Alessandro Toffanin censisce un secolo di monete papali, da Adriano VI (1521) a Paolo V (1621)
a cura della redazione | Dopo il primo tomo dedicato alla monetazione dei papi dalle prime emissioni in età fino a Leone X, firmato da Alessandro Toffanin nel 2017, pochi mesi fa è stato presentato da Edizioni Numismatica Varesi il secondo volume che copre le coniazioni del secolo avente come estremi i pontificati di Adriano VI, eletto nel 1521, e di Paolo V, scomparso esattamente cent’anni dopo.
Oltre alla zecca principale degli Stati Pontifici, quella della capitale Roma, l’opera descrive anche le produzioni monetali per le Legazionid di Bologna e Ferrara, per le officine francesi di Avignone e Carpentras e, infine, quelle per le zecche marchigiane di Ancona, Fano, Macerata, Montalto e Camerino.
Cronaca numismatica presenta con piacere quest’opera che si contraddistingue positivamente, per gli appassionati, per il fatto di rielaborare e sintetizzare sia le parti del Corpus che del Muntoni integrandole con inediti per tipo o variante conosciuti solo negli ultimi decenni, illustrando tipologie di grande rarità e fornendo una base per la valutazione commerciale delle monete stesse.
Al solito, secondo l’impostazione rivolta ai collezionisti data anni fa dall’editore Alberto Varesi a questa collana, si indicano i due estremi MB e Spl ed il grado di rarità; talune monete, uniche o mai apparse sul mercato, invece non vengono affatto valutate, e anche questo è ragionevole dal punto di vista metodologico.
Complice l’ormai vasta disponibilità di immagini digitali a colori, l’apparato fotografico è ricco e leggibile salvo pochissime e giustificate eccezioni; da notare come Alessandro Toffanin, per una medesima tipologia, si sia addentrato anche nella non semplice schedatura delle varianti di conio, spesso distinguibili solo per dettagli, abbreviazioni diverse, segni di interpunzione.
Alle annotazioni tratte dalle opere di Vittorio Emanuele III, di Francesco Muntoni, ma anche da altra bibliografia “storica” sulla numismatica papale come il Serafini o il Cinagli è dedicato spazio, quando necessario con rettifiche e approfondimenti che sgombrano il campo da refusi e dubbi precedenti.
L’autore, inoltre, si è spinto a ipotizzare per le monete anche un preciso ordine cronologico distribuendole tra i vari zecchieri che si sono succeduti nella gestione delle officine monetarie papali apponendo sulle monete i loro segni caratteristici, monogrammi o armette.
Il MIR. Stato Pontificio Volume II. Da Adriano VI (1521) a Paolo V (1621), sfiorando le seicento pagine, comprende anche una sezione dedicata alla monetazione anonima pontificia del periodo preso in esame, censisce oltre novecento tipologie (senza contare le innumerevoli varianti) e si completa con una sezione dedicata alle fonti delle immagini e la bibliografia.
titolo: MIR. Stato Pontificio Volume II. Da Adriano VI (1521) a Paolo V (1621) |
autore: Alessandro Toffanin |
editore: Edizioni Numismatica Varesi |
isbn: 978-88-99155-08-7 |
anno: 2019 |
note: distribuito da Abafil (clicca qui per accedere al sito) |
prezzo: € 120,00 |