Un’opera “scomoda” dello scultore Józef Gosławski, ad 84 anni di distanza, diventa una moneta da 20 zloty della Polonia contro le guerre di ieri e di oggi
di Mathias Paoletti | Il 1° settembre del 1939 la Polonia veniva aggredita dai nazisti che ne varcavano i confini occidentali; poco dopo, il 17 settembre, era la volta dell’aggressione sovietica da est. Le successive operazioni militari durarono per venti giorni e terminarono il 6 ottobre 1939 con la divisione dei territori della Seconda Repubblica Polacca da parte della Germania di Hitler e dell’Unione Sovietica di Stalin.
A sinistra una foto dello scultore Józef Gosławski, autore dei modelli dai quali la Polonia ha appena tratto una bellissima moneta per ricordare l’aggressione sovietica del 1939; a destra un quotidiano americano del 17 settembre 1939 che riporta la notizia
Autentica pugnalata alle spalle, frutto dell’accordo segreto tra Molotov e Ribbentrop, l’aggressione sovietica alla Polonia vide da parte polacca un numero imprecisato di vittime, stimato ancora oggi in un ampio range che va da 3 a 7 mila uomini, circa 20 mila feriti e un numero di prigionieri non meglio precisabile, ma stimato fra 320 mila e 450 mila.
Narodowy Bank Polski ha da poco emesso una suggestiva moneta per ricordare quell’evento, tanto più significativa in uno scenario geopolitico come quello attuale in cui, ai confini orientali della Polonia membro della NATO, si trova la bellicosa Russia di Putin impegnata nell’aggressione all’Ucraina. La moneta dal valore nominale di 20 zloty è realizzata in argento 925 millesimi, è anticata, ha un diametro di 38,61 mm e pesa 28,28 grammi. Sarà coniata in un massimo di 12.000 esemplari.
Sul dritto della moneta da 20 zloty in argento appena emessa, le parole che sintetizzano la resistenza della Polonia alla doppia aggressione del settembre 1939
L’iscrizione a centro del dritto recita: WE WRZEŚNIU 1939 NAPADNIĘCI PRZEZ ARMIE NIEMIECKĄ I BOLSZEWICKĄ – MY POLACY – OFIARĄ KRWI BRONILIŚMY WOLNOŚCI LUDÓW, HONORU I RELIGII ossia NEL SETTEMBRE DEL 1939, ATTACCATI DALLE ARMATE TEDESCHE E BOLSCEVICHE – NOI POLACCHI – DIFENDIAMO LA LIBERTÀ POPOLARE, L’ONORE E LA RELIGIONE CON IL SACRIFICIO DEL SANGUE.
Il rovescio della moneta presenta invece una rappresentazione simbolica degli eventi del 17 settembre 1939: un soldato polacco che, mentre combatte contro l’aggressore tedesco, viene pugnalato alla schiena da un soldato dell’Armata Rossa.
Un soldato polacco, al centro della scultura di Józef Gosławski, pugnalato alla schiena da un militare sovietico mentre tenta di difendersi dall’attacco delle armate di Hitler
L’immagine utilizzata sul rovescio proviene da una famosa medaglia del 1939 realizzata dallo scultore Józef Gosławski (1908–1963). Il progetto nasce dal profondo bisogno di commentare il tragico momento storico da parte dell’artista, testimone di quegli eventi. Lo scultore non ha mai potuto esporre o coniare la sua opera durante la sua vita, quindi ha unito entrambi i modelli in gesso e li ha conservati in questa forma. E’ stato solo nel 2009 che la sua famiglia ha deciso di rendere pubblica l’opera.
La difesa della Polonia contro l’aggressione sovietica coinvolse non solo l’esercito polacco ma anche i civili, in particolare scout e studenti. La loro partecipazione è stata una testimonianza dell’imperativo di difendere i confini orientali e l’integrità del paese.