a cura della redazione | Il Centro Culturale Numismatico Milanese invita soci e amici alla conferenza di Michele Gusmeroli (con l’amichevole supporto di Giancarlo Mascher) dal titolo Il rinnovamento milanese nelle medaglie di Maria Teresa che si terrà martedì 4 dicembre 2018 alle ore 20.45 nella sede di via Terraggio 1 a Milano, presso l’Università Popolare (ultimo piano, a destra) raggiungibile con MM1, MM2, tram 16, 19, 20 e 27, autobus 50, 58, 94. L’ingresso è libero, s raccomanda la puntualità.
Gli ultimi anni del lungo regno (1740-1780) di Maria Teresa dì Austria vedono Milano non solo fervere di nuove idee (bastino i nomi di Beccaria e dei fratelli Verri), ma anche rinnovarsi sul piano istituzionale e urbanistico: si fondano orfanotrofi, scuole di ostetricia, giardini botanici; si rinnova il macchinario della zecca, si scavano canali e si costruiscono nuove carceri miranti alla rieducazione dei detenuti.
La stagione del “dispotismo illuminato” vive dunque il suo apice: il Ducato di Milano prospera sotto la principessa imperiale e arciduchessa d’Austria; a decidere cosa fare, come dove quando farlo e – soprattutto – quanto spendere è però l’onnipresente (quasi onnipotente) Von Kaunitz, efficacemente supportato a Milano dal conte di Firmian.
La macchina amministrativa asburgica non trascura nulla: non basta saper fare, bisogna anche far sapere. In quest’ottica, non deve stupire che il Von Kaunitz – oggi forse lo definiremmo un control freak – tartassasse il povero Firmian anche sull’opportunità di coniare medaglie commemorative delle “provvidenze più memorabili”, controllandone (ovviamente) i costi e pure sindacandone la riuscita artistica: Anton Guillemard è infatti un buon incisore, ma la sua produzione non è sempre ai massimi livelli, risentendo forse dei ritmi sostenuti imposti dall’esigente committenza.
Di questo e altro parlerà Michele Gusmeroli, commercialista milanese autore di diverse pubblicazioni, che è spesso relatore in seminari e convegni. La numismatica è una passione coltivata fin dall’infanzia: grazie allo zio Guido Zavattoni e a Giancarlo Mascher (che non hanno bisogno di presentazioni), ha orientato i propri interessi verso la monetazione e la medaglistica milanesi, con particolare predilezione per la dominazione austriaca.