Sarà battuta online il 31 luglio alle ore 16.00 la Astarte Web Auction 1 con 610 lotti di monete antiche e moderne, medaglie e bibliografia numismatica: le offerte sono aperte su Biddr.com
informazione pubblicitaria | La storica ditta elvetica di numismatica Astarte SA, con sede a Lugano, torna a proporre un’asta di monete, medaglie e libri: la vendita Astarte Web Auction 1, infatti, sarà battuta live sulla piattaforma Biddr.com lunedì 31 luglio alle ore 16.00. Il catalogo di 610 lotti è già online (clicca qui, registrati e invia le tue offerte) e la visione diretta dei lotti è possibile su appuntamento presso gli uffici di Astarte SA a Lugano, Via Cantonale 1-A. Per informazioni è possibile inviare una mail all’indirizzo info@astartesa.com.
Il catalogo Astarte Web Auction 1 comprende un nucleo significativo di monete antiche – celtiche, greche, romane repubblicane e imperiali e bizantine – oltre ad alcuni interessanti esemplari di monete e medaglie italiane e mondiali e a una ricca selezione di testi di numismatica e cataloghi d’asta.
Nella nostra filosofia, infatti, la bibliografia specializzata è da sempre un elemento fondamentale per il collezionismo dal momento che fornisce non solo gli strumenti per una efficace catalogazione, ma anche quelli per l’approfondimento culturale di monete e medaglie.
Inviatandovi a visionare il catalogo completo della Astarte Web Auction 1 (qui disponibile anche in Pdf) passiamo ora a mostrarvi alcuni degli esemplari più interessanti, ricordandovi che le offerte pre asta sono già aperte, ecco a voi una selezione di alcuni esemplari interessanti, rari e curiosi.
Astarte Web Auction 1: monete dal mondo greco
Iniziamo la nostra selezione con una delle più antiche monete prodotte nel territorio dell’attuale Svizzera, il lotto 1 che propone una moneta celtica del III-II secolo a.C. fusa in bronzo a forma di ruota a quattro raggi, una delle forme più originali di questo periodo della civiltà. Base d’asta 80 Chf. Proseguiamo quindi con il lotto 11, mezzo shekel in argento per Metaponto risalente all’occupazione di Annibale di fine III secolo a.C. Atena elmata al dritto, la spiga al rovescio per questo piccolo capolavoro offerto da 500 Cfh di base.
Affascinante, al lotto 26, anche la tetradracma siculo-punica coniata dalla zecca di Entella nel periodo 320-300 a.C. e proposta a 1000 Chf di base d’asta nel catalogo Astarte Web Auction 1: una moneta in cui la ninfa Aretusa è abbinata ad una elegante protome equina con palma. Dalla Sicilia alla Grecia continentale, per l’esattezza alla Macedonia, per lo statere di Alessandro Magno al lotto 32: un “classico fra i classici”, legato a uno dei più grandi personaggi del mondo antico, alla base di 2000 Chf.
Atene, Egina, Corinto sono altre zecche presenti nel catalogo Astarte Web Auction 1, senza contare Efeso rappresentata al lotto 48 ad un esemplare di dracma del periodo 202-133 a.C. con al dritto l’iconica ape e al rovescio un cervo: 100 Chf la base di vendita. Servono invece almeno 1500 Chf per il lotto 51, un hecte proveniente dalla Caria a nome di Pixodaros (340-334 a.C.) che fu l’unico, tra i satrapi della regione, a far coniare moneta in oro.
Invitandovi a visionare le monete cartaginesi e partiche in catalogo, concludiamo questa sezione con il lotto 58, il “cistoforo per antonomasia” coniato in Frigia tra II e I secolo a.C. (base 500 Chf, leggi qui un approfondimento) e con un esemplare della zecca di Aspendos (lotto 61, base 100 Cfh), uno statere di IV secolo a.C. con i due lottatori intenti nel combattimento.
Monete romane repubblicane, imperiali e bizantine
Tra le oltre ottanta monete romane del catalogo Astarte Web Auction 1 iniziamo mostrandovi un raro semisse fuso risalente al 225-271 a.C. che, proposto da 1500 Chf al lotto 85, al dritto raffigura il profilo di Saturno e al rovescio la classica prora di nave sormontata dal segno di valore, una S coricata. Moneta affascinante, come del resto quella al lotto 95, 150 Chf la base: un denario repubblicano a nome di M. Caecilius Q. f. Q. n. Metellus del 127 a.C. con una mascolina Roma elmata e al rovescio uno scudo macedone decorato con protome d’elefante.
Al lotto 104 del catalogo ecco invece un altro denario che con l’elefante ha a che fare, dal momento che lo raffigura al dritto in abbinamento a strumenti di sacrificio sul rovescio: questo raro tipo coniato sotto Giulio Cesare ne l49-48 a.C., pur in conservazione non eccellente, merita infatti 450 Chf di base d’asta. È tuttavia la rarità a fare la differenza e questo vale a maggior ragione per il lotto 108 dell’incanto Astarte Web Auction 1 che propone un denario del 40 a.C. coniato da una zecca mobile al seguito di Quintus Labienus Parthicus: la moneta, di difficile reperibilità, parte infatti da ben 10.000 Chf di base.
Interessante anche la serie di coniazioni provinciali in catalogo, che vi invitiamo a visionare una per una lasciando spazio, invece, a un denario augusteo battuto a Lugdunum nell’11 a.C. con ritratto imperiale – in verità, non così curato – e al rovescio un plastico toro cozzante alla base di 600 Chf e a un gradevole aureo di Tiberio al lotto 127, con al rovescio Livia nelle vesti della Pax: base d’asta 2000 Chf.
Stessa base per il lotto 136, un aureo stavolta di Adriano che Astarte Web Auction 1 propone in catalogo: si tratta del tipo del 125-127 con al rovescio l’imperatore a cavallo e legenda COS III; proseguendo, al lotto 166 ecco invece una bella siliqua di Costanzo II (337-361) per Nicomedia offerta a 200 Chf. Tra queste due monete, una serie interessante di altri esemplari in argento e in bronzo, testimoni dell’ascesa e del declino di Roma imperiale.
Uno sguardo alla monetazione bizantina nel catalogo Astarte Web Acuction 1 non può che iniziare con il bel solido di Arcadio coniato nel periodo 397-402 e offerto al lotto 169 a 400 Chf di partenza: al dritto l’iconico ritratto imperiale quasi di fronte con elmo, corazza, scudo e lancia e al rovescio la personificazione di Costantinopoli col motto inneggiante alla concordia portata dal sovrano. E con un salto in avanti di sei secoli eccoci al lotto 203, un histamenon nomisma di Costantino VIII (1025-1028) con al dritto il celeberrimo Cristo Pantocratore, icona del Cristianesimo ormai affermato (base 600 Chf).
Monete e medaglie italiane nell’incanto Astarte Web Auction 1
Ricordandovi la ricca selezione di libri di numismatica e cataloghi d’asta dell’incanto in corso – che, vi ricordiamo, sarà battuto live dalle 16.00 di lunedì 31 luglio 2023 su Biddr.com – ci avviamo alla conclusione di questa anteprima con alcuni esemplari di interesse italiano. Sempre intrigante, ad esempio, il tollero per Livorno del 1683 al lotto 216 con ritratto di Cosimo III de’ Medici e veduta del porto toscano (base 1000 Chf). E cosa dire del lotto 220, moneta di copertina dell’asta? Parte da 4000 Chf un magnifico ducato in oro a nome di. Ferdinando I d’Aragona (1458-1494) battuto a Napoli, una delle prime monete con ritratto dell’inizio del Rinascimento.
Altri esemplari partenopei e veneziani sono meritevoli di attenzione mentre fra le medaglie ci piace mostrarvi quella di grande modulo, fusa in bronzo, di Gian Gastone de’ Medici al lotto 243 e opera di Massimiliano Soldani: al rovescio la Virtù che accompagna il principe lontano dalla frivolezza al motto NVLLA NISI ARDVA VIRTVS (base 500 Chf). E chiudiamo con il lotto 245, un’altra fusione – stavolta papale, per Paolo II Barbo (1464-1471) al lotto 245 a 300 Chf di partenza: si tratta della medaglia che celebra Palazzo Venezia e dello stesso tipo di quelle che furono murate nelle fondazioni dell’edificio.