Esaurita da settimane nel sito di IPZS, la moneta per l’orso polare a colori è reperibile solo sul mercato secondario, presso commercianti e rivenditori
di Antonio Castellani | Le emissioni numismatiche italiane di fine agosto (comprendenti anche le monete per Caravaggio e la 5 euro in rame per Antonio Meucci) si completano con un altro sold out, la moneta della serie Mondo sostenibile – Animali in via d’estinzione quest’anno dedicata all’orso polare.
I 10 mila esemplari della 5 euro proof, con colori ed elementi luminescenti, infatti, sono stati letteralmente “bruciati” in prevendita al prezzo di 37 euro ciascuno, segno che queste monete, accattivanti e tecnologicamente all’avanguardia, riscuotono il successo di un pubblico trasversale, dentro e fuori i confini della penisola.
E questo fa bene al collezionismo e al mercato numismatico, a dispetto dei “puristi” perché, da una collezione di novità contemporanee, parte dei neo appassionati avrà lo stimolo e la possibilità di aprirsi la strada verso altri settori, magari quelli delle monete regionali, delle classiche, delle decimali oppure della medaglistica.
Una famiglia di orsi polari – alla deriva sulla banchisa che si scioglie a causa dell’effetto serra – è il bel soggetto disegnato da Silvia Petrassi, autrice anche del dritto comune alla serie inaugurata lo scorso anno con la tigre, e nel quale l’artista ha dovuto armonizzare, di fatto, la tecnica della modellazione in rilievo – tipica della moneta e della medaglia – con l’esigenza di una resa “pittorica” dei soggetti evidenziati dai colori.
Vale la pena osservare con attenzione e nei dettagli la parte cromatica perché la resa “di stampa” – in questo caso non “di coniazione” – rende giustizia alla bravura nel disegno dell’autrice conservano chiaroscuri, sfumature, tratteggi. Un risultato che rende queste monete italiane molto diverse, e di livello superiore, rispetto ad altre “policrome” realizzate da zecche straniere.
Stessa sfida, stesso brillante risultato per il dritto dove un unico soggetto prende “forma” nelle quattro sezioni perimetrali del tondello e “colore” nel quadrato centrale. Realizzata in bronzital, con diametro di 26,95 millimetri e peso di 9,3 grammi, la 5 euro dedicata all’orso polare è commercializzata in capsula, con possibilità a parte di acquistare il cofanetto della serie attraverso lo shop online di IPZS.
Gli orsi polari, secondo gli studi più recenti, rischiano l’estinzione entro il 2100. Se i cambiamenti climatici procederanno ai ritmi attuali le loro possibilità di sopravvivenza saranno limitate, eccetto nell’area più a nord dell’Artico. Infatti, la riduzione dei ghiacci costringerà gli orsi a terra per un periodo prolungato privandoli della capacità di procurarsi cibo e costringendoli a sopravvivere con il grasso accumulato.
Oggi nel mondo si stima la presenza di un numero di orsi polari che va dai 16.000 ai 31.000 esemplari, divisi una ventina di popolazioni nelle regioni artiche di Europa, Asia e America.
Questo mestoso animale, il cui nome scientifico è Ursus Maritimus, è il più grande carnivoro del pianeta (insieme all’orso kodiak) e può raggiungere ben 700 chilogrammi di peso per circa tre metri di lunghezza.
