizzato i suoi approfondimenti sull’antichità classica e sull’Egittologia in particolare. Ecco il suo curriculum su Academia.edu.