Il Consiglio di amministrazione della zecca di Finlandia ha preso una decisione clamorosa, la chiusura da qui a pochi mesi dell’officina monetaria. Fondata nel 1860, Suomen Rahapaja iniziò a coniare monete nel 1864 sotto lo zar Alessandro III. È stata sempre un importante produttore di monete da circolazione e da collezione, medaglie e altri prodotti d’arte.

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Una delle prime monete coniate nel 1864 dalla zecca di Helsinki, un markka in argento con lo stemma dello zar Alessandro III di tutte le Russie

“La decisione di cessare le operazioni – spiegano da Helsinki – deriva dai cambiamenti globali in atto nel sistema dei pagamenti e dall’indebolimento delle condizioni commerciali, che riflettono cambiamenti più ampi nel mercato valutario internazionale.

Negli ultimi anni, la zecca di Finlandia ha dovuto affrontare sfide crescenti, tra cui l’aumento dei costi di produzione e il calo dell’utilizzo delle monete a causa della crescente prevalenza dei pagamenti digitali. Nonostante gli sforzi per diversificare la propria offerta di prodotti e semplificare le operazioni, l’azienda ha faticato a mantenere la redditività”.

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Lo storico edificio che ha ospitato, fino a pochi decenni fa, l’officina monetaria della Finlandia

La chiusura comporterà la perdita di centinaia di posti di lavoro, con un impatto sia sulla comunità locale che sul più ampio settore metallurgico, dove la zecca di Finlandia è da tempo considerata leader in termini di qualità e innovazione.

La zecca di Finlandia si sta attualmente concentrando sull’adempimento degli impegni presi nei confronti di clienti e fornitori, con le commesse che dovrebbero essere onorate tutte entro la primavera del 2025 prima di cessare le operazioni.

Coni e punzoni per euro monete: quale zecca conierà quelle del futuro?

La chiusura della zecca di Finlandia riflette le trasformazioni del panorama valutario globale. Mentre i pagamenti digitali continuano a guadagnare terreno, le operazioni di coniazione tradizionali sono sempre più messe alla prova nel giustificare la loro utilità. L’uscita di Helsinki dal settore rende evidente la necessità di adattamento e innovazione in un’era in cui il contante fisico non è più il mezzo di scambio principale.

Chi conierà dunque, d’ora in poi, le euro monete finlandesi per la circolazione e per i collezionisti? Al momento non è stata diramata nessuna informazione, ma è possibile che l’appalto venga affidato a una delle zecche baltiche.