Il nuovo anno è appena iniziato e, anche se l’Istituto poligrafico e zecca dello Stato non ha ancora diramato il programma numismatico tricolore completo, siamo già in grado di presentarvi gran parte delle emissioni in scaletta, a cominciare dalle monete olimpiche italiane 2025 che ci porteranno verso l’appuntamento con Milano Cortina 2026.
Una valanga di novità, è il caso di dirlo, per un’edizione dei Giochi invernali che ha già avuto le prime coniazioni da 3 euro in argento fior di conio con millesimo 2024 alla fine dello scorso anno (approfondisci qui) dedicate alle mascotte Milo e Tina.
Alla data di oggi sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i decreti che stabiliscono le caratteristiche di ben dodici monete olimpiche italiane 2025 e non è da escludere che, da qui a fine anno, qualche altra commemorativa a cinque cerchi si aggiunga al faraonico programma, senza contare le monete che verranno per certo emesse il prossimo anno, a ridosso della kermesse sportiva che si terrà dal 6 al 22 febbraio 2026.
Dal 6 al 22 febbraio 2026 l’Italia sarà sede della 25a edizione dei giochi invernali, dopo averli ospitati a Cortina nel 1956 e a Torino nel 2006
Tre monete d’oro per il viaggio della fiamma olimpica
Tre ori, sei argenti e tre monete in metallo non prezioso: queste le “magnifiche dodici” che il MEF e IPZS hanno messo in scaletta e che vi presentiamo, a iniziare dalle coniazioni da 20 euro (una) e da 50 euro (due) che saranno realizzate col biondo metallo. Tema delle tre monete, il viaggio della fiamma olimpica e di quella paralimpica, il sacro fuoco che anima i Giochi e che ne perpetua i valori fondanti stabiliti dal barone
Pierre de Coubertin.
Il dritto delle tre monete olimpiche italiane 2025 che saranno emesse in oro
Dritto comune, con al centro il logo di Milano Cortina 2026 circondato dall’iscrizione REPUBBLICA ITALIANA su sfondo di raggi, mentre i rovesci riportano la fiamma stilizzata circondata da VIAGGIO DELLA FIAMMA OLIMPICA (oppure PARALIMPICA) insieme al valore, alla dizione MILANO CORTINA 2026 con sotto i cinque cerchi, al segno di zecca e alla data. Autore Antonio Vecchio per queste tre monete che saranno realizzate con finitura proof con pesi rispettivi di un quarto di oncia (20 euro) e di ben un’oncia (50 euro) a 999,9 millesimi di fino e diametri di 22 e 28 millimetri. Bordo, godronato spesso continuo.
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Arrivano gli argenti da 6 euro dedicati ai luoghi olimpici
A queste preziose monete olimpiche italiane 2025 si aggiunge un’altra serie che presenta un inedito nominale, ossia quello di 6 euro in argento fior di conio, e che sarà composta da sei commemorative che celebreranno altrettante località coinvolte nei Giochi: oltre a Milano e Cortina, infatti, anche Livigno, Bormio, Tesero e Predazzo avranno l’onore di una moneta proof al peso di un’oncia (g 31,104) d’argento puro a 999,9 millesimi, diametro mm 38,61 e bordo godronato spesso continuo.
Il dritto delle monete da 6 euro d’argento reca il logo di Milano Cortina 2026 e i cerchi olimpici
Modellate in parte da Antonio Vecchio e in parte da Silvia Petrassi, anche queste coniazioni proof hanno uno stile molto moderno e grafico: piuttosto che rendere omaggio alle sei località con, ad esempio, delle vedute tipiche, si è scelto infatti di associare i luoghi ad alcune delle discipline olimpiche che vi saranno ospitate: pattinaggio su ghiaccio (Milano), curling (Cortina), salto con gli sci (Predazzo), snowboard (Livigno), discesa e slalom (Bornio) e gare di fondo (Tesero). Questo sui rovesci, mentre il dritto comune ripete il logo dei Giochi con l’iscrizione REPUBBLICA ITALIANA
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Tre monete da 1/4 di euro, ma perchè questo valore?
E veniamo, infine, ad un trittico di ulteriori assolute novità che caratterizza la serie delle monete olimpiche italiane 2025 programmate da IPZS, ossia quello composto da coniazioni in cupronichel fior di conio (mm 23,25 per g 7, bordo godronato fine discontinuo) che introducono nella numismatica italiana l’inconsueto valore facciale di ¼ di euro.
Sul dritto delle inedite monete da 1/4 di euro anche data e segno R della zecca di Roma
Milano, Cortina e la mascotte delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali 2026 al centro delle tre monete che portano in due casi la firma di Silvia Petrassi e nell’altro quella di Antonio Vecchio e che, al medesimo dritto delle coniazioni in argento, abbinano una facciata del Duomo di Milano, l’imponente mole delle Dolomiti che sovrastano Cortina d’Ampezzo e infine la mascotte Tina che, sorridente, festeggia sul podio la vittoria mostrando orgogliosa la sua medaglia.
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Tante, forse troppe monete (e alla portata di pochissimi)
Che dire delle monete olimpiche italiane 2025? Sono tante, sicuramente troppe per essere acquistate in serie dalla maggior parte dei collezionisti nostrani anche perché un’oncia e mezzo di oro monetato e sei once d’argento – senza contare le tre monetine da ¼ di euro – comporteranno un esborso a tre zeri, anche se acquistate alla fonte.
Chiaro che IPZS sta puntando sul mercato internazionale, dove i collezionisti di monete olimpiche sono più numerosi; tuttavia, non sarebbe stato male pensare di più ad avvicinare anche nuovi collezionisti nostrani alla tematica pensando, ad esempio, a raffigurazioni meno minimaliste (le monete per Torino 2006, seppure di stile moderno, erano sicuramente più ben altro livello) o almeno a una moneta da 2 euro che, finendo nelle tasche di tutti o quasi, avrebbe permesso di sentire più vicini i Giochi. Ma c’è ancora tempo; del resto, sarà il 2026 il vero anno olimpico.
A ricordo delle Olimpiadi estive e invernali che hanno segnato la storia italiana sono state emesse, nel 2023, tre monete in oro: se volete scoprirle cliccate qui.