Fino a oggi, il Guinness dei primati ha considerato come la banconota più grande del mondo i 600 ringgit malesi emessi nel 2017, che misurano 370 x 220 millimetri: un biglietto da primato che celebrava i 60 anni di indipendenza della Malaysia.

Quel primato, tuttavia, è stato appena battuto dal Burundi che ha emesso un biglietto del valore di 10.000 franchi locali (tanti zeri, per un controvalore di poco più di tre euro) che, con i suoi ben 400 x 288 millimetri di grandezza, diventa la banconota più grande del mondo portando questo record nel continente africano.

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I 600 ringgit della Malaysia sono stati la banconota più grande del mondo dal 2017 a oggi

E proprio l’Africa, ed in particolare la sua biodiversità a rischio, sono le protagoniste dei 10.000 franchi del Burundi, stampati a toni prevalenti di marrone e che celebrano il mezzo secolo dalla firma della Convenzione internazionale sul commercio delle specie di flora e fauna a rischio di estinzione.

Detta anche Convenzione di Washington, la CITES è stata siglata nel 1975. Lo scopo fondamentale della Convenzione è quello di garantire che, ove sia consentito, lo sfruttamento commerciale internazionale di una specie di fauna o flora selvatiche sia sostenibile per la specie e compatibile con il ruolo ecologico che la specie riveste nel suo habitat naturale.

E’ “a tutta natura” il fronte della banconota da 10.000 franchi emessa dal Burundi e che con i suoi ben 400 x 288 millimetri diventa il biglietto di banca più grande del pianeta

Sono elencate, negli elenchi della CITES, con diversi gradi di protezione, oltre 35.000 specie di animali e piante. Sono soggetti agli obblighi della Convenzione sia gli esemplari vivi che morti, le parti (come l’avorio e la pelle) ed i prodotti derivati (come i medicinali ricavati da animali o piante). Gli stati firmatari della CITES operano insieme regolando il commercio delle specie elencate attraverso l’emissione di licenze e certificati.

Sul fronte testi in francese e una serie di animali (leone, giraffa, bufalo africano, leopardo africano, elefante africano, uccello bufaga dal becco rosso appollaiato su rinoceronte nero), il tutto completato dal logo della banca emittente, la Banque de la République du Burundi.

Sul retro della banconota il palazzo presidenziale del Burundi, la mappa del paese e la bandiera

Al resto altri testi in lingua francese, lo stemma nazionale, ballerini e suonatori di tamburo in basso assieme ad una mappa del Burundi raffigurante il fiume Ruvyironza, la sorgente più a sud del fiume Nilo e la capitale di Gitega, il palazzo presidenziale a Bujumbura, la bandiera del Burundi e di nuovo il logo della banca.

Certo che, di spazio per tutti questi elementi grafici, ce n’è in quella che è ormai a tutti gli effetti la banconota più grande del mondo (fino al prossimo record, per lo meno).