È opera di Chiara Principe il rovescio della bimetallica da 2,50 euro per la cattedrale di Notre-Dame, il più importante edificio religioso del Granducato
di Mathias Paoletti | Nel 2020 il padiglione del Lussemburgo a Expo Dubai, nel 2021 le casematte della Prima guerra mondiale, lo scorso anno lo stadio della capitale (leggi qui l’articolo) ed ecco che il piccolo Granducato anche quest’anno rende omaggio con una originale moneta a forma di “vela”, bimetallica e del valore di 2,50 euro, a una delle sue architetture più famose.
Si tratta della cattedrale di Notre-Dame, edificata a partire dal 1613 in stile tardo gotico, con influssi rinascimentali e aggiunte barocche, e completata solo nel 1938. Voluto dai Gesuiti che si erano stabiliti nel Lussemburgo nel alla fine del Cinquecento, l’edificio di culto venne elevato a cattedrale da Pio IX nel 1870 e ospita le sepolture di numerosi granduchi.
Quello regnante, Henri, salito al trono nel 2000, campeggia col suo classico ritratto stilizzato sul dritto di questa bimetallica coniata in argento e nordic gold, prodotta in versione proof in soli 2000 esemplari e che ha un lato di 36,2 millimetri. Sul ritratto, in verticale su due righe, il nome del paese emittente (LËTZEBUERG) e la data di emissione 2023.
Al rovescio, una suggestiva veduta della cattedrale di Notre-Dame dall’abside, composta con uno scorcio interno dell’abside stesso, in un originale accostamento di “punti di vista” differenti dell’edificio, e completato da una leggera texture di mattoni. Il tutto, realizzato dalla nostra bravissima Chiara Principe, già autrice dei 2 euro lussemburghesi per i 25 anni del granduca Henri come membro del Comitato olimpico internazionale (leggi qui l’articolo).
La serie delle monete bimetalliche a forma di “vela” del Granducato di Lussemburgo prende le mosse nel 2016 e ha visto negli anni omaggi a ponti, università, musei e teatri. Un modo interessante di portare nel mondo delle “cartoline numismatiche” dei piccoli e grandi tesori architettonici del paese.