A Shanghai i cinesi hanno riunito artisti del tondello da tutto il mondo e l’inimitabile tradizione artistica tricolore si è imposta all’attenzione
di Roberto Ganganelli | Abbiamo parlato la scorsa settimana (leggi qui il reportage) dello Shanghai Coin Forum & Award, la “prima” di un innovativo appuntamento nel panorama globale della numismatica che a novembre ha riunito nella metropoli cinese talenti del tondello da tutto il mondo.
Come detto, la Scuola dell’arte della medaglia ha riportato risultati d’eccellenza nel concorso riservato ai giovani allievi, ma in queste righe ci sembra importante aprire qualche altra riflessione sull’evento centrale della manifestazione, ossia il forum tecnico artistico.
Un’operazione strategica per la Shanghai Mint e l’industia cinese del conio
La Shanghai Mint, organizzatrice della kermesse, ha infatti compiuto un’operazione di grande intelligenza commerciale e di portata globale in vista dello sviluppo del proprio mercato numismatico.
Sono stati selezionati e invitati a relazionare sulla propria esperienza artisti della moneta e della medaglia da ogni parte del pianeta mentre altri, sempre su scelta della Shaghai Mint, sono stati invitati a partecipare ad un concorso di design sul tema dei legami tra Occidente e Oriente.
Tre artiste italiane sulla ribalta cinese e sotto gli occhi del mondo
Per l’Italia sono salite sul palco del Coin Forum Loredana Pancotto e Chiara Principe. Per quanto riguarda la prima si tratta – e non è un caso – di un’artista dalla lunga e feconda carriera, formatasi in modo “classico” e rimasta legata ad un metodo e ad un approccio alla moneta e alla medaglia tradizionali e “meditati” (nel senso migliore del termine, beninteso), retaggio di quella grande tradizione che è passata per nomi come Romagnoli, Giampaoli, Veroi.
Chiara Principe ha invece portato, in ragione della sua più recente esperienza formativa, non soltanto il proprio punto di vista creativo, ma anche una serie di apporti su come coniugare la “scuola italiana” con le moderne tecnologie che stanno mutando volto dell’industria numismatica velocizzando i processi creativi ed aprendo scenari di grande interesse.
Fra tradizione ed innovazione, le due artiste hanno così espresso al meglio il ruolo centrale, oggi come ieri, del nostro paese nel mondo come modello e riferimento nell’arte del far monete e medaglie.
E lo stesso si può dire di Sandra Deiana che, invitata al premio riservato agli artisti, si è aggiudicata il secondo posto subito dopo un’artista cinese.
Una inimitabile tradizione italiana che può e deve continuare
Il fascino che l’arte e la storia italiana ancora esercitano nel mondo è risultato evidente dal momento che sia gli interventi della Pancotto e della Principe rche una creazione affatto “semplice” come la coppia di bozzetti dedicati alle maschere tradizionali di Sardegna sono stati al centro dell’interesse non solo da parte degli organizzatori cinesi, ma di tutta la platea internazionale.
Sarebbe tuttavia ingeneroso attribuire agli organizzatori dell’evento di Shanghai solo il fine di “appropriarsi” di preziose informazioni e di know how sull’arte del design e della modellazione; il Coin Forum & Award infatti ha anche offerto ai partecipanti anche un’occasione di scambiarsi reciprocamente conoscenza e, dunque, di arricchirsi di input preziosi per il prosieguo delle rispettive attività.
E va detto – per concludere – che al Coin Forum di Shanghai, come negli Award riservati ai nuovi talenti del conio, l’Italia si è imposta sempre grazie alla qualità, che è davvero tale solo se riesce a bilanciare con sapienza forma, sostanza ed emozione.
Una qualità che le nostre artiste hanno saputo coltivare nel tempo e poi comunicare e che, per fortuna, non corre alcun rischio di imitazione o peggio di “clonazione”. E’ la qualità data da coloro che, nel presente, perpetuano una inimitabile tradizione artistica tricolore.