Eccoci giunti alla terza e – per il momento – ultima tappa nella presentazione della collezione numismatica IPZS 2025: dopo le tante monete previste per Milano Cortina 2026 (approfondisci qui) e una serie di novità e commemorative su temi diversi (approfondisci qui), è la volta di un insieme di monete per collezione che quest’anno proseguiranno serie di successo già avviate da tempo.
Monete per la Fontana dei Quattro fiumi e Agrigento capitale della Cultura
Partiamo dall’arte e dalla cultura, con la piccola e raffinata 10 euro in oro proof (900 millesimi, mm 13,85 per g 3,00, bordo virola scallops) che sarà dedicata alla Fontana dei Quattro fiumi di Roma, in Piazza Navona, capolavoro barocco progettato da Gian Lorenzo Bernini che orna Piazza Navona, realizzato tra il 1648 e il 1651.
Uliana Pernazza, con rara maestria, ha saputo concentrare nel minuscolo diametro l’intera essenza della fontana, collocando al dritto l’obelisco con le sculture del Danubio e del Gange e, sul rovescio, lo stesso obelisco ma con a vista le statue del Nilo e del Rio de la Plata. Quattro fiumi a simboleggiare i quattro continenti all’epoca conosciuti.
Dalla Città eterna ci spostiamo quindi ad Agrigento che, quest’anno è Capitale italiana della Cultura e che si vede dedicare una moneta da 5 euro in rame fior di conio (mm 32 per g 15, bordo zigrinato continuo) anch’essa affidata ad Uliana Pernazza.
Sul dritto, al centro, in parte in una cornice rettangolare, una raffigurazione dei resti del Tempio dei Dioscuri risalente al I secolo a.C. Sulla destra, un gocciolatoio con protome leonina, a rappresentare la maestria degli architetti greci nel rendere decorativo un elemento funzionale. In alto, REPUBBLICA ed in basso ITALIANA. Sulla sinistra, racchiuso in una cornice rettangolare, la figura del Telamone e la firma dell’autore U. PERNAZZA.
Al rovescio, al centro è raffigurato l’Efebo di Agrigento, considerato uno dei capolavori della scultura greca. In basso a sinistra, una moneta raffigurante un granchio, circolante nell’antica Agrigento (Akragas). In alto a sinistra il segno di zecca, a destra il valore 5 EURO; nel giro, le scritte AGRIGENTO 2025 e CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA.
Eccellenze italiane tra un aperitivo e un giro in supercar
Campari, ditta fondata nel 1860, è il soggetto di una moneta da 4 euro in argento proof (925 millesimi, mm 32 per g 18) con elementi colorati e bordo godrnoato spesso discontinuo. Ideata da Emanuele Ferretti, la moneta sul dritto, al centro, ripropone le linee eleganti e minimaliste del cannetté, design che caratterizza le nuove bottiglie del celebre aperitivo; sovrapposta, la scritta del marchio CAMPARI con la firma Davide Campari Milano. Nel giro, in alto, il nome REPUBBLICA ITALIANA.
Al centro del rovescio è riproposto l’iconico manifesto con protagonista lo spiritello avvolto nella buccia d’arancia, realizzato dal disegnatore Leonetto Cappiello nel 1921. Nel giro la scritta BITTER CAMPARI; in basso, a sinistra, la firma dell’ideatore del manifesto, la «R», il segno di zecca e l’anno di emissione. A destra il valore e in basso la firma dell’incisore E. FERRETTI.
Al genio di Ferruccio Lamborghini e all’azienda di auto da sogno con sede a Sant’Agata Bolognese che porta il suo nome sono invece dedicate ben quattro monete della collezione numismatica Italia 2025: si tratta di una preziosa 50 euro in oro proof (900 millesimi, g 31,104 per mm 32, bordo zigrinato fine) e di tre monete fior di conio da 5 euro in argento (925 millesimi, g 18 per mm 32, bordo zigrinato fine) tutte caratterizzate dall’inedito profilo esagonale ad angoli smussati, una delle forme più iconiche usate nel design di storiche vetture recenti e del passato.
Sulla moneta in oro, firmata da Silvia Petrassi, al dritto il logo Lamborghini con l’inconfondibile toro e al rovescio una veduta dell’avanzatissimo stabilimento produttivo emiliano dal quale ogni anno escono bolidi ambiti in tutto il mondo. Sullo sfondo una texture di lettere Y coricate, simbolo distintivo del design Lamborghini.
Le tre monete in argento, invece, sono dedicate a tre modelli – Temerario, Urus e Revuelto – dei quali Silvia Petrassi ha isolato, come in un gioco di grafica astratta, tre coppie di viste parziali che mettono in evidenza il gioco di linee del design, i musetti affilati e le code aerodinamiche delle tre supercar a dar vita a tre monete di grande modernità. Il dritto con lo scudello Lamborghini è analogo a quello della moneta in oro.
Sapori e melodie: tappa in Piemonte e un omaggio a Renato Zero
La serie numismatica Sapori d’Italia, che a ogni nuova emissione fa sempre segnare un successo, al momento prevede per il 2025 una sola tappa in Piemonte, regione del barolo e del cioccolato, con la consueta 5 euro fior di conio in cupronichel (mm 26,95 per g 10,30, bordo zigrinato continuo) con applicazioni di colore modellata da Marta Bonifacio.
Al dritto, in primo piano un paesaggio urbano creato con tavolette di diversi tipi di cioccolato e alcuni dei cioccolatini tipici piemontesi quali i cri cri, il gianduiotto, il boero ed il cremino. Al centro la Mole Antonelliana, edificio simbolo di Torino; in alto a sinistra un decanter, un bicchiere ed una botte in legno pregiato rappresentano il vino Barolo, eccellenza della regione. Nel campo, lo skyline delle Alpi.
Il rovescio compone invece, sulla sinistra, una veduta dei giardini della Venaria Reale, residenza dei Savoia, che riporta in primo piano il complesso della maestosa Fontana d’Ercole colosso dichiarata patrimonio UNESCO. Questa veduta è incorniciata da un dettaglio del rosone della Basilica di Sant’Andrea a Vercelli. A completare questa bella – e golosa! – moneta italiana 2025 le consuete iscrizioni.
Dopo il successo della moneta dedicata ad Albachiara, storica hit di Vasco Rossi (approfondisci qui), per quest’anno la serie Canzoni vedrà invece un tributo ad un altro successo pop di fine anni Settanta, Il cielo di Renato Zero. Sul dritto, a foggia di vinile, al posto dei microsolchi il poetico testo della canzone avvolto a spirale mentre sul rovescio Silvia Petrassi ha posto come sfondo la veduta del cielo e del mare che hanno ispirato l’artista. Nel giro, in alto, il titolo della canzone celebrata; al centro l’immagine stilizzata ed accennata di Renato Zero in una delle sue pose iconiche; a sinistra il valore, a destra l’anno di emissione e il segno di zecca.
Riedizioni della lira, è la volta delle 20 lire Quercia
Concludiamo questa rassegna sulla collezione numismatica IPZS 2025 con due scintillanti monete in oro reverse proof da 20 e 50 euro di nominale, pesi rispettivi di un quarto e mezza oncia (999,9 millesimi, mm 22 e mm 28, bordo zigrinato fine) sulle quali torna a far bella mostra di sé la 20 lire Quercia coniata dal 1957 al 1959 e dal 1968 al 2001 su modelli e coni del maestro Pietro Giampaoli. Un capolavoro numismatico che Valerio De Seta ha modellato con rispetto e in modo fedele collocandolo entro il consueto cerchio esterno di globetti e limitandosi ad aggiungere il valore (20 EURO o 50 EURO) nel campo del rovescio, a destra del rametto di quercia.
Tirature, date e prezzi di emissione di tutte le monete della collezione numismatica IPZS 2025 saranno comunicati più avanti e non è escluso che nelle prossime settimane, in Gazzetta ufficiale, appaiano i decreti di emissione di ulteriori monete, anche se il programma annuale è a nostro parere già molto ampio e fin troppo variegato. Vi terremo informati, continuate a seguirci.
