Omaggi a Puccini e alla “Federico II”, a Jacovitti, alla lira e al koala: queste le prime monete italiane 2024 a ottenere il via libera con i relativi decreti
di Mathias Paoletti | Novità, anzi innovazioni a raffica: questa sembra essere la direzione che prenderanno le monete italiane 2024, quelle, per intenderci, destinate ai collezionisti. Innanzi tutto perché, salvo stravolgimenti dell’ultimo minuto, il Poligrafico e zecca dello Stato italiano potrà ampliare la gamma dei nominali con vari tagli finora inediti.
Nuovi nominali all’orizzonte, si attende l’ok alla manovra
La manovra economica 2024 prevede infatti un’interessante novità per i collezionisti: IPZS potrà infatti coniare monete per collezione – a corso legale nel territorio nazionale – con facciale fino a 1000 euro, un po’ come avviene in Francia e in altre nazioni specialmente per emissioni ad alto contenuto di metallo prezioso.
Nello specifico, dal prossimo anno potrebbe essere autorizzata la coniazione e l’emissione di monete per collezionisti nei tagli da 25 e 75 centesimi e da un euro e mezzo, da 3, 4, 5, 6 euro oltre che nei tagli già adottati da 10, 20 e 50 euro. A queste, si aggiungeranno monete con valore facciale da 25, 100, 200, 500 e perfino 1000 euro.
Dalla Gazzetta ufficiale spuntano inoltre le prime immagini di alcune delle monete italiane 2024 destinate agli appassionati e già decretate dal Ministero dell’Economia e finanze: scopriamole insieme.
Omaggio in per l’università voluta da Federico II di Svevia
Un’elegante 5 euro proof in argento renderà omaggio agli otto secoli dell’Università “Federico II” di Napoli: nata dalla creatività del maestro Uliana Pernazza, la magnifica celebrativa è tutta incentrata sulla sede storica e sul logo dell’ateneo partenopeo, istituito dall’imperatore svevo con un editto che data al 5 giugno 2024. Di fatto, il logo riproduce il sigillo di Stupor mundi che lo vede ritratto frontale, in trono, coronato, con nelle mani scettro e globo crucigero.
Musica, pittura e arte del manifesto per i 5 euro Giacomo Puccini
Una 5 euro in argento di formato rettangolare, poi, celebrerà un secolo dalla scomparsa del grande compositore Giacomo Puccini: anche questa con vignette stampate a colori, la moneta vedrà un ritratto del musicista sul dritto – dipinto di Luigi De’ Servi, opera conservata presso il Puccini Museum di Lucca – e un dettaglio di un magnifico manifesto d’epoca dell’opera Turandot nato dal genio illustrativo dell’artista Leopoldo Metlicotitz. Autrice del concept, raffinato anche per i caratteri scelti per le iscrizioni, che evocano un inizio di XX secolo raffinato e affascinante, è Annalisa Masini.
Il pazzo e divertente mondo di Jacovitti per due trittici di monete
Tra le monete italiane 2024 già approvate troviamo poi una nuova puntata – un trittico in argento e uno in cupronichel con nominale di 5 euro, firmato Claudia Momoni – dedicato a un altro protagonista del fumetto italiano. Non parliamo tuttavia di un singolo personaggio, come nel caso di Diabolik, bensì di un autore, Benito Jacovitti (1923-1997). Il cognome del grande artista del fumetto – declinato in coloratissime “lettere animate” sul rovescio comune alle monete – si abbina con tre dritti che rendono omaggio ad altrettanti personaggi, amati da più di una generazione e nati dalla matita di Jacovitti: il cow boy Cocco Bill, Jak Mandolino e Pop Corn.
Mondo sostenibile: nel 2024 a essere protagonista sarà il koala
Proseguirà anche il prossimo anno la serie sul tema Mondo sostenibile: composta da monete in bronzital con applicazioni di colore ed elementi fluorescenti, la 5 euro sarà dedicata al koala, una delle specie a rischio estinzione più conosciute. Il dritto modellato anni fa da Silvia Petrassi sarà dunque abbinato ad un rovescio sul quale campeggiano una mamma e un cucciolo di koala appollaiati su un ramo con, di sfondo, quelle piante di eucalipto dalle quali dipende la sopravvivenza di questa specie. I profili dei due animali sul rovescio, illuminandosi al buio, fanno di questa 5 euro una “moneta a tre facce”.
Riedizione delle lire storiche: è la volta dell’aratro e delle spighe
Concludiamo questa prima puntata di anteprima sulle monete italiane 2024 che formeranno la collezione numismatica ideata e prodotta dal Poligrafico e zecca dello Stato italiano con un’altra coppia di “classici”: per la serie incentrata sulle riedizioni delle lire storiche, infatti, ecco una 20 euro in oro (finitura reverse proof, un quarto di oncia di fino) che ha come soggetto l’aratro e le spighe delle amatissime 10 lire del 1951-2001 modellate da Giuseppe Romagnoli. Il compito di calare il tutto in questa nuova e preziosa “cornice” in metallo prezioso è stato affidato all’artista Maria Angela Cassol.
Queste, per ora, le novità disponibili sulle monete italiane 2024 destinate agli appassionati di numismatica e che hanno corso legale dal 1° gennaio prossimo: al momento, invece, nessuna indicazione ufficiale sull’impiego dei nuovi nominali previsti nella bozza di manovra economica 2024 per il semplice fatto che la stessa, avuto l’ok dalla Commissione Bilancio del Senato all’alba di lunedì 18 dicembre, deve ancora passare al voto dell’aula per l’approvazione definitiva.