Il 12 giugno si è aperta la 70a edizione del Festival Puccini, particolarmente ricco quest’anno a motivo del centenario dalla morte del grande compositore lucchese; il 14 luglio, invece, è toccato al Poligrafico e zecca dello Stato italiano presentare ufficialmente la moneta dedicata al musicista e alla sua Turandot, una suggestiva 5 euro in argento a colori uscita dal talento creativo di Annalisa Masini.

Rettangolare, 26,3 x 35,0 millimetri, pesante 18 grammi d’argento 925 millesimi, sul dritto la moneta rappresenta (entro una cornice sui cui campeggiano le scritte GIACOMO PUCCINI e REPUBBLICA ITALIANA in un originale font che coniuga modernità e gusto Art decò) il ritratto a colori di Giacomo Puccini realizzato all’inizio del secolo scorso dal pittore lucchese Luigi De’ Servi e conservata presso il Puccini Museum, casa natale del compositore italiano. In basso, a sinistra e a destra, le date 1924 e 2024, rispettivamente, l’anno della scomparsa di Giacomo Puccini e l’anno di emissione della moneta.

Elegante, pensoso e come sempre consapevole del proprio fascino, ecco Giacomo Puccini in posa per il pittore e suo concittadino Luigi De’ Servi

Sul rovescio, invece, il volto di Turandot, protagonista dell’omonima opera di Giacomo Puccini, tratto da una copertina di spartito per canto e pianoforte del 1926, disegnata da Leopoldo Metlicovitz e realizzata per un’edizione di lusso della Ricordi. In alto, il valore in parole CINQUE EURO; in basso la scritta TURANDOT e a destra la firma dell’autore A. MASINI; a sinistra, infine, la R identificativa della Zecca di Roma.

Di questa moneta colpiscono i lievissimi e perfetti rilievi del rovescio sul quale è ritratta  Turandot – protagonista femminile dell’opera del maestro lucchese – in tutto il suo misterioso fascino. Del resto questo personaggio, per sua stessa natura, combina bellezza e crudeltà dato che Turandot, figlia dell’imperatore di Pechino Altoum e principessa della Cina, non volendo sposarsi con un principe fa emanare un editto nel quale si afferma che ogni pretendente, per ottenere la sua mano, dovrà prima rispondere a tre indovinelli ma che, qualora il pretendente dovesse sbagliarne anche un solo, sarà decapitato.

Un’affascinante principessa Turandot così come, a partire dal disegno di Leopoldo Metlicoviz, l’ha modellata la bravissima Annalisa Masini sul rovescio della moneta pucciniana 2024


Amore e morte, sentimento e dramma
, una figura di potere al femminile di rara potenza espressiva per un’opera che molti pensano sia rimasta incompiuta.  In realtà il lavoro di Puccini su Turandot non rimase incompiuto dal momento che fu l’autore stesso, dopo aver scritto l’ultimo coro funebre (dedicato alla morte di Liù) a non voler più proseguire la composizione, ritenendo il lavoro già perfettamente concluso.

Il lavoro di stesura di un vero finale alternativo iniziò poche settimane prima della morte di Puccini, quando l’autore stava per essere ricoverato, ma non rimasero che abbozzi. La casa editrice Ricordi e il maestro Arturo Toscanini, in accordo con Antonio Puccini, figlio di Giacomo, decisero così di affidare a Franco Alfano il difficile compito di concludere la Turandot.

Ne scaturirono due finali, ma Toscanini scelse di non eseguirli durante prima assoluta dell’opera, il 25 aprile 1926 alla Scala. Preferì piuttosto interrompere la rappresentazione a metà del terzo atto, subito dopo l’ultima pagina completata da Puccini, dichiarando al pubblico: “Qui Giacomo Puccini morì”.

Un’altra versione di Turandot disegnata da Metlicoviz per libretti e manifesti dell’opera incompiuta di Puccini andata per la prima volta in scena nel 1926

Si dovette attendere il 2001 per ascoltare un nuovo finale di Turandot, commissionato a Luciano Berio dal Festival de Música de Canarias, basato anch’esso sugli abbozzi lasciati da Puccini e ufficialmente riconosciuto dalla Ricordi.

La moneta in omaggio al genio musicale di Puccini (omaggiato a Lucca anche con una medaglia commemorativa) è stata coniata da IPZS in versione proof, con una tiratura di 3500 esemplari. Descrizione e disponibilità per l’acquisto di questa e della altre monete della Collezione numismatica 2024 della Repubblica italiana sono pubblicati sul portale di IPZS a questo indirizzo.

La zecca di Roma ricorda che “Anche i cittadini europei possono registrarsi e acquistare le monete della collezione e tutti gli altri prodotti del Poligrafico e zecca dello Stato italiano. Le monete sono disponibili all’acquisto anche presso lo shop di Piazza Verdi 1 a Roma e presso il Museo della Zecca in Via Salaria 712 previa prenotazione per l’accesso sul sito del museo stesso.