Il bombardamento di Dalmine: sono trascorsi 80 anni da quel tragico 6 luglio 1944 in cui un pesante attacco aereo alleato rase al suolo lo stabilimento della Dalmine SPA – oggi Tenaris – all’epoca strategico sito siderurgico della Bergamasca.

Uno scenario tragico, agli occhi dei soccorritori: alla fine furono ben 280 le vittime di quella incursione volta a rendere inutilizzabile una fabbrica – all’epoca nel territorio della Repubblica Sociale Italiana – che produceva involucri per le bombe razzo V1 e V2 tedesche.

Un’immagine del 1944 che mostra uno degli edifici della Dalmine martoriato dalle bombe alleate: nell’incursione persero la vita 280 persone

A distanza di otto decenni, la città e la popolazione non dimenticano il bombardamento di Dalmine; anzi, per iniziativa del Comune di Dalmine è stata fatta coniare una medaglia commemorativa modellata da Luigi Oldani e coniata da Oldani Medaglie per rendere omaggio alle vittime e alle ferite che l’evento bellico ha lasciato, per generazioni, nella popolazione della zona.

Il bombardamento nella memoria familiare dell’artista

“Il 6 luglio – ci dice il maestro Oldani – per me che sono nato a Dalmine è sempre una giornata particolare, dato che il 6 luglio del 1944 mio nonno stava lavorando nello stabilimento e, per una serie fortuita di circostanze, si salvò. La genesi dell’opera risale addirittura a cinque anni fa, quando ebbi l’idea di sintetizzare quanto accaduto in un disegno, non pensando minimamente che sarebbe potuto diventare una medaglia.

Nato proprio a Dalmine l’artista Luigi Oldani ha attinto alla memoria familiare e a quella collettiva per commemorare il bombardamento del 1944

Il momento che ho cercato di fissare, prima nel disegno e successivamente nella modellazione, è l’attimo di silenzio, più o meno lungo che c’è sempre appena dopo ogni avvenimento straordinario, tragico, apocalittico, come appunto il bombardamento, o per eventi naturali, come un forte temporale, una tromba d’aria, un uragano.

Quel momento di silenzio dove nemmeno gli uccelli cantano più, un silenzio surreale, e dpèp il quale si iniziano a sentire i lamenti dei feriti, le sirene delle ambulanze, e la gente inizia ad accorrere e soccorrere”.

Ecco quali emozioni, quali impressioni stanno dietro il soggetto della medaglia, coniata in bronzo con diametro di 60 millimetri in 280 esemplari numerati – a ricordo del numero delle vittime del bombardamento di Dalmine – che è stata presentata il 6 luglio e un cui esemplare “prova d’autore” è stato inviato in omaggio al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La fabbrica e la chiesa, l’orologio, una crepa nel cielo…

Sul dritto la fabbrica, il luogo della strage, e la chiesa dove vennero composte le spoglie delle vittime; e poi l’orologio, fermo al momento del bombardamento. Una composizione surreale e suggestiva, che deroga al realismo per puntare tutto sul piano emozionale.

bombardamento di dalmine 1944 guerra morti fabbrica alleati medaglia luigi oldani

Luigi Oldani sintetizza il bombardamento di Dalmine attraverso i luoghi di quel tragico 6 luglio 1944 e una crepa, la ferita ancora aperta per i parenti delle vittime e la comunità

“L’opera – sottolinea infatti Luigi Oldani – non vuole essere un saggio di architettura. Non lo è. Ho cercato di suscitare emozioni: lo squarcio, la ferita nel cielo che non si rimarginerà mai, il numero delle vittime. E la data drammatica del bombardamento di Dalmine, impressa nella memoria di un intero territorio”.

Al rovescio, invece, troviamo lo stemma comunale, il logo di Tenaris Dalmine che ha contribuito alla realizzazione della medaglie e un iscrizione che invita anche le generazioni future a non dimenticare.

La commemorazione nelle parole del sindaco di Dalmine

Il sindaco Francesco Bramani sottolinea, a commento di questa bella e mesta coniazione: “Che questa medaglia sia un simbolo tangibile del nostro impegno a non dimenticare mai ciò che è accaduto quel tragico giorno del 6 luglio 1944.

bombardamento di dalmine 1944 guerra morti fabbrica alleati medaglia luigi oldani

Tenaris Dalmine e l’amministrazione comunale hanno contribuito alla realizzazione di questa suggestiva “medaglia della pace e della memoria”

Che la memoria delle vittime di quella tra­gedia ci guidi nel nostro impegno per la pace e la giustizia, affinché possiamo lavorare insieme per costruire un mondo migliore, dove eventi così terribili non possano mai più ripetersi.

La medaglia sia poi un segno di rispetto e gratitudine verso coloro che hanno perso la vita in quel tragico evento e che il nostro im­pegno a onorare la loro memoria continui a guidare le nostre azioni e a ispirare la nostra comunità.

Che il sacrificio delle vittime di quel giorno resti per vivo nei nostri cuori e nelle nostre menti, e che possiamo trasmettere alle generazioni future il valore della memoria e dell’unità nella difesa della pace e della solida­rietà”.