Quante volte vi è capitato di ricevere news sul valore delle vecchie monete, ad esempio la moneta da 1 lira Arancia del 1946-1950? Sicuramente spesso, ma non sapete che gran parte di quelle che avete letto sono fake news. Cronaca numismatica, rivista online leader in Italia per i collezionisti di monete, con questa rubrica vi dirà la verità sulle vecchie monete che potete avere in casa, tipo la lira Arancia che la Repubblica Italiana ha emesso negli anni dal 1946 al 1950.

La moneta da 1 lira Arancia, un po’ di storia

La moneta da 1 lira Arancia venne coniata in italma (una lega di alluminio) con un peso di 1,25 grammi, diametro di 21,6 millimetri e spessore di 1,55 millimetri. Le raffigurazioni vennero modellate dal grande artista Giuseppe Romagnoli, già autore di tante monete del Regno d’Italia, dell’Albania e di splendide medaglie, mentre i coni furono incisi dal maestro Pietro Giampaoli, altro nome di punta della monetazione italiana.

Il dritto della prima lira della Repubblica, il tipo Arancia, coniato dal 1946 al 1950

La moneta, con lo stesso soggetto, era stata in realtà concepita già durante la luogotenenza di Umberto II, il “re di maggio”, con indicato il nome generico ITALIA, e venne poi modificata a seguito dell’esito del referendum del 2 giugno 1946.

Al dritto c’è un profilo femminile dell’Italia con i capelli ornati di spighe di grano, attorno l’iscrizione REPUBBLICA ITALIANA; al rovescio un’arancia con rametto e foglie, in basso la data, il valore L. 1 e la R, segno della Zecca di Roma. Il bordo è liscio.

Il rovescio richiama, come altre monete, l’importanza del settore agricolo nell’Italia postbellica

Il valore? Dipende da rarità e stato di conservazione

Quando leggete che la lira Arancia è una moneta preziosa e può farvi guadagnare centinaia di euro, però, state attenti: infatti, questo può essere vero solo in presenza di due fattori che, nella numismatica, denotano le monete di pregio, ossia rarità e stato di conservazione.

La rarità dipende dal numero di monete coniate – è chiaro che una moneta realizzata in 10 mila esemplari è meno comune di una coniata in 10 milioni di pezzi – mentre la conservazione è data dalla presenza o meno di colpetti, graffi, macchie e altri segni di circolazione. Tenete conto che quasi tutte le monete che le persone comuni si ritrovano in casa sono spesso molto circolate.

La conservazione determina il valore commerciale: ecco una lira del 1946 in cattive condizioni

Detto questo, la moneta da 1 lira Arancia del 1946 è effettivamente rara – ne furono coniati solo 104 mila pezzi – e quella del 1947 addirittura rarissima – solo 12 mila le monete coniate quell’anno – mentre le monete del 1948, 1949 e 1950 sono tutte comuni: nel primo anno ne vennero coniati 9.000.000 milioni, il secondo 13.200.200 e il terzo 1.942.000. Questo tipo di monete è uscito di corso legale nel 1954.

Quale prezzo per le prime lire della Repubblica?

Quale valore hanno queste monete? Innanzi tutto, ricordate che non esiste un valore definito che avete garanzia di realizzare in caso di vendita, né un prezzo fisso che vi è dovuto in caso di acquisto. Esistono però valori indicativi dati dai cataloghi prezziari del settore. Ad esempio, per la lira Arancia, secondo il catalogo Unificato Monete e cartamoneta + €uro 2024, questi sono il valori a seconda delle annate, nelle conservazioni Bb, Spl e Fdc (bellissimo, splendido e fior di conio, ossia la perfezione):

  • 1946 | Bb 100 euro, Spl 200 euro, Fdc 300 euro
  • 1947 | Bb 400 euro, Spl 700 euro, Fdc 1300 euro
  • 1948 | Bb 5 euro, Spl 14 euro, Fdc 35 euro
  • 1949 | Bb 5 euro, Spl 14 euro, Fdc 35 euro
  • 1950 | Bb 15 euro, Spl 30 euro, Fdc 60 euro

Cosa significano queste quotazioni? Che se vi recate presso un negozio di numismatica per acquistare una lira Arancia, i prezzi si attestano più o meno su quelli indicati, a seconda della data e della conservazione della moneta.

E’ comune, la lira del 1949, dal momento che ne furono coniate oltre 13 milioni di pezzi

E se volete vendere una moneta da 1 lira Arancia che possedete? Naturalmente, un professionista numismatico (qualora interessato) vi offrirà di meno, in quanto quelli indicati dai cataloghi sono prezzi finali e, ripetiamo, solo indicativi. Se invece volete cedere la vostra moneta a un privato la trattativa è libera, ma ricordate di non avere pretese eccessive (salvo che non si tratti di un’autentica rarità).

Concludiamo con un cenno alle monete con l’iscrizione PROVA: si tratta di esemplari realizzati dalla Zecca prima della produzione di serie, sono rari e solo i collezionisti le possiedono. Ovviamente, il loro valore può essere molto elevato.

Un raro esemplare di prova della lira del 1946, molto ambito dai collezionisti

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