Una notevole raccolta di rare e importanti monete cinesi fra XIX e XX secolo, un’ampia scelta di coniazioni italiane medievali e moderne, numismatica classica, medaglie e libri nell’asta numismatica Ghiglione 69
informazione pubblicitaria | Il 10 e 11 novembre si svolgerà a Genova (nella sede della ditta in Salita San Matteo 19/1) e live su internet (previa registrazione, clicca qui) l’asta numismatica Ghiglione 69, ricca di ben 1651 lotti singoli e multipli che saranno esitati con il seguente calendario: Sessione I venerdì 10 novembre ore 15.00 (lotti 1-619); Sessione II sabato 11 novembre ore 10.00 (lotti 620-960); sessione III sabato 11 novembre ore 15.00 (lotti 961-1651).
Il termine per la presentazione delle offerte pre-asta è fissato, per le tre sessioni, come segue: Sessione I: venerdì 10 novembre ore 14.00; Sessione II sabato 11 novembre ore 9.00; Sessione III sabato 11 novembre ore 14.00. Il prezzo di aggiudicazione sarà aumentato del 20% omnicomprensivo (IVA inclusa) per ogni lotto acquistato. Non si accettano reclami per i lotti voluminosi e per i lotti che recano l’indicazione “da esaminare”. Il catalogo è già disponibile online (clicca qui per il Pdf); le offerte preliminari possono essere effettuate sulle piattaforme BidInside, DeaMoneta e Numis24.
Numerosi i settori in cui si articola il catalogo dell’asta Ghiglione 69: si spazia dalle zecche di città italiane al Ducato di Savoia, al Regno di Sardegna e al Regno d’Italia; e ancora, Repubblica Italiana, Repubblica di San Marino, Città del Vaticano e monete estere senza contare medaglie e pesi monetari. Seguono in catalogo le monete classiche, le bizantine, il settore lotti e collezioni, esemplari di cartamoneta, titoli azionari e letteratura numismatica. Difficile, dunque, fornire qui una panoramica esaustiva: ci limiteremo pertanto a una serie di esemplari di particolare interesse e pregio.
Zecche italiane, Savoia e Regno d’Italia
Iniziamo questa rassegna sull’asta numismatica Ghiglione 69 con un rarissimo denaro beneventano a nome di Sicardo (832-839) che, al lotto 5, parte da 280 euro; proseguiamo quindi con uno scudo bolognese a nome di Pio VII, anno 1818 che, freschissimo nei dettagli, al lotto 17 merita 800 euro di partenza. Si tratta di uno solo dei tanti esemplari in catalogo per la zecca felsinea, tutti da analizzare con attenzione.
Ricca anche la scelta di monete di Firenze: al lotto 42, ad esempio, ecco un rarissimo tallero per il levante del 1774 a nome di Pietro Leopoldo di Lorena, con prezzo di partenza 1600 euro; raro e di bella conservazione anche il genovino al lotto 54, con legenda che inizia con la lettera B e meritevole di 1600 euro: moneta iconica di una lunga produzione di zecca, ben rappresentata in questo incanto.
Seguono interessanti monete per Livorno, Lucca e altre zecche mentre per Milano, alla base di 1200 euro al lotto 155, ecco un fiorino o ducato a nome di Filippo Maria Visconti (1412-1447), moneta sempre ambita; per Napoli, invece, segnaliamo doverosamente la mezza piastra da 60 grana tipo Sebeto del 1737 al lotto 202: in altissima conservazione, con patina di antica raccolta, la moneta merita infatti 4000 euro di base.
Parte da 600 euro, invece, il lotto 245, un marziale tallero del 1601 per Pisa, regnante Ferdinando I de’ Medici: moneta molto rara, godibile e centrata, si caratterizza per il busto corazzato del granduca e lo stemma Medici poggiato sulla croce dell’Ordine di santo Stefano. A seguire, tra le pontificie, è non comune sebbene in non elevata conservazione il testone di Urbano VIII al lotto 250, che parte da 100 euro.
Tra le papali, curiosa e notevolmente rara è invece una prova in bronzo dello scudo romano anno 1800 (lotto 274, 300 euro di base) mentre scintilla non solo per il metallo prezioso, ma anche per la sua conservazione e rarità, la 5 scudi di Sede vacante 1846: proposta al lotto 285, tre gradi di rarità, merita 6500 euro di base di vendita.
Invitandovi a visionare gli altri lotti, passiamo a Casa Savoia con il lotto 336, la lira INSTAR OMNIVM a nome del duca Emanuele Filiberto coniata nel 1562 (Vercelli o Asti la zecca): moneta fondamentale per la serie sabauda, ha una stima di 1600 euro (leggi qui un approfondimento). Raro anche il mezzo scudo per la Sardegna del 1771 regnante Carlo Emanuele III: al lotto 362, merita 500 euro di base.
Una “piccola” d’eccezione, invece, la troviamo al lotto 370: si tratta del quarto di doppia del 1786, per Vittorio Amedeo III, battuta solo in quell’anno e R3, con base di 1300 euro. E un altro piccolo nominale di pregio, le 10 lire 1853 per Torino, a nome di Vittorio Emanuele II, spicca invece al lotto 415 con una rarità R3, soli 4141 pezzi coniati e base fissata a 2800 euro.
Ricca la scelta per quanto riguarda il Regno d’Italia: al lotto 470 ecco un marengo 1884 a fondi lucenti per Umberto I, stima 1750 euro mentre al lotto 499, tra i vari pezzi in oro del “re numismatico”, ecco il Fascetto da 20 lire del 1928 offerto a partire da 1200 euro. Da visionare con attenzione anche i tanti lotti multipli presenti in questa parte di catalogo dell’asta numismatica Ghiglione 69, al pari delle monete di Repubblica Italiana, Vaticano moderno post 1929 e San Marino.
Monete mondiali, con la Cina sotto i riflettori
L’asta numismatica Ghiglione 69 si caratterizza anche per una vasta offerta di monete mondiali con esemplari di interesse per conservazione o rarità. Iniziamo proponendovi il bel ducato 1838 di Ferdinando I d’Austria al lotto 665, base 800 euro, e a seguire i 6400 reis brasiliani in oro di Pietro II, anno 1851: rarissima, questa moneta parte da 1500 euro.
In questo giro del mondo, tuttavia, è la Cina a mettersi in evidenza: prendiamo ad esempio il lotto 692, un dollaro 1898 Feng Tien in slab NGC meritevole di 3000 euro di partenza, oppure il lotto 699, un dollaro 1905 Kirin, anche questo in slab NCC e rarissimo, alla base di 3800 euro.
Al lotto 704, proseguendo il nostro viaggio in Oriente, ecco il dollaro 1928 Kwei Chow al tipo dell’automobile, sigillato anche questo in slab NGC e con una rarità R4, tale da fargli assegnare una stima di 10.000 euro. Presenti in catalogo anche dollari firmati dall’incisore italiano Giorgi, come quello al lotto 729, tipo Yuan Shih Kay e data 1914, in slab NCG e R3: davvero affascinante, merita 5000 euro di prezzo di partenza.
Con o senza slab, sono decine i dollari in argento coniati nelle varie regioni della Cina fra fine XIX e inizio XX secolo presenti in catalogo e, lasciando ai collezionisti il piacere di ammirarli tutti, passiamo al lotto 824, che proviene dal Regno Unito: si tratta di una bellissima ghinea 1826 in slab NGC, a nome di Giorgio IV, che ha una base di 1400 euro. Ne emritano invece 1600 i 4000 reis del Portogallo, anno 1812, al lotto 892: moneta R2, a nome di re Giovanni, è difficile da trovare in questa conservazione.
Monete greche, romane e bizantine
Ricordandovi di sfogliare i lotti di catalogo dedicati alle medaglie italiane e straniere, passiamo alla sezione classica dell’asta numismatica Ghiglione 69 e iniziamo con il lotto 1091, statere di Metaponto del IV secolo a.C. con testa di Demetra e spiga: base 500 euro. Proseguiamo quindi con il lotto 1103, una tetradracma coniata a Creta sotto Tolomeo I (305-283 a.C.), rarissima e alla base di 400 euro.
Tra le monete romane, fra REpubblica e i secoli d’oro dell’Impero che dominò il mondo allora conosciuto, è R3 quella al lotto 1176, una tetradracma alessandrina a nome di Elio che ha una stima di 350 euro; non mancano i classici denari in argento e gli antoniniani, come quello al lotto 1188, base 100 euro, coniato da Gordiano III nell’anno 204.
Bello anche l’argenteo di Diocleziano proposto in catalogo al lotto 1224, raro e meritevole di 350 euro di primo prezzo, come del resto quello a nome di Massimiano imperatore, con al rovescio i tetrarchi che compiono un sacrificio, proposto al lotto 1231 a 390 euro.
Un notevole solido per la zecca di Antiochia, a nome di Costanzo II (337-361) spicca poi al lotto 1236: rarissimo, in alta conservazione, parte da una base d’asta di 1300 euro. Anche fra le bizantine non mancano esemplari interessanti, come il solido per Ravenna a nome di Valentiniano III al lotto 1245, base d’asta 1000 euro.
Le offerte per l’asta numismatica Ghiglione 69 del 10-11 novembre sono aperte: non dimenticate di sfogliare la parte di catalogo relativo alla cartamoneta e alla letteratura numismatica e, se avete domande o richieste, non esitate a contattarci all’indirizzo info@ghiglione.it.