È visitabile dall’8 luglio il nuovo Museo del francobollo e della moneta: un moderno contenitore culturale a lungo atteso da appassionati e non solo
a cura della redazione | Il taglio del nastro si è svolto giovedì 8 luglio, nel corso della Settimana Unesco di San Marino, alla presenza dei capitani reggenti Marco Nicolini e Giancarlo Venturini, dei segretari di Stato Andrea Belluzzi (Istruzione e cultura), Stefano Canti (Territorio e ambiente) e Massimo Andrea Ugolini (Giustizia). Alle 17.30 ha aperto i battenti, dopo oltre due anni dall’inizio del progetto – un arco di tempo che è stato determinato dalla pandemia – il modernissimo Museo del francobollo e della moneta della Repubblica di San Marino.
I capitani reggenti della Repubblica di San Marino (da sinistra Giancarlo Venturini e Marco Nicolini) al taglio del nastro del Museo del francobollo e della moneta; con loro il segretario di Stato all’Istruzione e cultura Andrea Belluzzi)
Allestito nel pieno centro storico, in Piazzetta Garibaldi, il complesso si sviluppa su due grandi sale espositive per oltre 700 metri quadrati e, dopo oltre due decenni, restituisce al Titano un segno identitario e culturale dal profondo significato, narrando di fatto la storia della piccola nazione attraverso due “ambasciatori d’eccezione”, la moneta e il francobollo.
Non si pensi, tuttavia, che siano solo questi oggetti a catalizzare l’attenzione del visitatore nel suggestivo percorso la cui progettazione architettonica e degli arredi è stata curata dall’architetto Mirco Semprini: nel percorso museale ideato e realizzato da Roberto Ganganelli, che dopo la scomparsa del consulente filatelico Adriano Cattani ha assunto anche la cura della sezione dedicata alla storia postale, trovano spazio infatti anche documenti e oggetti finora inediti o misconosciuti.
Autorità, esponenti del mondo filatelico e numismatico e tanti sammarinesi sono intervenuti all’inaugurazione del Museo del francobollo e della moneta
Ciò che sta “all’origine” di monete e francobolli, innanzi tutto, ossia i modelli d’arte in bronzo e gesso – magnifici quelli per le monete d’oro del 1925, in parte prestito degli eredi del maestro Melchiorre Fucci – e poi quelli delle monete sammarinesi degli anni ’30 del Novecento, e i più recenti per lire, scudi ed euro che portano le firme di artisti del calibro di Bino Bini, Guido Veroi, Laura Cretara. E ancora rarissime prove di coniazione, progetti e curiosità, dai buoni privati del “Circolo 5 febbraio” a magnifiche decorazioni antiche degli ordini di San Marino e Sant’Agata senza contare i sigilli, che coprono un arco dal XIX al XX secolo, primi segni dell’autonomia istituzionale sammarinese.
La prima moneta di San Marino, i 5 centesimi del 1864, esposta con la medaglia che celebra la Convenzione con l’Italia del 1862 e i suoi coni originali
Analoga l’impostazione nella sezione filatelica, dove alle emissioni postali presentate in modo sistematico e cronologico dalle origini agli anni ’50 – unici al mondo e di inestimabile valore i fogli interi della “lira rossa” e della “lira azzurra” di fine Ottocento – si abbinano schizzi, bozzetti, saggi di stampa rarissimi e progetti mai approvati, perfino tele d’autore di Rodolfo Viola, Aligi Sassu, Giacomo Manzù che fanno del museo un’autentica galleria d’arte del Novecento. Il tutto, con approfondimenti di testo e immagini che guidano il visitatore per “carotaggi” nella storia, nelle tradizioni, nei rapporti fra San Marino e il resto del mondo.
Tra i tesori filatelici del nuovo museo sammarinese i fogli interi della “lira rossa” e della “lira azzurra”, esemplari unici e quasi mai esposti prima d’ora
Tra gli oggetti storici, ad esempio, troviamo per esempio cimeli garibaldini (compresa una pistola appartenuta all’Eroe dei Due mondi) e un antico, pressoché unico spadino da capitano reggente, insieme alle preziose rocce lunari donate dal presidente Nixon, a documenti manoscritti (eccezionali gli schizzi di Bruno Reffi per una medaglia mai realizzata in onore di Gianni Vidmer, primo aviatore ad atterrare a San Marino) e a oggetti d’uso quotidiano la cui presenza è spiegata in relazione all’economia sammarinese tra XIX e XX secolo, alla parallela circolazione delle monete italiane, ai prezzi di beni e servizi.
Roberto Ganganelli ha scelto, dunque, un’impostazione multilivello, didattica ed emozionale attraverso la quale tanto all’esperto che al neofita, o perfino al turista – digiuno tanto di numismatica che di filatelia – è possibile compiere un viaggio tra le vicende, i personaggi, i valori e i simboli della Repubblica di San Marino.
Un viaggio, del resto, che non è destinato a rimanere uguale a se stesso dal momento che, sia nella sezione numismatica che in quella filatelica, sono stati previsti allestimenti dinamici nei quali, a rotazione, troveranno spazio selezioni di materiali sempre diversi, specie quelli relativi al periodo moderno della monetazione e del servizio postale (dal dopoguerra in poi).
L’ingresso della sezione filatelica con le teche dedicate al primo francobollo della storia e ai precursori dei bolli postali di San Marino: oggetti, documenti e cimeli si fondono con filatelia e numismatica in un percorso inedito
Non mancheranno, poi, le mostre temporanee: al momento, nella sezione numismatica è possibile ammirare – in un medagliere ottocentesco proveniente dal Museo di Stato e restaurato appositamente – una collezione di medaglie di Emilio Greco e, in quella filatelica, un omaggio, con medaglie di Luciano Zanelli, all’Arma dei Carabinieri che cento anni fa apriva il suo primo distaccamento nei confini del Titano e che, quest’anno, l’Ufficio filatelico numismatico e Poste italiane hanno celebrato con un’emissione congiunta.
“La vita del Museo del francobollo e della moneta – ha sottolineato il segretario di Stato Andrea Belluzzi – è appena iniziata e il prossimo passo sarà aprire ad eventi, conferenze, didattica gli spazi che sono appena stati inaugurati”. Di “importante risultato l’offerta culturale sammarinese” ha invece parlato il direttore degli Istituti culturali Vito Testaj che già guarda al futuro con il rinnovamento radicale di un altro contenitore museale di punta, il Museo delle armi antiche alla Seconda Torre.
“Paradossalmente – ha dichiarato il curatore scientifico Roberto Ganganelli in conferenza stampa – si potrebbe giungere a San Marino per la prima volta e visitare solo il Museo del francobollo e della moneta”. Questo perché con le monete e le medaglie, i magnifici sigilli e coni finora conservati in Archivio di Stato, i documenti, le immagini, gli oggetti, in questo percorso espositivo di nuova generazione è davvero possibile spalancare una finestra sulla storia del Titano e lasciarsi incantare dal panorama.
Un allestimento moderno e funzionale, spazi per conferenze e mostre temporanee: questo e altro è ora il museo che San Marino dedica alle sue monete e ai suoi francobolli
Nella stessa sede del nuovo museo sono attivi un info point per i turisti e anche il rinnovato sportello vendite dell’Ufficio filatelico numismatico dove le monete “nuove di zecca” e i francobolli “freschi di stampa” del Titano possono essere acquistati da visitatori e turisti.
Il nuovo museo filatelico e numismatico MFM è aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.30; per saperne di più sugli eventi e seguire il Museo del francobollo e della moneta della Repubblica di San Marino su Facebook cliccate qui. Per il portale dei Musei di Stato sammarinesi, invece, cliccate qui. Un ringraziamento per le immagini a corredo di questo articolo al fotografo Simone Maria Fiorani.