Sono disponibili dallo scorso 28 marzo le tre monete per Jacovitti, genio del fumetto italiano nato a Termoli nel 1923 e scomparso a Roma nel 1997. Autore di personaggi come Cocco Bill e Cip l’arcipoliziotto, di romanzi grafici come Kamasultra e del mitico Diario Vitt, edito dal 1949 e che fra gli anni ‘60 e ‘70 arrivò a vendere oltre 3 milioni di copie l’anno superando un totale di 100 milioni di esemplari venduti.
Unico e inconfondibile il suo stile, caratterizzato da dettagli surreali come i salami o i lombrichi e dalla forma caricaturale dei suoi personaggi. Peculiare la forma anatomica dei piccoli personaggi ai quali ha dato vita sulla carta, la loro espressione a volte gioiosa, a volte grottesca, i suoi salumi e affettati, serpenti e lumaconi che osservano la scena con ogni tipo di espressione, nonché tanti altri sparsi qua e la nelle sue vignette, lo hanno reso popolare al grande pubblico.
E proprio a tre suoi personaggi famosi, anzi di culto, le tre monete per Jacovitti tributano altrettanti omaggi: sulle 5 euro in cupronichel (mm 32 per g 15,6 a finitura fior di conio) appaiono infatti sui rovesci Jak Mandolino, Pop Corn e Cocco Bill. A realizzare il design delle tre monete, a partire dai disegni originali resi a colori sui tondelli, l’artista di zecca Claudia Monomi.
Per il dritto, il Poligrafico e zecca dello Stato italiano ha scelto invece la “firma” del fumettista; così, sulle tre monete per Jacovitti – coniate ciascuna in 5000 esemplari e vendute alla fonte a 30 euro l’una – compare il suo cognome composto di coloratissime e animate lettere.
Leonardo Gori, tra gli autori del volume Jacovitti. Sessant’anni di surrealismo a fumetti, ha detto di lui in un’intervista: “La sua più grande sfortuna è stata essere nato tra noi. Se fosse nato in America, hanno detto in tanti, sarebbe diventato il rivale numero uno di Walt Disney. Non ne dubito, ma gli sarebbe bastato nascere Oltralpe, le sue grandi, coloratissime tavole sarebbero state stampate in lussuosi cartonati e avrebbero messo in ombra anche il Tintin di Hergé”.
Il giornalista e critico Giuseppe Pollicelli, in una conferenza a Romics, la fiera romana del fumetto, ha invece detto di Jacovitti: “È stato uno dei pochi capaci di creare un mondo che prima di lui nessuno aveva mai neppure ipotizzato potesse esistere; un mondo compiuto e coerente pur essendo all’insegna dell’assurdo, del nonsense e del grottesco”.
Ecco perché le tre monete per Jacovitti che l’Italia ha emesso, e che a fine anno vedranno anche una seconda versione come trittico in argento, sono un omaggio più che meritato a un genio italiano delle arti figurative del Novecento.
Ecco come sono nate in un video con l’artista Claudia Momoni pubblicato nel canale YouTube di IPZS. Per tutte le altre nostre news sulle novità numismatiche italiane, invece, basta cliccare qui.